A partire dall’ultimo ventennio dell’Ottocento fino alla Prima guerra mondiale, l’espansione coloniale procede a un ritmo assai più rapido che nel passato e vede mutare i suoi connotati. Non si tratta più di una vasta e indiscriminata conquista territoriale. Già dal congresso di Berlino (1884-1885) il “nuovo” imperialismo è soprattutto una spartizione del mondo pianificata tra le potenze che tentano di risolvere i conflitti derivanti dall’espansione per via diplomatica. Gli imperialismi sono comunque molto diversi tra loro. L’imperialismo inglese, frutto di un’esperienza secolare, ha un’articolazione quasi planetaria e la gestione coloniale è molto articolata. Le colonie di popolamento abitate prevalentemente da bianchi (come Canada, Australia, Nuova Zelanda) vengono presto avviate verso l’autonomia amministrativa e all’autogoverno. Le aree abitate soprattutto da indigeni invece vedono l’Introduzione di forme di governo indiretto di tipo autoritario. I fondamentali controlli territoriali britannici sono India (1858), Birmania (1863), Afghanistan (1879). Dal 1840 al 1842 l’Inghilterra intraprende la guerra dell’oppio con la Cina che porta all’apertura di alcuni porti cinesi all’Occidente e l’acquisizione di Hong Kong. In seguito alla guerra anglo boera dal 1899 al 1902, l’Inghilterra ottiene il predominio in Sud Africa. Nell’Africa settentrionale vengono assoggettati Egitto, Sudan, Somalia, Nigeria e Zanzibar. La Francia non realizza importanti colonie di popolamento, ma tra il 1830 e la Pri-ma guerra mondiale conquista la quasi totalità dell’Africa occidentale e il Madagascar, formando nel 1887 l’Unione indocinese. L’amministrazione francese si caratterizza per una gestione diretta e autoritaria delle colonie. Italia e Germania entrano nella corsa imperialistica sostanzialmente più tardi. Nei tardi anni Ottanta la Germania si orienta verso l’Africa centrorientale (Camerun, Tanganica). L’Italia dal 1885 si indirizza verso il cono etiopico e occupa una prima volta la Libia nel 1911-1912. Durante il fascismo maturerà una politica imperialistica più decisa (riconquista della Libia, 1922-1932; Etiopia, 1935-1936; proclamazione dell’impero, 1936). Anche il Giappone attua la propria politica imperialistica a spese della vasta periferia dell’impero cinese (Corea). Gli Stati Uniti compiono il genocidio delle tribù indiane per la conquista degli Stati del Nuovo Messico, Arizona, Nevada, Utah e Colorado. Tra il 1845 e il 1848 conquistano il Texas e il Colorado.