Una donna di 35 anni si presenta 4 settimane dopo il parto con un giorno di dolore al quadrante superiore destro e febbre. Ha LFT leggermente elevati.
Le viene eseguita una TAC per un’ulteriore valutazione.


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Si vede un grande ematoma sottocapsulare che scolpisce l’aspetto laterale del lobo epatico destro, misurando circa 110 x 45 x 100 mm.
Si vedono diversi noduli arteriosi aggiuntivi in tutto il fegato.
L’utero appare molto ipervascolarizzato.




Un’indagine approfondita, compresa la biopsia del fegato, ha determinato che si tratta di una diagnosi di coriocarcinoma.
Due settimane dopo, poco dopo aver iniziato la chemioterapia, si presenta con anemia sintomatica.
Viene eseguita una seconda TAC.












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Ci sono prove di un’ampia progressione della malattia che coinvolge il fegato, il pancreas, il rene destro e i polmoni.
Le lesioni epatiche hanno subito un notevole aumento dell’intervallo in termini di dimensioni e numero e un cambiamento di aspetto, con molte di queste lesioni che mostrano pozzanghere di contrasto (sangue al loro interno). Questo aspetto rappresenta pseudo-aneurismi.
Si nota una piccola quantità di liquido libero all’interno del bacino.
C’è anche un notevole aumento dell’intervallo in termini di dimensioni e numero delle metastasi polmonari, alcune delle quali mostrano un contrasto iperdenso, e diverse mostrano una opacizzazione vetro smerigliato circostante preoccupante per emorragia perilesionale.












Perle Cliniche
Il coriocarcinoma è un tumore epiteliale molto raro e altamente maligno, appartiene all’estremità maligna dello spettro della malattia trofoblastica gestazionale (GTD).
Deriva dal tessuto trofoblastico (lo strato esterno di cellule del blastocita – le prime poche cellule dell’embrione). Può originare da qualsiasi tipo di tessuto trofoblastico (gravidanza molare, aborto, ectopico, gravidanza intrauterina pretermine/termine).
La maggior parte delle lesioni inizia nell’utero, sebbene le gravidanze ectopiche possano causare siti extra-uterini di origine. Quando il coriocarcinoma metastatizza, i siti più comuni sono polmone, cervello, fegato, pelvi, vagina, milza, intestino e rene.
C’è un alto rischio di metastasi ipervascolari con il rischio associato di necrosi ed emorragia. Questo si vede in questo caso con l’ematoma sottocapsulare risultante dalla rottura di una delle metastasi epatiche ipervascolari.
Riferimenti
- Veron Sanchez A, Bennouna I, Coquelet N, Cabo Bolado J, Pinilla Fernandez I, Mullor Delgado LA, Pezzullo M, Liberale G, Gomez Galdon M, Bali MA. Svelare la carcinomatosi peritoneale utilizzando le modalità di imaging trasversale. Diagnostics (Basel). 2023 Jul 3;13(13):2253.