Donna di 20 anni che si è presentata al Pronto Soccorso a seguito di un epiSodio di dolore al petto. Al momento della visita era senza dolore e tutti i segni vitali erano normali. I suoi ECG seriali sono di seguito, c’è un intervallo di ~30 minuti tra ogni ECG.
Descrivi e interpreta l’ECG 1

RISPOSTA E INTERPRETAZIONE ECG
Frequenza:
- ~66 bpm
Ritmo:
- Regolare
- Ritmo sinusale
Asse:
- Normale
Intervalli:
- PR – Corto (100ms)
- QRS – Prolungato (140-160 ms)
- QT – 440ms (QTc Bazett 460 ms)
Segmenti:
- Elevazione ST derivazione avR
- Depressione ST derivazioni I, II, aVL, aVF, V5-6
Aggiuntivo:
- Inversione dell’onda T derivazione III
- Onde delta meglio visibili nelle derivazioni precordiali laterali
Interpretazione:
- Wolff-Parkinson-White
- Modello di tipo B
- Posizione AP destra posteriore o postero-laterale – grazie Adrian 🙂
- La prolungazione del QRS, la morfologia del QRS e le modifiche del segmento ST sono tutte dovute alla pre-eccitazione.
Descrivi e interpreta l’ECG 2


RISPOSTA E INTERPRETAZIONE ECG
Frequenza:
- ~72 bpm
Ritmo:
- Regolare
- Ritmo sinusale
Asse:
- Normale
Intervalli:
- PR – Normale (~200ms)
- QRS – Prolungato (120ms)
- QT – 360ms (QTc Bazett 395 ms)
Aggiuntivo:
- Modello RBBB
- Profonda inversione dell’onda T derivazioni III, V1-3
Interpretazione:
- Perdita della conduzione del percorso accessorio
- Risoluzione delle caratteristiche di pre-eccitazione
- PR ora normale
- QRS più stretto
- Nessuna onda delta
- Cambio nella morfologia del QRS
ESITO CLINICO
Ma cosa succede alle onde T?
La cosa più sorprendente per me riguardo al secondo ECG è la profondità relativa delle onde T. Sembrano più profonde di quanto ci si aspetterebbe dal solo RBBB.
C’è una gamma molto ampia di possibili cause di tali cambiamenti dell’onda T, tra cui ischemia, cardiomiopatia, miocardite, aumento dell’ICP, PE e iperventilazione.
C’è anche un’altra causa di cambiamento dell’onda T che è molto probabile in questo caso, che è la ‘memoria dell’onda T cardiaca’ che si verifica dopo un periodo di depolarizzazione ventricolare anormale, ad esempio ritmo stimolato, VT, SVT con aberranza e pre-eccitazione.
Vakil et al forniscono una bella panoramica della memoria dell’onda T, dei meccanismi proposti e di un esempio di caso.
La profonda inversione dell’onda T su questo ECG corrisponde alle derivazioni in cui un QRS negativo è stato visto nell’ECG pre-eccitato del paziente. I pazienti spesso richiedono un work-up per escludere l’ischemia sottostante o la malattia strutturale, ma la memoria dell’onda T cardiaca è una condizione benigna e autolimitante di per sé.
Cosa è successo?
Beh, la nostra paziente aveva un troponina e un D-dimero negativi con una radiografia del torace normale. Il suo dolore è stato ritenuto benigno. È stata rivista dalla cardiologia alla luce della sua pre-eccitazione e si è organizzato un follow-up ambulatoriale.
RIFERIMENTI
Riferimenti LITFL
- Caso ECG 106 (Memoria dell’onda T cardiaca)
- Biblioteca ECG – Blocco di branca destra RBBB
- Biblioteca ECG – Sindrome di pre-eccitazione
Riferimenti sulla memoria dell’onda T cardiaca
- Vakil K, Gandhi S, Abidi KS, et al. Profonde inversioni dell’onda T: Ischemia cardiaca o memoria? JCvD 2014;2(2):116-118
- Folco EJ, Roder K, Mitchell GF, Koren G. “Memoria cardiaca”: una lotta contro l’oblio. Circ Res. 2003 Sep 5;93(5):384-6.
- Ghosh S, Rhee EK, Avari JN, Woodard PK, Rudy Y. Memoria cardiaca nei pazienti WPW: Imaging non invasivo di attivazione e ripolarizzazione prima e dopo l’ablazione con catetere. Circulation. 2008 Aug 26;118(9):907-15.
- Chiale PA et al. Le molteplici manifestazioni elettrocardiografiche della memoria di ripolarizzazione ventricolare. Curr Cardiol Rev. 2014 Aug;10(3):190-201.
- Ali FS, Baranchuk A. Variazioni della memoria cardiaca nella mappatura precordiale dell’ECG superficiale. The Journal of Innovations in Cardiac Rhythm Management (JICRM). 2014