È una tipologia di quesiti che compare spesso nei Test e necessita di maggiore abilità da parte del candidato. Per risolvere correttamente gli esercizi non è sufficiente cogliere il significato generale del brano o di alcuni singoli passaggi. Allo studente è richie­sto di comprendere le implicazioni logiche del testo e di individuare la deduzione corretta oppure errata. La scelta della risposta comporta pertanto un ragionamento supplementare, in grado di valutare conclusioni non dichiarate apertamente nel testo. Per rispondere a questi quesiti è importante comprendere l’argomentazione sviluppata da/l’autore. Non è necessario prestare attenzione ai singoli dettagli, l’importante è capire come conseguono le idee espresse nel testo. Una volta compreso il modus ragionandi de/l’autore è possibile dedurre quali pensieri egli sottintenda o non dichiari espressamente. Questi quesiti solitamente richiedono di individuare quale sia oppure non sia una deduzione logica a partire dal testo in questione.

La realtà storica è unica, le diverse discipline e scienze operano su di essa, la interpretano e la rappresentano attraverso specifici linguaggi, artistici, tecnici, comuni, matematici, scientifici, musicali, filosofici. Dietro ogni linguaggio c’è un’epistemologia, una partico­lare struttura logica che coglie una prospettiva, un punto di vista, ma l’acquisizione dei diversi sistemi concettuali deve essere coerente. È solo l’unità delle prospettive che for­ma il patrimonio culturale, che consente di cogliere sistemi, connessioni e relazioni nel tutto. Interdisciplinarità non significa allora fine delle discipline né annullamento delle differenze. Annullare una disciplina potrebbe comportare la riduzione di una parte del­la realtà. L’interdisciplinarietà non è un complesso di conoscenze, è una metodologia, anche didattica, una forma mentis, un modo diverso non solo di costruire conoscenze e d’insegnare, ma anche di comprendere e di vivere la realtà, l’ambiente socio-culturale e storico-geografico che ci circonda.
Uno dei più rilevanti problemi del nostro tempo è proprio la sintesi delle conoscenze, possibile solo in una visione interdisciplinare complessiva che riconduca anche le scienze e la tecnologia alla ricerca sull’uomo. La sintesi interdisciplinare non è mai una somma, né il risultato di esemplificazioni: è l’interazione di linguaggi diversi, tradotti, confrontati, interconnessi e armonizzati attraverso la scoperta di analogie e differenze.
La cultura della complessità si sviluppa in una difficile e sofferta dicotomia tra umanisti e scienziati, che non sembra ancora riuscire a conciliare la differenziazione e l’autonomiz­zazione con l’interconnessione sistemica. Scienza e tecnologia debbono tornare a essere strumenti finalizzati all’uomo, alla sua felicità e libertà, per prevenire quella eliminazione della libertà personale, quella dittatura non più fisica, ma mentale, ipotizzata da George Orwell in 1984, attraverso il tentativo di rendere immortale il Grande Fratello. La scuola deve confrontarsi sulla dicotomia tra la cultura umanistica e quella scientifico-tecnologica, e i docenti non possono delegare ai singoli studenti il problema, rimasto insoluto all ‘in­terno del loro team, di far interagire linguaggi, significati, messaggi ed epistemologie. ( da L. Salvucci, I limiti delle discipline, Iter, IV, 13, 2001. Treccani)

Individuare l’unica affermazione che non è stata dedotta dal testo di L. Salvucci.

A) i linguaggi specifici delle diverse discipline sono espressione di rappresentazioni della realtà da prospettive diverse
B) l’interdisciplinarietà consiste nel correlare i diversi sistemi espressivi senza ignorarne o sminuirne le differenze
C) la struttura logica è identica per tutti i linguaggi e in tutti gli approcci conoscitivi e proprio questa identità permette di operare un’armonizzazione senza appiattimenti
D) tra i linguaggi disciplinari esistono differenze e analogie che è essenziale riconoscere se si vuole giungere non ad una somma ma ad una sintesi
E) il patrimonio culturale di un individuo consiste nella consapevolezza delle relazioni tra le differenti prospettive concettuali

Per svolgere l’esercizio è importante leggere il testo cercando di comprendere il tipo di ragionamento seguito dall’autore. Il candidato deve capire il procedimento logico e la dinamica su cui si regge l’argomentazione. Salvucci sostiene:

l’importanza dell’interdisciplinarità,

la peculiarità che caratterizza ogni singola disciplina,

l’arricchimento culturale che deriva da un loro incontro.

Da ciò consegue che la risposta C non può essere una deduzione del testo, secondo questa soluzione infatti la struttura logica è identica per tutti i linguaggi. L’autore, al contrario, sostiene che Dietro ogni linguaggio c’è un’epistemologia, una particolare struttura logica che coglie una prospettiva, un punto di vista.

Questa tipologia di esercizi richiede un’interpretazione supplementare, che non si limita a considerare unicamente quanto espresso esplicitamente. Lo studente deve trarre le conseguenze non dichiarate chiaramente. Una volta compresa la soluzione corretta è tuttavia consigliabile cercare conferma della risposta direttamente nel testo. Nel caso riportato come esempio, per avere la certezza che la deduzione scorretta sia la C è utile individuare il relativo passaggio nel testo: Dietro ogni linguaggio e ‘è un’epistemologia, una particolare struttura logica che coglie una prospettiva, un punto di vista.