Il 23 marzo 1848 Carlo Alberto, sostenuto da Ferdinando II di Napoli, Leopoldo II di Toscana e Papa Pio IX, dichiara guerra all’Austria per realizzare un progetto di indipendenza e unità nazionale. Gli alleati al Piemonte però si ritirano dal conflitto. Nel luglio 1848, nella battaglia di Custoza, le truppe di Carlo Alberto subiscono una sconfitta e con l’armistizio di Salasco la Lombardia passa sotto il dominio austriaco. Nel marzo 1849 riprende la guerra contro l’Austria, le truppe italiane subiscono una nuova sconfitta a Novara e Carlo Alberto è costretto ad abdicare. Il nuovo sovrano Vittorio Emanuele sottoscrive l’armistizio di Vignale con cui, mantenendo i confini del Piemonte, si impegna a pagare all’Austria una consistente indennità. Complessivamente, i vari moti che hanno agitato il Paese falliscono, ma le sommosse decretano allo stesso tempo il definitivo fallimento del pensiero legittimista della monarchia come diritto divino.