Il 1917 si rivela un anno decisivo per il conflitto. L’andamento sul fronte Orientale risente dello scoppio della Rivoluzione Russa. Alla caduta dello zar Nicola II il governo provvisorio presieduto dal socialista Alexandr Kerenskij decide di proseguire il conflitto. Il generale Brusilov, dopo aver riportato una serie di successi in Oriente, sferra un attacco in Galizia che si rivela però una grave sconfitta per l’esercito russo. Nonostante le sanguinose battaglie combattute sul territorio francese, la situazione vive un momento di stallo e nessuna potenza riesce ad ottenere il sopravvento. La Germania reagisce attuando una guerra sottomarina con lo scopo di ostacolare i rifornimenti per l’Inghilterra e gli stati dell’Intesa. Durante gli scontri la flotta tedesca colpisce diverse imbarcazioni commerciali americane compromettendo le relazioni diplomatiche fino a quando il 6 aprile gli Stati Uniti fanno il loro ingresso in guerra. Il 1917 per l’Italia rappresenta un anno difficile. Il generale Cadorna dirige un’offensiva sull’Isonzo che però non porta a nuove conquiste e gli uomini sono stremati dopo due anni di conflitto. La guerra si dimostra costosa e provoca un altissimo numero di vittime creando un clima di malcontento generale. Davanti ad un paese stremato, l’esercito austro tedesco coglie l’occasione per sferrare un attacco. Il 24 ottobre l’Austria sfonda la linea difensiva sul fronte carsico e il 1° novembre infligge all’Italia la drammatica disfatta di Caporetto. L’esercito d’oltralpe adotta una nuova tecnica d’infiltrazione che consiste nel sorprendere il nemico, guadagnare posizioni ed avanzare rapidamente, senza il consolidamento delle posizioni. Cadono sul campo 40.000 uomini e 275.000 vengono fatti prigionieri. Nonostante il generale Cadorna non ammetta le proprie responsabilità, l’8 novembre la guida dell’esercito viene affidata al generale Armando Diaz. Il 13 novembre le truppe austriache sferrano un altro duro attacco a ovest del fiume Piave, sul Monte Grappa. In questa occasione l’esercito italiano dimostra un’eccezionale forza difensiva riuscendo ad impedire lo sfondamento nemico. Vittorio Emanuele Orlando sostituisce il ministro Boselli che aveva apertamente sostenuto il generale Cadorna.