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1 di 10 Domande

Giunge al vostro studio un paziente di 80 anni, impiantato di pacemaker 5 anni fa. Non mostra precedente documentazione, se non il seguente ECG. Quali considerazioni potreste fare? 

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La risposta corretta è la C.
Il paziente, in base ai reperti clinico anamnestici e all’elettrocardiogramma, presenta modalità di stimolazione e sensing solo ventricolare. Infatti, il referto mostra: “Ritmo da PM (stimolazione solo ventricolare in modalità VVI) a Fc 62 bpm. Anomalie secondarie del recupero”.


2 di 10 Domande

Dato il seguente tracciato che evidenzia un quadro tipicamente STEMI. Quale può essere la complicanza maggiore che si può associare alla sua localizzazione? 

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La risposta corretta è la C.
Il paziente, in base ai reperti clinico anamnestici e all’elettrocardiogramma, potrebbe presentare come complicazione Aneurisma apicale e complicanze meccaniche. Infatti, il referto mostra: Ritmo sinusale a FC 100 bpm. Esteso STEMI ANTERIORE (Sopraslivellamento del tratto ST in V1-6 con maggior interessamento antero-settale). Anomalie secondarie del recipero. Presente un BESV


3 di 10 Domande

Paziente di 50 anni riferisce da mesi episodi di sincopi e palpitazioni. Dopo l’ultimo episodio di mancamento esegue visita cardiologica ed ECG con il seguente tracciato. Quali considerazioni si possono fare?

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La riposta corretta è la C.
Il paziente, in base ai reperti clinico anamnestici e all’elettrocardiogramma, presenta Blocco atrioventricolare di terzo grado con dissociazione  atrio-ventricolare completa. Infatti, il referto mostra: “Blocco atrioventricolare di terzo grado con dissociazione atrioventricolare completa. Frequenza atriale di 95 bpm. Scappamento giunzionale a FC 35 bpm a conduzione a blocco di branca destro. Anomalie aspecifiche del recupero”. 


4 di 10 Domande

Paziente di 40 anni severamente dispnoico da ore, SpO2 89%, turgore delle giugulari, PA 80/60 mmHg, severamente astenico. Storia di BPCO, ipertensione arteriosa sistemica, dislipidemia, cardiopatia dilatativa post-ischemica, pregresso K polmonare. Qual è la possibile diagnosi, anche in base al seguente tracciato?

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La risposta corretta è la B.
Il paziente, in base ai reperti clinico anamnestici e all’elettrocardiogramma, presenta Tamponamento cardiaco, come si evidenzia dalla clinica e dall’alternanza elettrica, dato che il cuore si muove all’interno della sacca liquida. Infatti, il referto mostra: “ Ritmo sinusale a FC 90 bpm. Normale conduzione AV. Complessi QRS di voltaggio variabile. Nei limiti il recupero”. (Paziente in tamponamento cardiaco con “alternanza elettrica” per swinging heart)


5 di 10 Domande

Ritmo da Pacemaker con 2 extrasistoli ventricolari. Qual è il PR impostato?

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La riposta corretta è la D.
Il paziente, in base all’elettrocardiogramma, presenta un PR impostato di 240 ms. Infatti, il referto mostra: “Ritmo da Pacemaker, atrioguidato in modalità VDD, a FC 60 bpm. Intervallo AV impostato 240 ms. Presenti due BEV, seguiti da pausa post-extrasistolica. Anomalie secondarie del recupero.


6 di 10 Domande

Paziente di 25 anni, affannato e dispnoico. Aumento di troponine ed il seguente ECG. Qual è il prossimo step?

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La riposta corretta è la B.
Il paziente, in base ai reperti clinico anamnestici e all’elettrocardiogramma, necessita di un ecocardiogramma, infatti è l’esame più rapido al momento e che può approfondire il sospetto diagnostico, che è quello di una miopericardite. Infatti, il referto mostra: “Ritmo sinusale a Fc 60 bpm. Normale conduzione AV. Segni di ipertrofia ventricolare sx.  Sopraslivellamento del tratto ST diffuso (II, III, AVF, V3-V6). Anomalie aspecifiche del recupero, di cui T appuntite e alte, e T bifida in V2”. 


7 di 10 Domande

Quale tra questi referti è il più verosimile in base a questo tracciato?

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La riposta corretta è la B.
Il paziente, in base all’elettrocardiogramma, presenta Fibrillazione atriale, anche se con ritmo di scappamento giunzionale, come ci suggerisce l’assenza di P con intervalli RR regolari a complessi stretti. Infatti, il referto mostra: “Fibrillazione atriale con ritmo di scappamento giunzionale, in assenza di attività atriale, a Fc di 45 bpm. Anomalie aspecifiche del recupero. Qtc 359 ms in II"


8 di 10 Domande

Quale diagnosi è meno probabile in base al seguente tracciato?

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La riposta corretta è la D.
Il paziente, in base all’elettrocardiogramma, è meno probabile che  presenti un infarto dx. Infatti, il referto mostra: “Ritmo sinusale a Fc 50 bpm. BAV I grado (PR 220 ms). Lieve ritardo dx/onda epsilon in V1. T negative e simmetriche con lieve riduzione ST-T in precordiali dx. Paziente con displasia aritmogena del ventricolo dx”. 


9 di 10 Domande

Un paziente di 72 anni iperteso e affetto da sindrome di Menière allerta il servizio di emergenza territoriale per la comparsa di dolore toracico oppressivo. Viene registrato l’ECG in esame e dopo pochi minuti viene rianimato da un arresto cardiaco ipercinetico da fibrillazione ventricolare.


 

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La riposta corretta è la E.
Ritmo sinusale con frequenza cardiaca 70 b/min, normale conduzione atrioventricolare (PR 160 ms) e intraventricolare (QRS 90 ms). Asse del QRS a 75°. Sottoslivellamento del punto J con tratto ST ascendente nelle derivazioni precordiali con onde T alte e simmetriche, sopraslivellamento del tratto ST nelle derivazioni DI, aVL, aVR. Nella derivazione DIII il tratto ST ha un sottoslivellamento discendente. QTc secondo Bazett nei limiti (384 ms). Si tratta di infarto miocardico acuto anteriore con pattern ECG di de Winter. Nel contesto clinico del dolore toracico l’ECG mostrato rappresenta l’equivalente di un infarto miocardico anteriore. Tale inusuale aspetto ECG è presente nel 2% degli infarti acuti anteriori e si associa all’occlusione dell’arteria interventricolare anteriore prossimale, senza coinvolgimento del tronco comune. I meccanismi elettrofisiologici alla base del pattern ECG de Winter non sono chiari. Tuttavia, la sua identificazione è fondamentale per avviare il paziente ad una strategia di riperfusione in emergenza con angioplastica primaria o fibrinolisi. Tale aspetto ECG condivide con l’iperkaliemia la presenza di onde T alte e simmetriche. Tuttavia in quest’ultima condizione il tratto ST appare sopraslivellato. Nell’intossicazione digitalica il tratto ST assume un aspetto concavo “a cucchiaio” diffuso ed evidente in diverse derivazioni e tipicamente non ha un aspetto rapidamente ascendente come nel pattern di de Winter e non si evidenziano onde T alte e simmetriche. Il sopraslivellamento del tratto ST in D1 e aVL con reciproche in sede inferiore indica la presenza di ischemia transmurale a livello della parete antero-laterale da coinvolgimento dei rami diagonali nel contesto di un infarto anteriore da occlusione dell’arteria interventricolare anteriore prossimale e non deve essere confuso con un infarto laterale isolato.


10 di 10 Domande

Nella seguente tachicardia ventricolare quale può essere il possibile focolaio di origine aritmico?

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La riposta corretta è la C.
Il paziente, in base all’elettrocardiogramma, presenta tachicardia ventricolare, originante dal tratto di efflusso dx, essendo l’asse diretto a sx e in basso, quindi originante dal tratto opposto. Infatti  il referto mostra: “Tachicardia ventricolare a blocco di branca sinistro. Fc media 200 bpm”.


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