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1 di 5 Domande

In uno studio caso-controllo, qual è l'impatto che avrebbe un errore di classificazione dell'esposizione di tipo "non differenziale" (cioè che si verifica con la stessa probabilità nel gruppo dei casi e nel gruppo dei controlli) sulla misura dell'associazione?














La risposta corretta è la A
In uno studio caso-controllo, l'impatto che avrebbe un errore di classificazione dell'esposizione di tipo "non differenziale" (cioè un errore che si verifica con la stessa probabilità nel gruppo dei casi e nel gruppo dei controlli) sulla misura dell'associazione la porterebbe al valore nullo portando ad una sottostima dell’effetto di essa. In particolare, questo è vero solo nel caso di variabile di esposizione dicotomica mentre in caso di variabile di esposizione politomica un errore di classificazione dell’esposizione “non differenziale” tenderebbe ad allontanare il risultato dal valore nullo determinando al contrario, una sovrastima dell’effetto dell’associazione.

2 di 5 Domande

Il test "chi quadrato" può essere utilizzato per determinare:














La risposta corretta è la D
Il test "chi quadrato" di Pearson è uno dei test di verifica delle ipotesi che utilizza la distribuzione chi quadrato per decidere se rifiutare o meno l’ipotesi nulla e determinare il grado di associazione per variabili qualitative o categoriche. In particolare, viene utilizzato per verificare che le frequenze dei valori osservati si adattino alle frequenze teoriche di una distribuzione di probabilità prestabilita. Al contrario, per misurare il grado di associazione per variabili quantitative è necessario considerare il numero di campioni da confrontare:
- il test t di Student, nel caso di 2 campioni;
- l’analisi della varianza (ANOVA) in caso di 3 o più gruppi (risposta A errata)
All’opposto, tra gli studi per determinare l'uguaglianza delle varianze in due gruppi ci sono il test F, test di Bartlett o quello di Levene (risposta C errata)

3 di 5 Domande

Lo spessore della piega del grasso sottocutaneo a livello del tricipite viene talvolta usato per valutare la quantità di grasso corporeo. Questa variabile non è normalmente distribuita nelle popolazioni. Vogliamo confrontare il valore medio di questa variabile in due popolazioni che assumiamo presentino diverse condizioni nutrizionali. Il test statistico più adeguato per la verifica delle ipotesi è:














La risposta corretta è la A
Il test statistico più adeguato per la verifica delle ipotesi in questo studio che prende in considerazione una variabile quantitativa (lo spessore della piega del grasso cutaneo) confrontando due popolazioni indipendenti che non seguono una distribuzione normale è il test U di Mann-Whitney, facente parte dei test non parametrici. Al contrario, nel caso in cui le popolazioni avessero seguito una distribuzione normale avremmo utilizzato il corrispettivo test parametrico t di Student (risposta B errata). All’opposto, sia il test Snedecor F che il test di Bartlett vengono impiegati per determinare l'uguaglianza delle varianze in due gruppi (risposte D ed E errate). Infine, il calcolo del coefficiente di correlazione di Pearson tra due variabili valuta un’eventuale relazione di linearità tra esse e può assumere valore compreso tra -1 e +1, dove:
+1 corrisponde alla perfetta correlazione lineare positiva;
0 corrisponde ad un’assenza di correlazione lineare;
+1 corrisponde alla perfetta correlazione lineare negativa (risposta C errata).

4 di 5 Domande

L'efficacia di tre trattamenti per la riduzione dell'acne è misurata dal numero di lesioni che scompaiono. Ogni trattamento viene applicato a un gruppo di volontari e i risultati vengono confrontati. Il test statistico più appropriato per valutare le differenze tra i gruppi è:














La risposta corretta è la A
Il test statistico più appropriato per valutare le differenze tra tre gruppi a cui sono stati somministrati tre trattamenti diversi per l’acne confrontati in base al numero di lesioni che scompaiono è l’analisi della varianza ad una via, in quanto si tratta di una variabile quantitativa per il confronto tra tre gruppi indipendenti che si assume seguano una distribuzione normale (visto che non viene specifato altrimenti).
Al contrario, il corrispettivo test non parametrico nel caso in cui i gruppi non seguissero una distribuzione normale sarebbe il test di
Kruskall-Wallis.

5 di 5 Domande

In uno studio si e' confrontato il trattamento di pazienti con diagnosi di artrite reumatoide con un nuovo farmaco antireumatico rispetto al trattamento standard con methotrexate. Il costo incrementale del nuovo farmaco antireumatico era di 28.000 euro per ogni anno di vita aggiustato per la qualità (QALY) aggiuntivo guadagnato rispetto al methotrexate. Indicare quale tipo di analisi farmacoeconomica e' stata eseguita:














La risposta corretta è la D
È stata eseguita un’analisi costi-utilità, un tipo di studio di farmacoeconomia che prende in considerazione le preferenze dei pazienti ai fini del risultato, come ad esempio dare priorità alla qualità della vita rispetto al numero di anni che restano da vivere. Le analisi costi-utilità presentano come unità di misura l’anno di vita aggiustato per la qualità (QALY). Al contrario, le analisi di minimizzazione dei costi richiedono che i risultati siano gli stessi mentre in questo caso il costo incrementale del nuovo farmaco antireumatico è stato di 28.000 euro per ogni QALY aggiuntivo guadagnato rispetto al methotrexate (risposta A errata). All’opposto, poichè i risultati sono diversi anche nella analisi costi-efficacia c’è un costo incrementale ma l’unità di riferimento di queste analisi non è il QALY (risposta B errata). Infine, l’analisi costi-benefici utilizza come unità di misura le unità monetarie e non i QALY (risposta C errata)

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