Dettagli
- Candidasi superficiali
- Sintomatologia e E.O.
- Terapia
- Immagine 01
- Immagine 02
- Immagine 03
05.03 – [05.01 – Micosi superficiali] Candidosi mucocutanee
Candidasi superficiali
- Si tratta di infezioni endogene opportunistiche non contagiose, causate da funghi del genere Candida, di solito Candzda albicans, normale commensale delle mucose orale, intestinale, vaginale e della cute.
- Nei soggetti immunocompetenti le infezioni, che prediligono neonati e anziani, mostrano di solito una remissione spontanea.
- Al contrario, forme estese dei giovani-adulti, con decorso cronico-recidivante senza evidenti fattori scatenanti, possono essere spia di una compromissione del sistema immunitario.
Sintomatologia e E.O.
- Le intertrigini delle pieghe sottomammarie e inguino-crurali esordiscono con elementi vescicolo-pustolosi che si rompono rapidamente e, confluendo, formano chiazze di colorito rosso vivo con bordi netti sormontati da una fine desquamazione, intorno alle quali sono sempre presenti nuovi elementi satelliti. L’intertrigine delle mani si localizza al terzo spazio interdigitale con una erosione rossastra circondata da un collaretto bianco macerato. L’intertrigine periano-genitale del neonato compare nel primo mese di vita in concomitanza della colonizzazione intestinale da parte della Candida. Le lesioni esordiscono a livello perianale per estendersi ai glutei e ai genitali; il quadro clinico è identico a quello delle intertrigini delle grandi pieghe.
- Nella perionissi le pieghe periungueali appaiono eritemato-edematose; è presente dolore e con la spremitura si evidenzia una scarsa secrezione torbida. L’invasione della lamina ungueale da parte della Candida viene osservata quasi esclusivamente in soggetti immunocompromessi e in corso di candidasi muco-cutanee croniche.
- La candidasi pseudomembranosa (“mughetto”) è l’infezione più nota del cavo orale. È una manifestazione tipica del neonato nelle prime due settimane di vita, in occasione del primo contatto con il lievito, solitamente a livello del canale del parto. Mostra decorso acuto e si evidenzia con piccole placche biancastre confluenti (pseudomembrane) “a latte cagliato”, parzialmente aderenti, che si distaccano lasciando una superficie erosa lievemente sanguinante. costituite da masse di elementi fungini e cellule epiteliali. Quadri simili vengono osservati in soggetti sotto terapia antibiotica o in trattamento inalatorio con corticosteroidi per asma.
- Nei pazienti con AIDS e sindromi correlate la candidasi pseudomembranosa coinvolge faringe ed esofago rappresentando un segno prognostico sfavorevole della malattia.
- La candidasi atrofica interessa di solito la lingua, più raramente il palato, con aree eritematose, dolenti, lisce per la scomparsa delle papille. La forma acuta è conseguente a terapia con antibiotici ad ampio spettro o corticosteroidi inalatori. La forma cronica è favorita da insulti meccanici della protesi dentaria e da riduzione nella produzione di saliva (sindrome sicca, assunzione di antidepressivi e neurolettici).
- Nella cheilite angolare, più frequente negli anziani con protesi dentarie, sono presenti eritema, macerazione, fessurazioni e croste agli angoli della bocca.
- La vulvovaginite acuta si evidenzia con eritema, edema e lesioni biancastre a tipo pseudomembrane; soggettivamente sono presenti bruciore, prurito, talora disuria e dispareunia. Tipico l’essudato granuloso, biancastro denso, dall’odore di lievito di birra, che “vernicia” la mucosa vaginale e vulvare. Nelle forme croniche o recidi vanti la sintomatologia è più sfumata.
- La balanopostite acuta si caratterizza per eritema del glande e della lamina interna del prepuzio con induito cremoso biancastro. La forma cronica, frequente nei soggetti anziani e diabetici o in trattamento antibiotico prolungato, può determinare stenosi del prepuzio. È discussa la contagiosità delle infezioni genitali.
- Le rare cosiddette candidasi muco-cutanee croniche, sono per lo più geneticamente condizionate, a comparsa nell’infanzia e costituiscono un gruppo di sindromi eterogenee che hanno in comune il coinvolgimento del cavo orale, delle unghie e talora anche della cute. Nel 50% dei casi si associano a poliendocrinopatie autoimmuni e distrofie ectodermiche. Particolarmente resistenti al trattamento, si evidenziano con lesioni ipertrofiche biancastre a livello del cavo orale, in particolare della lingua, ispessimento/ distruzione delle lamine ungueali e tumefazione delle pieghe periungueali.
Terapia
- Topica: antimicotici
- Sistemica: antimicotici
Immagine 01
Immagine 01. La condidosi orale può avere molte manifestazioni, tra cui la chelite angolare e le placche pseudomembranose sulla mucosa orale, che possono essere associate a protesi dentarie, come in questa immagine (in alto) o svilupparsi sulla lingua (in basso) o sulla faringe.
Immagine 02
Immagine 02. Candidosi orale che si manifesta come essudato bianco sovrastante una superficie mucosa, rossa della mucosa labiale.
Immagine 03
Immagine 03. Candidosi orale.