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1 di 5 Domande

In un paziente infettato dal virus dell'immunodeficienza umana (HIV) si inizia il trattamento antiretrovirale. Per il monitoraggio evolutivo dell'infezione e per il controllo del trattamento, quale delle seguenti determinazioni è più utile:














La risposta corretta è la C
Per il monitoraggio evolutivo dell'infezione da HIV e per il controllo della risposta al trattamento antiretrovirale, la determinazione più utile è la quantificazione della carica virale nel plasma mediante tecniche di amplificazione genomica, di solito mediante PCR (polymerase chain reaction).
Al contrario, la rilevazione degli anticorpi mediante tecnica ELISA viene utilizzata per diagnosticare esclusivamente l’infezione e definisce il paziente come sieropositivo, tenendo in considerazione che il titolo anticorpale diventa rilevabile dopo 8-12 settimane dall’infezione (periodo finestra) e rimane rilevabile generalmente per tutta la vita (risposta D errata). Inoltre, la rilevazione degli anticorpi con tecnica Western blot rappresenta una tecnica di conferma della precedente tecnica ELISA che si esegue in tutti i pazienti al momento della prima rilevazione dell’infezione da HIV (risposta A errata). Infine, la rilevazione dell’antigene p24 viene utilizzata come metodo alternativo per effettuare diagnosi d’infezione ma non è utile per il monitoraggio evolutivo dell'infezione e per il controllo della risposta al trattamento antiretrovirale (risposta B errata).

2 di 5 Domande

Dal seguente elenco di antibiotici, quale NON sceglieresti come trattamento sequenziale in un paziente che sta per essere dimesso con terapia domiciliare?














La risposta corretta è la C
In un paziente che sta per essere dimesso con terapia antibiotica domiciliare è preferibile non scegliere la gentamicina, in quanto viene somministrata solo per via parenterale, sottoforma di soluzione che può essere iniettata o infusa, per via intramuscolare o endovenosa. Al contrario, la combinazione amoxicillina-acido clavulanico, la claritromicina, la ciprofloxacina e la lincomicina, essendo somministrati per via orale sono da preferire come antibiotici per la terapia domiciliare o ambulatoriale (risposte A, B, D e E errate).

3 di 5 Domande

Un uomo di 35 anni viene visitato per aver avuto un episodio sincopale. Nell'elettrocardiogramma si osservano onde Q profonde e, all'auscultazione, viene evidenziata la presenza di un soffio sistolico al margine sternale inferiore sinistro. Qual è, secondo te, la diagnosi più probabile?














La risposta corretta è la A
In un paziente giovane che ha avuto un episodio sincopale, che presenta onde Q profonde all’ECG e un soffio sistolico al margine sternale inferiore sinistro si deve sospettare una cardiomiopatia ipertrofica ostruttiva. Al contrario, nella stenosi mitralica e nell’insufficienza aortica sarebbe stato rilevato un soffio diastolico (risposte B e C errate). All’opposto, in caso di comunicazione interauricolare sarebbe stato auscultato un tipico secondo tono sdoppiato fisso (risposta D errata).

4 di 5 Domande

L'innesto di derivazione arteriosa (bypass coronarico) che presenta una maggiore permeabilità a lungo termine (superiore al 90% a 10 anni dall'intervento chirurgico) e, pertanto, è preferibilmente utilizzato per la chirurgia della rivascolarizzazione coronarica è:














La risposta corretta è la C
L'innesto di derivazione arteriosa (bypass coronarico) che presenta una maggiore permeabilità a lungo termine (superiore al 90% a 10 anni dall'intervento chirurgico) e, pertanto, è preferibilmente utilizzato per la chirurgia della rivascolarizzazione coronarica è l’arteria toracica o arteria mammaria interna.

5 di 5 Domande

In relazione al trattamento dell'insufficienza mitralica grave, indicare quale delle seguenti affermazioni è FALSA:














La risposta corretta è la D
In relazione al trattamento dell'insufficienza mitralica grave, è falso affermare che la riparazione della valvola mitrale ha un rischio chirurgico superiore della chirurgia di sostituzione della valvola, nonostante sia associata ad un più lungo impiego della circolazione extracorporea e sia tecnicamente più difficile da eseguire. Al contrario, l’intervento chirurgico di riparazione della valvola mitrale è sempre da preferire a quello di sostituzione (risposta E errata), laddove però vi siano le condizioni tecniche per l’esecuzione e si possa preservare l’apparato sottovalvolare mitralico al fine di garantire una migliore funzionalità del ventricolo sinistro (risposta A errata). Inoltre, il trattamento chirurgico è indicato in presenza di disfunzione ventricolare sinistra, cioè con frazione di eiezione ventricolare sinistra <60% e/o diametro telesistolico ventricolare sinistro > 40 mm, anche se asintomatici (risposta B errata) e a maggior ragione nei sintomatici al di sotto di una frazione di eiezione ventricolare sinistra del 30% (risposta C errata).

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