Nelle sezioni dedicate alla statistica inserite nella parte di matematica sono riportate le tecniche di rappresentazione dei dati, ossia vengono illustrati i procedimenti per creare istogrammi, areogrammi, grafici a nastro, ogive e poligoni di frequenza a partire dai dati grezzi. Queste conoscenze sono molto utili per sviluppare le competenze necessarie a risolvere correttamente e in tempo utile il tipo di quesiti di logica che richiede di interpretare i dati rappresentati. Questa sezione si occupa del procedimento inverso rispetto a quello ricordato: a partire da una specifica rappresentazione di dati bisogna essere in grado in poco tempo di ricavare le informazioni richieste. Con un po’ di allenamento l’elaborazione dei dati rappresentati diventa relativamente semplice: i principi che regolano le rappresentazioni grafiche sono infatti pochi e chiari. Il maggior ostacolo alla risoluzione corretta di quesiti relativi a questo argomento è la fretta. Prima di guardare la tabella dei dati o l’istogramma o qualsiasi altra rappresentazione è opportuno inspirare profondamente ed espirare con calma, magari chiudendo gli occhi per qualche secondo e cercando di sgomberare la mente da qualsiasi pensiero. A quel punto si può spendere una decina di secondi per dare uno sguardo complessivo alla tabella o al grafico e soltanto dopo è il caso di leggere il testo del quesito: durante la lettura il cervello continuerà ad elaborare le informazioni che ha acquisito visivamente e potrà attivare un opportuno segnale quando si affronta un passaggio chiave del testo. Prima di illustrare qualche esempio di interpretazione di tabelle e grafici può essere utile richiamare il legame tra la rappresentazione tabellare e le altre, quando sono tutte riferite allo stesso insieme di dati.

Generalmente la riga e la colonna di una tabella rappresentano l’etichetta che va sulle ” ascisse di un istogramma, mentre il numero contenuto in una cella indica l’altezza del rettangolo relativo alla cella. Nel grafico a nastro i due assi sono invertiti. Nell’areo­gramma (grafico a torta o pie chart) l’ampiezza dell’angolo corrispondente a una certa cella è proporzionale al numero in essa contenuto. Nel poligono delle frequenze si ha la stessa filosofia rappresentativa dell’istogramma, mentre nell’ogiva ogni spostamento verso destra in orizzontale corrisponde a sommare le altezze delle rispettive celle.