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1 di 5 Domande

In una donna incinta in cui la gravidanza ha avuto un normale decorso, nella settimana 42 più un giorno, il tracciato cardiotocografico non è reattivo. Quale dei seguenti comportamenti è raccomandato?














La risposta corretta è la D
In una donna con gravidanza protratta, cioè con una durata superiore alle 42 settimane complete (294 giorni) contando a partire dal 1º giorno dell'ultima mestruazione regolare, il comportamento raccomandato è quello di interrompere la gravidanza con parto. In particolare, fino a quel giorno è necessario eseguire una sorveglianza materno-fetale con tracciato cardiotocografico NST o “non stress test”, poiché registra la frequenza cardiaca del feto in condizioni di normalità (risposta A errata) e la misurazione quantitativa del liquido amniotico tramite l’ecografia (risposta B errata). Al contrario, l’esecuzione di un’amnioscopia, per valutare il colore del liquido amniotico, non ha dimostrato benefici, considerando anche che è associata ad un certo rischio ed inoltre è anche possibile che siano prelevati campioni di meconio (risposta C errata).
Aggiornato al 26/03/21.

2 di 5 Domande

Una paziente di 33 anni senza rilevanti precedenti durante la visita riferisce 3 aborti spontanei risolti mediante curettage nell'ultimo anno e mezzo. Quale dei seguenti test NON considereresti di prima scelta nello studio di questa coppia?














La risposta corretta è la D
In una paziente che riferisce 3 aborti spontanei risolti mediante curettage nell'ultimo anno e mezzo, l’esame non di prima scelta nello studio della causa d’infertilità di coppia è lo studio della riserva ovarica, che invece valuta la potenziale risposta della paziente ai trattamenti di stimolazione ovarica. Al contrario, è fondamentale realizzare un cariotipo per entrambi i genitori alla ricerca di eventuali alterazioni genetiche (risposta A errata). All’opposto, è indicata l’esecuzione di un’isteroscopia per verificare se alla base dell’infertilità ci siano anomalie della cavità endometriale (risposta B errata). Infine, anche lo studio delle trombofilie è importante in quanto, sindromi come quella da antifosfolipidi sono associate a aborti spontanei ripetuti (risposta D errata).

3 di 5 Domande

Una donna alla seconda gravidanza nella 32° settimana va al pronto soccorso per sanguinamento vaginale. Sebbene non fornisca alcun elemento circa il controllo della sua gravidanza, riferisce l'antecedente del parto precedente con taglio cesareo. Dopo l’esplorazione vaginale con lo speculum, si rileva fuoriuscita di sangue rosso dall’orifizio uterino esterno. La paziente non riporta dolore addominale. Il tracciato cardiotocografico conferma l'assenza di contrazioni e la normalità della frequenza cardiaca fetale. L’emocromo è normale. Qual è il prossimo passo?














La risposta corretta è la B
Una donna che alla 32° settimana presenti una perdita di sangue rosso indolore dall’orifizio uterino esterno, con tracciato cardiotocografico negativo ed emocromo normale, deve essere sottoposta ad una ecografia transvaginale in quanto probabilmente si tratta di un episodio di metrorragia ascrivibile ad un caso di placenta previa. In particolare, non si associa a sofferenza fetale, differentemente da ciò che accade nella rottura uterina, vasa previa o distacco di placenta, tranne nel caso in cui la perdita ematica sia tale da determinare uno shock che possa inficiare l’apporto ematico fetale. L’ecografia transvaginale, anche in caso sanguinamento in corso, è preferita a quella addominale in quanto ha una maggiore sensibilità nel diagnosticare una placenta previa garantendo comunque un ottimo livello di sicurezza.

4 di 5 Domande

Quale delle seguenti affermazioni è vera sul cancro dell'ovaio?














La risposta corretta è la B
Nel caso di sospetto cancro dell’ovaio, a maggior ragione in una paziente postmenopausale con una massa pelvica complessa, diventa necessaria l'esplorazione chirurgica con laparoscopia o laparotomia esplorativa, indipendentemente dai reperti TC. Al contrario, la stadiazione della Federazione Internazionale di Ginecologia e Ostetricia (FIGO) del 1987 per il carcinoma epiteliale ovarico è chirurgica (risposta A errata) e proprio per questo anche se non si evidenzia ingrandimento patologico dei linfonodi pelvici e/o para-aortici mediante TC, è necessario eseguire l’isterectomia, omentectomia, annessiectomia e l’esame citologico del liquido di lavaggio peritoneale (risposta C errata). Infine, l’ecografia può risultare utile in caso di interessamento degli annessi ma è la TC l’esame che permette di verificare l’eventuale disseminazione della neoplasia a distanza dalla pelvi (risposta D errata).

5 di 5 Domande

Una donna di 35 anni viene sottoposta ad un Pap test dopo 5 anni senza precedente controllo e la diagnosi e' HSIL (lesione intraepiteliale di alto grado). Il comportamento corretto da seguire e':














La risposta corretta è la B
Il comportamento corretto da seguire nel caso di una donna con diagnosi di HSIL (lesione intraepiteliale di alto grado) è confermare la citologia con una biopsia della cervice sotto controllo colposcopico, mentre la conizzazione diretta si riserva soltanto ad alcuni casi eccezionali (risposta E errata).
Al contrario, nel protocollo di gestione di una HSIL non vengono contemplate né la ripetizione della citologia per confermare la diagnosi, né la tipizzazione del virus HPV (risposte C e D errate).
Infine, se alla colposcopia non si rilevano lesioni si effettuerà uno studio endocervicale che se negativo darà indicazione ad un nuovo Pap test e colposcopia a distanza di 6 mesi (risposta A errata).

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