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1 di 5 Domande

Un uomo di 62 anni, affetto da diabete mellito in trattamento con insulina basale e metformina 1 g 2 volte/die, riferisce di aver notato che nonostante abbia aumentato la dose di insulina, negli ultimi 6 mesi è aumentato di peso (circa 5 kg) e l’HbA1c è passata da 62 a 65 mmol/mol. Al contrario, la funzionalità renale è stabile, con una Creatinina di 132 micromol/l. Non riferisce episodi di grave ipoglicemia. Quale delle seguenti è la strategia terapeutica più appropriata?














La risposta corretta è la D.
La strategia terapeutica più appropriata consiste nell’aggiunta di Liraglutide. In particolare, l’aumento di peso e dell’HbA1c, nonostante un adeguato dosaggio di Insulina, configurano il quadro di insulino-resistenza, motivo per cui è improbabile che vi sia un impatto positivo aumentando ulteriormente la dose di Insulina. Al contrario, l'aggiunta di Liraglutide dovrebbe migliorare il controllo glicemico e potrebbe consentire la compensazione fino al 40% della dose di insulina, portando benefici anche rispetto al controllo del peso.

2 di 5 Domande

Un uomo di 72 anni, fumatore di circa 40 sigarette/die, giunge in PS riferendo la comparsa negli ultimi 3-6 mesi di perdita di peso, tosse cronica ed emottisi. Inoltre, riferisce, nelle ultime settimane, anche dolore alla spalla destra e sintomi compatibili con la sindrome di Horner. Viene eseguita una RX torace la cui proiezione è riportata di seguito. Quale delle seguenti è la diagnosi più probabile?

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La risposta corretta è la E.
La diagnosi più probabile per un paziente fumatore con tosse cronica, emottisi, significativa perdita di peso, dolore alla spalla e sindrome di Horner è il carcinoma bronchiale a cellule squamose. In particolare, la radiografia del torace mostra la presenza del tumore di Pancoast, la maggior parte dei quali sono, appunto, di origine squamosa. Inoltre, la diffusione locale del carcinoma a cellule squamose è comune, con metastasi tardive.

3 di 5 Domande

Una donna di 40 anni giunge in ambulatorio riferendo un cambiamento nella forma della mascella inferiore e gonfiore dei tessuti molli delle mani e dei piedi che le rende impossibile indossare anelli e che l’ha costretta anche a comprare scarpe di una taglia più grande. Riferisce inoltre ipertensione in terapia farmacologica con due agenti orali, ma scarsamente controllata, e aumento della glicemia a digiuno, pari a 6,2 mmol/l. All’esame obiettivo si conferma prognatismo, macroglossia e gonfiore dei tessuti molli delle dita delle mani e dei piedi. Il suo BMI è 23. Quale dei seguenti è l'esame più appropriato?














La risposta corretta è B.
L’esame più appropriato è il dosaggio dell’IGF-1. In particolare, in un paziente con ipertensione scarsamente controllata, iperglicemia, macroglossia, prognatismo e gonfiore dei tessuti molli, la diagnosi più probabile è quella di acromegalia e l’IGF-1, dotato di lunga emivita, risulta significativamente aumentato nei pazienti affetti da tale patologia. Infine, viene usato come test di screening in ambito ambulatoriale risultando l’indagine di prima scelta nel sospetto di acromegalia.

4 di 5 Domande

Una donna di 45 anni, in terapia immunosoppressiva con Ciclosporina per un trapianto renale avvenuto 6 mesi fa, giunge in PS riferendo malessere negli ultimi giorni, dopo che le è stato prescritto un antibiotico dal suo curante per un'infezione del tratto respiratorio. All’esame obiettivo la sua PA è 132/82 mmHg e polso 70/min e regolare. Nulla di patologico a carico di torace e addome dove i segnala solo la presenza di una cicatrice, coerente con il trapianto renale, che è guarita bene. Le indagini di laboratorio sono le seguenti: Hb 11,0 g/dl, WCC 5,1 × 10^9/l, PLT 181 × 10^9/l, Na+ 138 mmol/l, K+ 5,3 mmol/l, Creatinina 181 µmol/l (nella prima fase del post-trapianto pari a 157 µmol/l) Il Doppler del rene trapiantato risulta nella norma. Stick urine: sangue delle urine -, proteine ​​+. Quale delle seguenti è la diagnosi più probabile?














La risposta corretta è la C.
La diagnosi più probabile di un paziente in terapia immunosoppressiva per un trapianto renale, che lamenta malessere dopo l’assunzione di antibiotici e presenta iperkaliemia e aumento della creatinina, è quella di tossicità da Ciclosporina. In particolare, è probabile che per l'infezione del tratto respiratorio sia stato prescritto un antibiotico inibitore del CYP3A4, come la Claritromicina, che ha determinato l'aumento dei livelli di Ciclosporina con conseguente nefrotossicità e iperkaliemia.

5 di 5 Domande

Una donna di 62 anni, affetta da diabete di tipo 2, giunge in PS per la comparsa di scariche di diarrea acquosa con sangue e muco. Riferisce di aver effettuato recentemente l’amputazione dell'avampiede a causa di osteomielite dell'alluce e di aver appena completato un ciclo di terapia antibiotica con Clindamicina. Il campione di feci è positivo per la tossina di C. difficile. Quale delle seguenti è la più appropriata strategia terapeutica?














La risposta corretta è la E.
La strategia terapeutica più appropriata consta della somministrazione di Vancomicina orale. In particolare, nel sospetto di colite psudomembranosa sia la Vancomicina orale che il Metronidazolo orale sono potenziali opzioni terapeutiche. Tuttavia, alcuni studi suggeriscono che la Vancomicina raggiunga una concentrazione intraluminale più elevata e sia associata ad una migliore clearance rispetto al Metronidazolo.

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