In seguito ai moti del Quarantotto, il Piemonte vive un periodo di importante fermento. Il ministero D’Azeglio nel 1849 stipula la pace di Milano con l’Austria e con le leggi Siccardi del 1850 regola i rapporti tra Stato e Chiesa limitando i privilegi ecclesiastici. Il ministero Cavour, in carica dal 1852 al 1859, sostiene una politica liberista di sviluppo al mercato internazionale, di ammodernamento e laicizzazione. Durante l’incontro di Plombièrs con Napoleone III, Cavour stabilisce una nuova alleanza militare e progetta un nuovo assetto per la penisola: un regno d’Italia settentrionale guidato dai Savoia, un regno nell’Italia centrale con i territori pontifici e un regno meridionale equivalente a quello delle Due Sicilie sottratto ai Borboni. Il 26 aprile 1859 ha inizio la Seconda guerra di indipendenza contro l’Austria. L’armistizio di Villafranca dell’11 luglio concorda il passaggio della Lombardia alla Francia e la rinuncia francese a Nizza e a Savoia. Nel novembre dello stesso anno Cavour avvia le trattative con la Francia per la cessione di Nizza in cambio dell’annessione di parte dell’Italia centrale.