Gli esercizi appartenenti a questa tipologia si basa­no sulla comprensione del testo. I quesiti di questa tipologia fanno riferimento a concetti specifici o a idee puntuali espresse dall’autore. La conferma della risposta si troverà pertanto in un singolo passaggio del testo, in una frase o in un paragrafo. Dopo aver letto la domanda è importante af­frontare il testo nell’ottica di individuare il passaggio in cui viene espresso il concetto in questione. Una volta focalizzato il concetto è bene rileggere con attenzione la frase per cercare un riscontro sulla risposta. Generalmente si tratta di capire quale affermazione, tra le soluzioni proposte, è coerente o incoerente, giustificata o ingiustificata, corretta oppure inconciliabile con il contenuto del testo.

La prima cosa che fa il naufrago Robinson Crusoe, appena approdato sull’isola, è co­struirsi un calendario, per sapere quando è domenica e sentirsi idealmente parte di una comunità. {Spiega Paolo Spinicci, professore di filosofia teoretica all’Università di Mila­no). Orologi e calendari hanno sempre avuto questa funzione: scandire il tempo obiettivo ma si sono scontrati con la difficoltà di tenere insieme gli eventi astronomici usati per definire l’anno, i mesi e i giorni, cioè la rivoluzione della Terra intorno al Sole, le fasi lunari e la rotazione della Terra su se stessa. In Editti nel 237 a. C., durante il regno di Tolomeo III Emergete, fu promulgato a Canopo un editto in cui si prescriveva l ‘inser­zione di un giorno ogni quattro anni per evitare lo sfasamento del calendario rispetto al ciclo solare. Bisognava intervenire per impedire la distruzione dell’ordine cosmico. Oggi la necessità di questo aggancio tra tempo umano e tempo cosmico è avvertita in modo meno drammatico: il tempo, come dimostra l’ora legale, si plasma sulle esigenze della società, anche contro il corso del Sole. La marcia verso un orario uguale per tutti è stata lenta. Probabilmente è iniziata in Europa nel XIV secolo, con la diffusione degli orologi meccanici sui campanili. Ma quelli scandivano un tempo locale che valeva solo per il vil­laggio. ( da Luca Fraioli, Tempi moderni. Così l’umanità ha deciso di sincronizzarsi, in Il venerdì di Repubblica, 24 marzo 2006)
Individuare quale, tra le seguenti affermazioni, è coerente con il testo proposto:

A) gli adattamenti del calendario erano eventi periodici frequenti a cui tutti erano abituati
B) i calendari, attraverso interventi aggiuntivi riportavano la giornata al ritmo del sole esclusivamente per rispettare i ritmi dei riti religiosi
C) l’ora legale potè affermarsi in Europa con il passaggio dalla società agricola a quella industriale
D) le variazioni dei calendari erano avversate da alcune religioni perchè determinavano la distruzione dell’ordine cosmico
E) l’ora legale è fondata su un principio opposto a quello che ha determinato le riforme storiche dei calendari perchè antepone le esigenze della società al corso del sole

Nel testo possiamo individuare due frasi fondamentali:

  • Orologi e calendari hanno sempre avuto questa funzione: scandire il tempo obiet­tivo ma si sono scontrati con la difficoltà di tenere insieme gli eventi astronomici usati per definire l’anno.
  • Oggi la necessità di questo aggancio tra tempo umano e tempo cosmico è avvertita in modo meno drammatico: il tempo, come dimostra l’ora legale, si plasma sulle esigenze della società.

Una volta focalizzate le due tesi centrali è possibile comprendere come la sola soluzione corretta sia la E. Questa considerazione infatti è una rielaborazione della frase: Il tempo, come dimostra l’ora legale, si plasma sulle esigenze della società, anche contro il corso del Sole. Le altre alternative, come le risposte A, B e D, sono in contrasto con le argomentazioni dell’autore, oppure fanno riferimento ad argomentazioni non presenti nel testo, come la risposta C.