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1 di 5 Domande

Quale delle seguenti affermazioni sui farmaci generici NON è corretta?














La risposta corretta è la A
Non è corretto affermare che per dimostrare l’efficacia e la sicurezza di un farmaco generico, dovono essere effettuati studi clinici di bioequivalenza in pazienti affetti da una delle patologie per cui è indicato. Al contrario, un farmaco generico deve contenere lo stesso principio attivo e la stessa dose del farmaco di riferimento, anche se possono differire gli eccipienti (risposta C errata). All’opposto, il nome del medicinale generico di solito coincide con il nome comune internazionale o il nome ufficiale italiano del principio attivo seguito dal nome del laboratorio farmaceutico. (risposta B errata). Inoltre, il farmaco generico deve soddisfare gli stessi requisiti di qualità richiesti per qualsiasi altro medicinale secondo le norme per la corretta produzione dei farmaci (risposta D errata). Infine, il prinicpio attivo non deve essere protetto da brevetto, deve avere la stessa forma farmaceutica e via di somministrazione e deve avere un costo di almeno il 20% inferiore rispetto al corrispondenete farmaco di riferimento (risposta E errata).

2 di 5 Domande

Esiste un polimorfismo genetico dell'enzima tiopurina metiltranferasi che è associato ad un alto rischio di tossicità ematologica grave quando viene somministrato uno dei seguenti farmaci agli individui omozigoti. Qual è il farmaco?














La risposta corretta è la B
Esiste un polimorfismo genetico dell'enzima tiopurina metiltranferasi che è associato ad un alto rischio di tossicità ematologica grave quando viene somministrata azatioprina agli individui omozigoti. In particolare, l’azatioprina viene rapidamente metabolizzata a 6-mercaptopurina (6-MP) tramite l’azione di tre enzimi: xantin ossidasi (XO), tiopurina metiltransferasi (TPMT) e ipoxantina fosforibosiltransferasi (IPRT). L’attività della TPMT varia in base alla presenza dei diversi alleli del gene corrispondente. Nei pazienti in cui è presente una insufficiente attività di TPMT si accumula l’intermedio metabolico 6-tioguanina associato ad una maggiore tossicità ematopoietica.

3 di 5 Domande

Oltre all'emorragia, un grave effetto avverso dell'eparina è:














La risposta corretta è la D
Oltre all’emorragia, nel qual caso utilizzeremo l’antidoto solfato di protamina, la principale reazione avversa all’eparina è la trombocitopenia. In particolare, compare dopo 5-15 giorni dalla somministrazione e può manifestarsi in forma lieve, tramite un meccanismo non noto, o in forma più grave, tramite un meccanismo immunologico. La trombocitopenia si manifesta con maggiore frequenza con l’eparina non frazionata rispetto all’eparina a basso peso molecolare. Inoltre possiamo riscontrare osteoporosi, in quanto, soprattuttol’eparina non frazionata, se somministrata per più di 3 mesi va ad attivare gli osteoclasti. Altre reazioni avverse più rare sono ipersensibilità, manifestazioni cutanee, alopecia (risposta E errata), iperlipidemia, ipoaldosteronismo, iperkaliemia (risposta A errata), acidosi metabolica (risposta B errata), epatotossicità e patologie respiratorie.

4 di 5 Domande

Quale dei seguenti farmaci antinfiammatori non steroidei inibisce selettivamente la cicloossigenasi 2 (COX-2)?














La risposta corretta è la A
L’etoricoxib è un antinfiammatorio non steroideo che inibisce selettivamente la ciclossigenasi 2 (COX 2) mentre l’ibuprofene, l’acido acetilsalicilico, il ketorolac e il diclofenac inibiscono entrambe le isoforme della ciclossigenasi (COX 1 E COX 2).
Il nimesulide agisce inibendo entrambe le isoforme dell'enzima, ma preferenzialmente, anche se non in modo esclusivo, inibisce la COX-2. Questa peculiarità lo pone a metà strada tra i FANS classici non selettivi e i COX-2 seletttivi.

5 di 5 Domande

Donna di 45 anni con sindrome depressiva maggiore in trattamento con citalopram da 3 mesi. È sottoposta a colecistectomia per via laparoscopica sotto anestesia epidurale con associazione di fentanil + bupivacaina. Nel periodo postoperatorio, sviluppa nausea e vomito intensi, agitazione, tremore, midriasi, ipersalivazione, mioclono e ipertermia. Indicare la causa più probabile di questo quadro.














La soluzione corretta è la B
Il quadro che presenta la paziente del caso clinico, caratterizzato da nausea e vomito intensi, agitazione, tremore, midriasi, ipersalivazione, mioclono ed ipertermia, è compatibile con quello di una sindrome serotoninergica. In particolare, questa condizione acuta si è scatenata per l’interazione tra l’escitalopram che la paziente assumeva come trattamento per la sindrome depressiva maggiore e il fentanil utilizzato per l’anestesia epidurale in occasione della colecistectomia per via laparoscopica.

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