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1 di 5 Domande

Alcune malattie autoimmuni sono state associate a deficit genetici del sistema del complemento. Nello specifico, la carenza di C4 è stata associata a:














La risposta corretta è la A
La carenza di C4 e di altri componenti del sistema del complemento come C1q e C2 alterano il processo di smaltimento degli immunocomplessi fondamentale nel processo fisiopatologico del LES.

2 di 5 Domande

Una bambina di 6 mesi, prima figlia di una coppia consanguinea italiana senza storia familiare di interesse. Giunge al pronto soccorso in inverno a causa di una febbre alta (39-40,5°C) presente da tre giorni, prostrazione, perdita di appetito e marcata difficolta' respiratoria. All'esame, e' stato osservato un significativo ritardo ponderale, assenza di ombra timica nella radiografia del torace e un livello di linfociti circolanti di 920/mm3. Indicare la risposta corretta:














La risposta corretta è la D
La paziente del caso clinico presenta una sindrome respiratoria di probabile eziologia infettiva che associata alla presenza di consanguinetà, ridotti livelli di linfociti circolanti, assenza di ombra timica e ritardo dell’accrescimento suggerisce il forte sospetto di un'immunodeficienza grave combinata per cui bisognerà richiedere la quantificazione delle sottopopolazioni di linfociti T, B e NK.
Al contrario, nonostante l’aumentata suscettibilità alle infezioni e la linfopenia siano compatibili con una agammaglobulinemia legata al cromosoma X, in questo caso non dovrebbero essere presenti il ritardo dell’accrescimento e le anomalie timiche (risposta A errata). All’opposto, nel caso di un’immunodeficienza variabile comune non avremmo linfopenia e la paziente avrebbe avuto un’età maggiore (risposta D errata)

3 di 5 Domande

Paziente di 80 anni proveniente da una casa di riposo. Presenta sepsi di origine urinaria che non risponde al trattamento empirico con ceftriaxone. Nelle emocolture e nelle urocolture cresce E. coli resistente alle cefalosporine. Il laboratorio ci informa che è un ceppo che produce beta-lattamasi a spettro esteso. Quale antibiotico, tra i seguenti, dovrebbe essere usato?














La risposta corretta è la A
L’antibiotico da utilizzare in caso di un’infezione da E. Coli producente beta-lattamasi a spettro esteso (ESBL) è l’ertapenem, appartenente alla famiglia dei carbapenemi. In particolare, l’E. Coli è il microrganismo che più di frequente causa infezioni del tratto urinario, oltre ad essere il gram- che dà più facilmente batteriemia. Altre opzioni terapeutiche efficaci sarebbero le associazioni Ceftazidime/Avibactam e Ceftolazone/Tazobactam. Al contrario, le ESBL hanno come substrato le penicilline, per cui neutralizzeranno l’azione di amoxicillina/acido clavulanico (risposta B errata) e piperacillina/tazobactam (risposta C errata). Inoltre, hanno mostrato resistenza anche contro i fluorochinilonici, di cui la ciprofloxacina fa parte (risposta D errata). Infine, le beta-lattamasi agiscono anche sull’aztreonam, capostipite della famiglia dei monobattami (risposta E errata)

4 di 5 Domande

Un paziente presenta un'infezione urinaria litogenica con formazione di calcoli di struvite. Quale dei seguenti microrganismi è probabilmente l'agente eziologico dell'infezione?














La risposta corretta è la D
L’agente eziologico più probabilmente responsabile di un quadro d’infezione urinaria che ha determinato la formazione di calcoli di struvite è il proteus mirabilis. In particolare, produce ureasi, un’idrolasi che trasforma l’urea in CO2 e 2NH alcalinizzando le urine e favorendo l’aggregazione di cristalli di fosfato-ammonio-magnesio che determina la formazione del calcolo di struvite.

5 di 5 Domande

Prima di eseguire un trapianto di organi, viene determinato in modo sistematico lo stato sierologico (presenza di anticorpi) sia del donatore che del possibile ricevente, nei confronti di alcuni microrganismi, compreso il citomegalovirus (CMV). In quale delle seguenti situazioni si verifica la più alta incidenza di malattia da CMV in pazienti sottoposti a trapianto di organi solidi?














La risposta corretta è la D
La più alta incidenza di malattia da CMV in pazienti sottoposti a trapianto di organi solidi si ha quando il donatore ha sierologia positiva per CMV e il ricevente negativa. Al contrario, nel caso in cui il ricevente sia sieropositivo, cioè sia già venuto in contatto con il virus, il rischio di sviluppare un’infezione attiva, cioè con replicazione del virus, è quasi certa ma corrisponderebbe ad una riattivazione mentre il rischio di malattia severa è massimo per il ricevente sieronegativo che si infetta dal donatore sieropositivo (risposta A e B errate) 

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