Presentazione
Un uomo di 70 anni è stato ricoverato in ospedale con una “malattia virale”. È stato inserito un catetere venoso periferico nel suo fosso cubitale destro. Non è mai stato utilizzato e apparentemente non è stato controllato fino a quando sua moglie, un’infermiera, si è lamentata dicendo che era rosso e caldo e necessitava di rimozione. Il paziente è stato dimesso ma un giorno dopo si presenta al tuo pronto soccorso sentendosi generalmente indisposto.
Dai un’occhiata al braccio…


Immagine 2: Trasversale dal fosso cubitale all’ascella
Immagine 3: Dall’ascella alla vena brachiale: longitudinale
Immagine 4: Compressione della vena ascellare
Descrivi e interpreta queste scansioni
INTERPRETAZIONE DELL’IMMAGINE
Immagine 1: La parte superiore del braccio è rossa, calda e gonfia sulla parte mediale dal sito di inserimento del PIVC al fosso cubitale, fino alla parte superiore del braccio.
Immagine 2: Dal fosso cubitale all’ascella: Trasversale
In trasversale segui la vena cubitale mediale, alla vena basilica alla vena ascellare. C’è un trombo occlusivo all’interno della vena cubitale mediale e della vena basilica. Un coagulo più fresco e ipoecogeno si estende nella vena ascellare dove è non occlusivo e ondeggia come un fronda di alga, lavato dal flusso di sangue circostante. Il trombo occlusivo distende la parete della vena basilica. Il grasso sottocutaneo circostante è ecogeno ed edematoso, indicativo di infiammazione.


Immagine 3: Vista longitudinale della vena ascellare, procedendo distalmente lungo la vena basilica.
Il trombo si è formato inizialmente nella vena basilica non distesa. In risposta la vena si è distesa, permettendo il flusso oltre l’ostacolo, ma poi si è formato ulteriore trombo riempiendo l’intero lume e mantenendo la vena distesa. Crea un aspetto lamellato.
Immagine 4: Compressione della vena ascellare
Vista trasversale della vena ascellare con compressione della sonda. C’è una compressione parziale con il trombo che impedisce la coaptazione delle pareti del vaso opposte.
CORRELAZIONE CLINICA
Tromboflebite e TVP dell’arto superiore
I cateteri venosi periferici sono frequentemente associati alla tromboflebite. Questa irritazione e infiammazione venosa può essere chimica, meccanica o infettiva.
In questo caso non è stato somministrato nulla per via endovenosa e quindi è improbabile una flebite chimica.
Il catetere è stato posizionato nel fosso cubitale destro di un uomo destrimano. Con la costante flessione ed estensione del gomito, l’irritazione meccanica della vena è comune.
La complicanza più temuta è la flebite infettiva e in questo caso in cui il paziente si sentiva generalmente indisposto, aveva marcatori infiammatori elevati, e l’eritema e i cambiamenti infiammatori si estendevano ben oltre i limiti del vaso, si sospettava un’infezione.
Inoltre il trombo si era esteso nel sistema venoso profondo. È stato trattato con antibiotici e anticoagulanti – e seguito attentamente per assicurarsi la risoluzione!
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