Nel 1933 l’unione delle forze clericali, militari, borghesi e latifondiste dà vita alla Falange, un movimento di matrice fascista guidato dal figlio del dittatore, Josè Antonio Primo. Alle elezioni del 1936 il Fronte Popolare ottiene la vittoria e promuove la presidenza del socialista Francisco Largo Caballero. Il 17 luglio 1936 si ammutina la guarnigione marocchina capeggiata da Francisco Franco. Il generale, sostenuto da altre divisioni militari, avanza verso la capitale e riesce ad estendere il controllo sulla Spagna occidentale. Il governo affida alla popolazione il compito della difesa della repubblica. In questo clima di disordine si costituiscono le Brigate internazionali, composte da volontari europei e americani sopraggiunti in sostegno della Repubblica spagnola. Francia e Inghilterra, seguiti dai governi delle principali nazioni europee, attuano una politica di non intervento. L’Unione Sovietica sostiene apertamente la Repubblica nel tentativo di appoggiare i comunisti spagnoli. D’altro canto, Francisco Franco ha l’appoggio di Hitler e Mussolini, che inviano truppe armate per annientare la Repubblica. La guerra civile si protrae per tre anni, fino a quando nell’aprile del 1939 le armate di Franco occupano Madrid. Il Generalissimo assume la guida definitiva della Spagna, instaurando una dittatura di stampo fascista che reprime violentemente ogni opposizione al regime.