Negli Stati Uniti le elezioni del 1920 conferiscono la vittoria al presidente repubblicano W.G. Harren. Il nuovo governo non riconosce gli accordi stabiliti dal trattato di Versailles e non aderisce alla Società delle Nazioni. In politica interna applica leggi restrittive nei confronti degli immigrati, avvia una persecuzione contro gli anarchici, i comunisti, i socialisti radicali e inaugura una fase di proibizionismo con il divieto di produzione e commercio delle bevande alcoliche. In questi anni si vede la diffusione di ideologie razziste esercitate da società segrete come il Ku Klux Klan. Alla fine degli anni Venti gli Stati Uniti sono colpiti da una grave crisi economica. In seguito alla ripresa della produzione agricola da parte dei Paesi europei in America si assiste ad una svalutazione della merce. Le difficoltà in ambito agricolo provocano una crisi pi`u generale. Il 29 ottobre 1929 le azioni e i titoli della Borsa di New York crollano e si avvia un periodo di grande depressione che porta al fallimento di centinaia di banche, alla chiusura di migliaia di aziende e industrie con una conseguente disoccupazione di massa. Le elezioni del 1932 vengono vinte dal democratico Franklin Delano Roosevelt (1882-1945). Il nuovo Presidente pone fine alla politica di liberalismo sfrenato a vantaggio di un nuovo metodo: il new deal. Il new deal prevede la svalutazione del dollaro per favorire l’esportazione, lo sviluppo di lavoro pubblico per diminuire la disoccupazione, la promozione di assicurazioni sociali a sostegno delle classi lavoratrici, il riconoscimento dei sindacati e il controllo da parte del governo della Borsa e del sistema bancario. Roosevelt viene nuovamente eletto alle elezioni del 1936 e prosegue il suo piano riformatore riuscendo a risanare