La Gran Bretagna è la nazione maggiormente colpita dalla crisi economica. La quasi totale assenza di esportazioni, la sostituzione del carbone all’energia elettrica e le spinte indipendentiste delle colonie minano la stabilità del Paese. Dopo un’aspra guerra di indipendenza nel 1921 viene riconosciuto lo Stato Libero d’Irlanda. Nel Paese intanto cresce il malcontento, nel 1923 si assiste all’ascesa del Labour Party, partito laburista. I lavoratori chiedono maggiori garanzie socio economiche e costringono il partito conservatore ad avviare le trattative con le forze sindacali: le trade union. I due poli politici riescono a trovare un compromesso e nel 1926 lo stato vive una decisiva ripresa. Nel 1931 viene istituito il Commonwealth: uno statuto che concede l’indipendenza a Canada, Australia, Nuova Zelanda e Sud Africa. L’Egitto ottiene l’indipendenza nel 1936. In India emerge la figura di Gandhi il quale, utilizzando la lotta non violenta, nel 1935 ottiene la concessione dell’India Act. Con questo trattato l’India giunge ad una condizione intermedia tra colonia e Stato libero.