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Il 24 febbraio 1920 nasce il Partito Nazionalsocialista dei lavoratori tedeschi, NSDAP. L’obiettivo di questo partito, sostenuto dalla medio piccola borghesia, è allontanare la popolazione dall’ideologia socialista con l’intento di riportare dignità e importanza alla Germania umiliata dai trattati di pace post bellici. Il programma dello schieramento nazionalsocialista prevede l’affermazione di uno Stato centrale forte, composto dall’unione del territorio tedesco e austriaco. Tra le personalità del partito emerge la figura di un giovane caporale che aveva combattuto nelle fila bavaresi durante il conflitto: Adolf Hitler (Braunau am Inn 20 aprile 1889 – Berlino 30 aprile 1945). Nel 1923 egli tenta di occupare il Land della Baviera con l’operazione denominata il “Putsch di Monaco”. L’8 novembre, con l’intenzione di rovesciare il governo bavarese e avanzare verso Berlino, organizza una marcia dal carattere improvvisato verso il Ministero della Guerra bavarese. Il colpo di stato fallisce e Hitler viene processato per alto tradimento. Nell’aprile 1924 riceve una condanna a cinque anni di carcere ed egli si serve del processo per diffondere il proprio messaggio in tutta la Germania. Tra il 1925 e il 1927 scrive il Mein Kampf, un trattato in cui esprime i concetti fondamentali del proprio pensiero: anticomunismo, antisemitismo e riorganizzazione della società guidata dalla figura di un fh¨urer. All’interno del partito si costituiscono due organizzazioni paramilitari: le SA, squadre d’assalto e le SS, squadre di sicurezza. Al fine di aiutare la crescita della Germania, nel 1924 gli Stati Uniti concepiscono il piano Dawes, un piano di natura economica, per sostenere le riparazioni di guerra. Tale iniziativa fa pervenire grandi capitali alla Germania permettendo una rapida ripresa economica. Tra il 1925 e il 1929 anche l’industria vive un’importante sviluppo, migliorando il tenore di vita della popolazione. La crisi economica americana degli anni Trenta tuttavia ha notevoli conseguenze anche in Germania e il ceto medio basso viene colpito duramente. Il crescente malcontento della massa popolare porta alla vittoria del partito nazionalsocialista alle elezioni del luglio 1932 e l’anno seguente Hitler riceve la nomina di Cancelliere da parte del Presidente della Repubblica Hindenburg. Il 30 gennaio 1933 Adolf Hitler presta giuramento come Cancelliere nella camera del Reichstag a Berlino. La notte del 27 febbraio 1933 il Palazzo del Reichstag va in fiamme. L’evento, riconosciuto come doloso, rappresenta un momento cruciale per il sopravvento del nazismo in Germania. Il Partito comunista infatti viene considerato responsabile dell’incendio e il governo dichiara lo schieramento fuori legge. Nell’aprile del 1933 si costituisce la polizia segreta di stato, la Gestapo, composta dai membri del partito nazista. In seguito all’incendio del Reichstag la Germania vive un momento di tensione politica che diventa il pretesto per l’approvazione di leggi eccezionali che sottopongono i Lander a uno stretto controllo centrale. I partiti politici e la stampa subiscono pesanti controlli e la Costituzione di Weimar viene violata. Dopo aver neutralizzato gli avversari politici, il partito nazionalsocialista ottiene l’appoggio dei grandi industriali e dei militari inserendoli nel governo all’interno del nuovo organo, il Consiglio Generale dell’Economia. I capi delle SA, che avevano sostenuto l’ascesa al potere di Hitler, tuttavia si oppongono al nuovo ordine hitleriano. Il 30 giugno 1934 a Wiesse, nella notte ricordata come la notte dei lunghi coltelli, Hitler fa assassinare gli oppositori delle SA. A quell’evento seguono numerosi arresti al fine di eliminare ogni opposizione al regime. Il potere politico del partito è nelle mani di Hitler e dei suoi stretti collaboratori: Goering, Goebbels e Himmler. Alla morte di Hindenburg, avvenuta nell’agosto del 1934, Hitler, non potendo diventare Presidente del Reich in quanto già Cancelliere, crea per s´e una nuova carica: quella di F¨uhrer, Hitler diventa F¨uhrer und Reichskanzler (Guida e Cancelliere del Reich) ottenendo cos`ı i poteri di capo di stato. Dopo l’assunzione del titolo di F¨uhrer si assiste a un nuovo assetto dello stato tedesco: il Terzo Reich. L’assetto del Terzo Reich prevede l’illegalità per tutti i partiti al di fuori di quello nazista, una politica rigidamente centralizzata, la soppressione delle libertà individuali e civili in contrasto con l’ideologia nazionalsocialista, il potenziamento delle forze armate e la persecuzione di ebrei, comunisti, socialdemocratici e cattolici. Le ritorsioni delle SS e il benessere economico delle masse, dato dalla ripresa produttiva, portano ad un’accettazione del nuovo stato di cose da parte della popolazione tedesca.