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1 di 5 Domande

Giovane trentenne con storia di insufficienza renale end-stage e dialisi si presenta per dolore toracico acuto e dispnea. La sua ultima dialisiĀ  e’ stata 4 giorni fa, per via di un focolaio di Covid19 scoppiato nel centro di riferimento. Parametri vitali: PA 190/120 mmHg, FC 120 bpm, SpO2 97% in aria ambiente. Qual e’ la causa piu’ probabile?

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La risposta corretta e’ la D.
Il paziente, in base ai dati clinico-anamnestici e all’elettrocardiogramma, ha un sospetto quadro di iperkalemia, come si evidenzia dalla conduzione atrioventricolare e interventricolare rallentata, infatti il PR e’ abbastanza lungo (le onde P sono incise nella T e sono ben visibili in V1 e 2, oltre ad essere meno visibili perche’ meno ampie), i complessi QRS sono slargati e le onde T alte.  Infatti, il referto mostra: ā€œRitmo sinusale a FC 90 bpm. BAV I grado (PR circa 300 ms). QRS 200 ms. Ondi T negative alte e appuntite.  Anomalie aspecifiche del tratto ST-T. QTc 580 ms in V5 .ā€

2 di 5 Domande

Avete ricevuto un incarico per un lavoro di telemedecina, in particolare di refertazione di ECG a distanza. Arriva questo ECG senza pero’ informazioni sul paziente cui appartiene. Cosa si puo’ dire di tale tracciato?

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La risposta corretta e’ la C.
Il paziente, in base all’elettrocardiogramma, ha un quadro  suggestivo di infarto del miocardio anteriore di tipo STEMI. Vediamo infatti un sopraslivellamento del tratto ST che rispetta i criteri di Sgarbossa (> 1 mm con QRS concordante, cioe’ nello stesso verso). Tali criteri sono molto utili in caso di blocco di branca o,  come nel nostro caso, di ritmo da pacemaker. Parliamo di un pacemaker bicamerale, in quanto il QRS elettrostimolato segue ad intervalli regolari l’onda P (il pacemaker stimola ad intervalli regolari il ventricolo in base all’atrio ā€œsentitoā€). La lunghezza dello spike e’ indice di una stimolazione unipolare, cioe’ con un ampio spazio in cui passano gli elettroni ed avviene quindi la depolarizzazione elettrica (tra la cassa del pacemaker e la punta del catetere).  Infatti, il referto mostra: ā€œRitmo sinusale a stimolazione ventricolare elettroindotta (ritmo da PM in modalita’ VDD-atrioguidata) unipolare a FC 75 bpm. Sopraslivellamento del tratto ST-T in infero-laterale. Sottoslivellamento del tratto ST-T in V2. Anomalie secondarie del recuperoā€

3 di 5 Domande

Paziente di 50 anni con fitte al torace e palpitazioni. All’esame obiettivo niente di anomalo, eccetto l’irregolarita’ del polso. Qual e’ la diagnosi piu’ probabile?

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La risposta corretta e’ la E.
Il paziente, in base ai dati clinico-anamnestici e all’elettrocardiogramma, non presenta nessuno dei quadri precedenti elencati.  Il paziente ha aritmia sinusale respiratoria con ritmo giunzionale accelerato che prende il sopravvento durante la fase bradicardica. Inoltre a complicare tutto vi e’ una possibile occlusione dell’IVA, determinata da un atteggiamento sopraslivellato  dell’ST  e onda T bifasica da V1 a V4.  Infatti, il referto mostra: ā€œAritmia sinusale respiratoria a FC media 80 bpm. Normale conduzione AV. Lieve sopraslivellamento del tratto ST-T in V2-4 con associata onda T bifasica, prevalentemente negativa (Wellens tipo A).  Anomalie secondarie del recupero.ā€

4 di 5 Domande

Paziente di 28 anni shockato e positivo per COVID 19. Nessuna comorbidita’ nota. PA 80/50 mmHg. SpO2 98% sotto ventilazione meccanica. All’ecocardiogramma si evidenzia globale riduzione della cinesi (FE 38%). Troponine in salita. Qual e’ la diagnosi piu’ probabile?

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La risposta corretta e’ la B.
Il paziente, in base ai dati clinico-anamnestici e all’elettrocardiogramma, probabilmente presenta miocardite.  Il paziente e’ giovane e non ha fattori di rischio per infarto del miocardio, oltre che non avere acinesie ed ipocinesie segmentarie, piuttosto una compromissione della contrattilita’ globale. Oltre che l’aumento enzimatico, vi e’ sopraslivellamento del tratto ST diffuso, anche se a differenza di un IMA non sono presenti localizzazioni che ci fanno considerare una coronaria definita, non ci sono chiari sottoslivellamenti speculari del tratto ST, oltre che non esserci grosse modifiche del voltaggio della T, rispetto all’ST .  Infatti, il referto mostra: ā€œRitmo sinusale  a FC media 125 bpm. Normale conduzione AV. QS in V2-3. Sopraslivellamento del tratto ST-T in  I, II, AVF, V2-V6.  Anomalie diffuse del recupero.ā€

5 di 5 Domande

Paziente di 65 anni, diabetico ed iperteso, lamenta angina da sforzo per attivita’ di moderata intensita’ (salire 2 piani di scale), pertanto esegue visita cardiologica, ECG ed ecocardiogramma. Visita cardiologica ed ecocardiogramma risultati nella norma, eccetto che per una lieve insufficienza mitralica. Qual e’ lo step successivo?

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La risposta corretta e’ la D.
Il paziente, in base ai dati clinico-anamnestici e all’elettrocardiogramma, dovrebbe eseguire test di provocazione con imaging (es. Scintigrafia miocardica di perfusione o ecostress fisico/farmacologico), in quanto il rischio del paziente e’ intermedio e all’ECG non ci sono segni chiari di ischemia.  Infatti, il referto mostra: ā€œRitmo sinusale a FC media 75 bpm. Normale conduzione AV. Lieve ritardo dx. Anomalie aspecifiche del recupero.ā€

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