A partire dal secondo dopoguerra il mondo risulta diviso in due aree: l’Occidente, trainato dagli Stati Uniti e caratterizzato dal sistema capitalista, e l’Oriente, rappresentato dall’URSS in cui prevalgono i regimi comunisti. Tra i due blocchi si instaura una guerra fredda: l’espressione indica una tensione, durata circa mezzo secolo, che non si concretizza in un conflitto militare diretto, ma si sviluppa negli anni incentrandosi sulla competizione in vari campi (militare, spaziale, ideologico, psicologico, tecnologico, sportivo).

USA

Durante la seconda guerra mondiale gli Stati Uniti emergono come potenza economica caratterizzata da una forte logica liberalista. Nel 1945 Harry Truman succede a Roosevelt. Il nuovo presidente afferma la volontà di sostenere l’economia dei paesi amici in opposizione alla crescente potenza comunista. A partire dagli anni Quaranta si diffonde il maccartismo, dal nome del senatore Mac Carthy, un atteggiamento di forte ostilità nei confronti dell’URSS che porta alla caccia degli elementi sovversivi comunisti all’interno della società americana. Con l’elezione del Presidente Dwight Eisenhower, nel 1952, il sentimento anticomunista si acuisce, con un conseguente inasprimento della guerra fredda, negli stessi anni si intensificano i conflitti raziali e si verifica una recessione economica. Nel 1961 il democratico John F. Kennedy vince le elezioni. In politica estera egli è il responsabile dell’intervento americano nella guerra del Vietnam. Il 22 novembre 1963 viene assassinato. Nel 1968 viene ucciso anche Robert Kennedy, fratello di John, e alla presidenza sale Richard Nixon. Questi anni sono caratterizzati da un clima di sospetto e violenza. Anche Martin Luther King, leader del movimento per il riconoscimento dei diritti degli americani di colore, il 4 aprile 1968 viene ucciso. Sotto la presidenza di Nixon l’America incrementa le ricerche scientifiche e ottiene il primato sull’Urss inviando il primo uomo nello spazio: il 21 luglio 1969 l’astronauta Neil Armstrong è il primo uomo a calpestare il suolo lunare. Alla presidenza di Nixon seguono quella di Gerald Ford e Jimmy Carter. Il ruolo di predominio degli Stati Uniti si raggiunge negli anni Ottanta sotto la guida di Ronald Reagan. A partire dal 1980 egli promuove il rilancio dell’iniziativa privata. In questa fase muta l’atteggiamento di ostilità nei confronti della Russia davanti alla perestrojka di Gorbaciov.