Per operare una conversione tra diversi multipli della stessa unità di misura conviene considerare i seguenti aspetti:

  • vedere se nella retta dei multipli e sottomultipli ci si sposta verso destra o verso sinistra;
  • in uno spostamento a destra si sta moltiplicando, quindi il risultato sarà maggiore del valore di partenza;
  • in uno spostamento a sinistra si sta dividendo, quindi il risultato sarà minore del valore di partenza;
  • contare di quanti posti ci si sposta;
  • spostare la virgola del valore da convertire di tanti posti quanti quelli contati;
  • se nel valore iniziale non compare la virgola la si considera come a destra dell’ultima cifra;
  • in una moltiplicazione ogni posto rimasto libero a destra tra l’ultima cifra a destra del numero e la virgola va riempito con uno zero;
  • in una divisione ogni posto rimasto libero a sinistra tra la virgola e la prima cifra a sinistra del numero va riempito con uno zero e inoltre va aggiunto uno zero a sinistra della virgola
  • moltiplicare per una potenza positiva di dieci equivale a spostare la virgola a destra di un numero di posti pari all’esponente;
  • moltiplicare per una potenza negativa di dieci equivale a spostare la virgola a sinistra di un numero di posti pari al modulo dell’esponente.

Quando la conversione riguarda potenze di una certa unità di misura, ad esempio aree o volumi che sono rispettivamente lunghezze alla seconda e alla terza, allora l’esponente della potenza (nell’esempio il 2 o il 3) va moltiplicato per il numero di posti in (Fig. 01.01.05.01) tra i multipli che interessano la conversione. In altre parole mentre 1 dm = 0,1m si ha che 1 dm3 = 0,001 m3.

Se la conversione invece riguarda unità di misura di diversi sistemi allora occorre conoscere il fattore di conversione. Alcuni dei principali sono riportati nella (Tab. 01.01.05.01).