Al fine di porre rimedio agli effetti economici della guerra civile, al blocco economico imposto dai Paesi occidentali e alla crescente carestia, tra il 1919 e il 1920 i soviet si trovano costretti ad imporre una serie di misure drastiche come il controllo della produzione agraria e il razionamento dei generi alimentari. Questa fase è stata definita comunismo di guerra. Quella che inizialmente era promossa come una dittatura del proletariato, assume i caratteri di una dittatura del Partito bolscevico. La produzione e la distribuzione concentrata nelle mani dello Stato e l’apparato burocratico completamente centralizzato provocano l’insofferenza della popolazione. Nel 1920 ci sono diverse ribellioni da parte dei contadini e degli operai. Nel febbraio del 1921 a Mosca e Pietroburgo nasco- no manifestazioni di protesta contro il partito bolscevico. Nel marzo del ’21 i marinai e i soldati della fortezza di Kronstadt insorgono contro la dittatura in favore del ripristino  delle  libertà  politiche  dei  soviet  e  la  cessione  delle  requisizioni  delle  terre. L’ammutinamento viene represso dal potere centrale. Per  far  fronte  al  crescente  disagio,  Lenin dà avvio a un sistema di riforme che pongono fine alla politica del comunismo di guerra a favore di una nuova politica economica: la NEP (Nuova politica economica). La NEP prevede un’economia a carattere misto, la ripresa degli scambi tra città e campagna e la riapertura degli scambi commerciali con i Paesi capitalisti. Tale politica porta al riconoscimento dell’Unione Sovietica da parte di Inghilterra, Germania, Francia, Giappone e Italia. Il 30 dicembre 1922 nasce formalmente l’Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche, U.R.S.S., e viene riconosciuta da tutte le altre nazioni. L’U.R.S.S. si pone come finalità:

  • Il riconoscimento del diritto al lavoro.
  • L’organizzazione sanitaria e assistenziale.
  • La lotta alla Chiesa Ortodossa.
  • L’insegnamento della dottrina marxista.

Istituzionalmente le assemblee elette dai cittadini sono riconosciute come organi a livello municipale. I rappresentanti dei soviet confluiscono nel Congresso dei Soviet dell’Unione. Il potere di fatto poi `e accentrato nel Presidium del Soviet Supremo e il Consiglio dei ministri, gestito dal Politbjuro, l’ufficio politico presieduto da Lenin, Trotskij, Sverdlov e Stalin.