Consideriamo un quesito che ci chiede di indebolire un’argomentazione:

Nell’industria tessile le microfibre sintetiche sono sempre più diffuse a scapito delle fibre naturali, a causa della maggiore resistenza nel tempo e del miglior impatto sulle risorse naturali. D’altra parte, produrre un qualsiasi tessuto in microfibre sintetiche costa fino a 3 volte più di uno di fibre naturali, e quindi allo stato attuale il passaggio alle microfibre sintetiche non è consigliabile da un punto di vista finanziario.
Quali dei seguenti enunciati, se vero, indebolisce l’argomento precedente?

A) garantire una buona durata ai capi di abbigliamento in fibra naturale è meno dispendioso che garantire una buona durata ai capi di qualsiasi altro materiale
B) l’utilizzo di microfibre sintetiche richede il rinnovamento delle fabbriche e l’assunzione di manodopera extra
C) mentre il costo di produzione delle microfibre sintetiche rimarrà stabile in futuro, quello delle fibre naturali sarà ridotto grazie all’Introduzione di nuovi programmi di riciclaggio dei tessuti
D) il costo degli smacchiatori per le microfibre sintetiche è verosimilmente maggiore rispetto al costo degli smacchiatori per fibre naturali
E) la manutenzione di un prodotto in microfibra sintetica costa la metà rispetto alla manutenzione richiesta da un prodotto in fibra naturale

Anche in questo caso è utile estrarre la struttura argomentativa del brano e anche in questo caso un quindi nell’ultimo periodo ci indica la conclusione:

Conclusione. Il passaggio alle microfibre sintetiche non è consigliabile da un punto di vista finanziario

Poiché quello che ci interessa è indebolire la conclusione, non è necessario individuare anche le premesse fornite dalla traccia: possiamo passare direttamente all’analisi delle opzioni di risposta. Quello che cerchiamo è un’asserzione da cui dedurre che le microfibre sintetiche non sono poi tanto più costose di quelle naturali. La risposta A rafforza la conclusione, perché stabilisce che anche per quanto riguarda la garanzia di una buona durata, le microfibre sintetiche sono più dispensiose di quelle naturali. La risposta B rafforza la conclusione, perché stabilisce che le microfibre sintetiche richiede il rinnovamento delle fabbriche e maggiore manodopera. La risposta C rafforza la conclusione, perché stabilisce in futuro le fibre naturali saranno ancora meno costose di quanto non lo so no ora. La risposta D rafforza la conclusione, perché stabilisce che il costo degli smacchiatori è maggiore per le fibre sintetiche rispetto a quelle naturali
La risposta E indebolisce la conclusione, perché stabilisce che la manutenzione delle fibre sintetiche è meno costosa rispetto a quella delle fibre naturali.

Consideriamo ora il quesito seguente, che ci chiede di rafforzare un’argomentazione.

I calcolatori dovrebbero essere proibiti nelle scuole finché i bambini non imparano a svol­gere i calcoli aritmetici a mente. È importantissimo che i bambini imparino a svolgere i calcoli a mente o scrivendoli. Ad esempio nelle scienze mediche il ricorso eccessivo ai cal­colatori ha portato a clamorosi errori di sovra o sotto dosaggio perché i medici non erano in grado di calcolare le dosi corrette a mente né di identificare una risposta incorretta del calcolatore.
Quale delle seguenti affermazioni, se considerata vera, rafforza l’argomentazione precedente?

A) gli errori di sotto o sovra dosaggio non sono dovuti all’incapacità di svolgere i calcoli a mente ma piuttosto all’incapacità di usare la calcolatrice
B) i medici che superano un semplice test di aritmetica compiono meno errori di dosaggio rispetto ai medici non lo superano
C) l’eccesso di fiducia nei calcolatori porta ad approssimazioni più rilevanti nel calcolo delle dosi
D) i medici che usano la calcolatrice sono molto più rapidi nel risolvere i problemi di dosaggio
E) nessuna delle precedenti

A differenza dei casi considerati finora, questo argomento presenta una struttura più complessa, in cui una conclusione parziale viene riutilizzata come premessa per un argomento generale. Possiamo rappresentare la struttura nella (Fig. 04.03.01.01). Come si vede dalla struttura, l’argomento presentato dal brano comprende un argomen­to principale (relativo all’utilità di vietare le calcolatrici nelle scuole) e uno subordinato che viene usato come premessa per quello generale e si basa su un esempio specifico di come l’incapacità di svolgere calcoli a mente sia fonte di errori.

Come si può intuire anche leggendo le risposte, l’argomento che ci interessa per risolvere il quesito è quello subordinato, quello principale può essere del tutto trascurato. Indichiamo quindi la conclusione dell’argomento subordinato.

Conclusione. Il ricorso eccessivo ai calcolatori porta i medici a commettere errori di dosaggio

Possiamo quindi passare all’analisi delle risposte:
La risposta A indebolisce la conclusione, perché stabilisce che gli errori medici non sono dovuti all’incapacità di svolgere calcoli a mente ma piuttosto all’incapacità di usare la calcolatrice. La risposta B rafforza la conclusione, perché stabilisce che i medici capaci di svolgere calcoli a mente commettono meno errori dei loro colleghi incapaci. La risposta C rafforza la conclusione, perché stabilisce che i medici che si affidano ai calcolatori tendono ad approssimare con più disinvoltura. La risposta D è irrilevante per l’argomento, perché parla della velocità di risoluzione con o senza calcolatrice quando il problema è la correttezza dei risultati, non la velocità. Dalla nostra analisi emerge che due opzioni di risposta rafforzano l’argomento. Anche se la traccia non lo rende esplicito, in questi casi la risposta corretta è quella che rafforza di più l’argomento. Poiché la conclusione cita esplicitamente gli errori dovuti all’uso della calcolatrice, la risposta più idonea a rafforzare l’argomento è la B, proprio perché stabilisce che i medici capaci di svolgere calcoli a mente commettono meno errori degli altri. Pur rafforzando la conclusione, la risposta C non fa riferimento esplicito ad una riduzione degli errori, ma si limita a stabilire che la calcolatrice induce ad approssimazioni più disinvolte ( che non necessariamente sono errori).