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1 di 5 Domande

Indica la risposta corretta in merito ai criteri essenziali per poter eseguire un trapianto renale da un donante cadavere:














La risposta corretta è la A
Tra i criteri essenziali per poter eseguire un trapianto renale da un donatore cadavere rientrano:
- la compatibilità del gruppo sanguigno ABO;
- un cross-match negativo, metodica con cui è possibile evidenziare nel ricevente la presenza di anticorpi diretti contro il potenziale donatore.
Al contrario, poiché c’è bassa disponibilità di organi aumenta la percentuale di prelievi da cadaveri con età maggiore di 65 anni (risposta D errata). All’opposto, il trapianto di un organo da cadavere viene effettuato in tempi ristretti che non permettono l’esecuzione di test per verificare la compatibilità HLA tra donatore e ricevente e neanche l’assenza di anticorpi citotossici nel ricevente (risposte B e C errate).

2 di 5 Domande

Qual e' la principale controindicazione all'uso degli inibitori della fosfodiesterasi 5 nel trattamento della disfunzione erettile?














La risposta corretta è la A
La principale controindicazione all'uso degli inibitori della fosfodiesterasi 5 (PDE5) nel trattamento della disfunzione erettile è l’uso concomitante di nitrati, in quanto i PDE5 allungano l’emivita dell’ossido nitrico e quindi c’è il rischio che si sviluppi una marcata ipotensione.

3 di 5 Domande

Un uomo di 57 anni si rivolge a te alla ricerca di informazioni sul trattamento chirurgico indicato in caso di sintomi del tratto urinario inferiore secondari a ipertrofia prostatica. Devi dargli un consiglio a riguardo. Quale delle seguenti affermazioni è vera?














La risposta corretta è la A
Corrisponde al vero affermare che, nonostante il trattamento d’elezione in caso di ipertrofia prostatica sia farmacologico, esistono delle indicazioni assolute per la chirurgia dei sintomi del tratto urinario inferiore secondari a ipertrofia prostatica, tra cui:
- infezioni urinarie ricorrenti;
- calcoli o diverticoli vescicali;
- ematuria recidivante;
- sintomatologia moderata-grave refrattaria a terapia farmacologica;
- ritenzione urinaria acuta ricorrente o cronica;
- insufficienza renale cronica.
Al contrario, è falso affermare che la chirurgia per l’ipertrofia prostatica, generalmente transuretrale, sia associata ad un aumentato rischio di sviluppare disfunzione erettile, come invece accade in caso di prostatectomia radicale (risposta D errata). All’opposto, è falso che il paziente sottoposto ad intervento chirurgico per sintomi del tratto urinario inferiore secondario a ipertrofia prostatica richieda un monitoraggio molto esaustivo in quanto non si tratta di una neoplasia maligna (risposta C errata). Infine, non è vero che gli stent prostatici sono un'opzione di trattamento non invasiva per i giovani con ipertrofia prostatica in quanto rappresentano trattamenti intermedi indicati in caso di pazienti anziani non candidabili al molto più efficace intervento di resezione transuretrale (risposta B errata).

4 di 5 Domande

Quale delle seguenti nefropatie NON ha una causa ereditaria definita?














La risposta corretta è la C
Il rene a spugna midollare è una malattia renale acquisita in cui si formano cisti nella midollare bilateralmente a causa di alterazioni a carico dei dotti collettori pericaliceali terminali. Al contrario, anche la nefronoftisi e la nefropatia cistica della midollare sono caratterizzate dalla formazione di cisti (nella midollare o al margine corticomidollare) ma hanno una causa ereditaria definita (risposte A e B errate). Queste ultime due condizioni si differenziano per il pattern di ereditarietà e per la precocità della comparsa della malattia renale cronica. Invece, la sclerosi tuberosa ha una trasmissione ereditaria ed è caratterizzata dalla comparsa di angiomiolipomi renali bilateralmente (risposta D errata). Infine, la cistinosi è una patologia metabolica ereditaria in cui si accumula cistina all’interno dei lisosomi in diversi tessuti portando, oltre ad insufficienza renale, anche diabete, ipertiroidismo, epatosplenomegalia e coinvolgimento muscolare, cerebrale ed oculare (risposta E errata). Si può manifestare in tre forme: oculare, giovanile ed infantile, che è la più comune ed è caratterizzata da anomalie del riassorbimento tubulare prossimale (sindrome di Toni-Debré-Fanconi).

5 di 5 Domande

Donna di 62 anni con ipertensione arteriosa in trattamento con amlodipina 10 mg/die e osteoporosi per la quale assume denosumab 60 mg sc ogni 6 mesi. Si rivolge a te perché da 4 mesi lamenta malessere generale, febbre a 38°C e dolore continuo nella regione lombare destra. All'esame obiettivo la manovra di Giordano è positiva. Gli esami ematochimici rivelano 14.000/mm3 leucociti, senza spostamento a sinistra, Hb 9 g/dL e un VES di 82 mm alla prima ora. Il sedimento urinario presenta leucociti e la citologia del campione di urina mostra abbondanti macrofagi con aspetto schiumoso. Indica la diagnosi più probabile:














La risposta corretta è la B
La diagnosi più probabile in una donna di età medio-avanzata con sintomatologia da pielonefrite subacuta o cronica (malessere generale, febbre, dolore continuo nella regione lombare destra con Giordano positivo), che presenta macrofagi schiumosi nelle urine è la pielonefrite xantogranulomatosa, condizione in cui, a causa di una litiasi renale cronica, si instaura una flogosi cronica che distrugge il normale parenchima renale

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