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1 di 5 Domande

Una donna di 64 anni, affetta da ipertensione con conseguente danno renale, giunge in PS per riferito deterioramento della funzionalità renale; il valore della Creatinina più recente è 289 micromol/l, rispetto a 250 micromol/l di circa 5 mesi prima. La paziente riferisce di aver effettuato un accesso in PS circa 2 settimane prima a causa di una frattura su base osteoporotica della colonna lombare. Riferisce, tuttavia, persistente impossibilità nella mobilizzazione a causa del mal di schiena, nonostante la terapia con il massimo dosaggio possibile di Paracetamolo e Codeina. Quale delle seguenti è la scelta più appropriata per l'analgesia della paziente?














La risposta corretta è la B.
La scelta più appropriata per l'analgesia della paziente è iniziare la somministrazione di Fentanyl. In particolare, il Fentanyl può essere usato in pazienti con insufficienza renale significativa poiché viene ampiamente metabolizzato dal fegato, mediante CYP3A4, in Norfentanil, un metabolita inattivo. Infine, secondo alcuni studi, solo il 10% di esso viene recuperato nelle urine come farmaco immodificato.

2 di 5 Domande

Una donna di 47 anni riferisce la comparsa, da circa 2-3 anni, di una lesione cutanea sulle mani, il cui aspetto è mostrato di seguito. Nega atre lesioni simili e danni funzionale associati all’eritema. Riferisce apparente buono stato di salute. Anamnesi familiare: figlia affetta da dolori articolari in corso di definizione diagnostica. Quale delle seguenti è la diagnosi più probabile?

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La risposta corretta è la C.
La diagnosi più probabile di una paziente con lesioni cutanee delle mani come quelle mostrate nell’immagine, in assenza di altra sintomatologia, è quella della Morfea. In particolare, si tratta di una forma di sclerodermia localizzata che può essere circoscritta o generalizzata, la prima caratterizzata dalla presenza di solo una o due lesioni senza diffusione. Nelle fasi iniziali della malattia si assiste alla comparsa di piccole lesioni cutanee, violacee o eritematose, che si allargano e progrediscono fino ad esitare in un grado variabile di ipo o iperpigmentazione il cui diametro varia tra 1 e 10 cm. Infine, le lesioni si assestano in un aspetto ceroso, bianco, con conseguente atrofia. In generale, si tratta di una condizione autolimitante entro circa 3-5 anni, anche se raramente possono persistere segni di malattia per oltre 25 anni. Per una singola lesione, di solito, non è necessaria alcuna terapia farmacologica specifica; al contrario, emollienti, corticosteroidi topici a bassa concentrazione o Calcipotriene possono aiutare ad alleviare la sensazione di secchezza e prurito cutaneo.

3 di 5 Domande

Un uomo di 74 anni giunge in PS, trasportato da un'ambulanza di paramedica, a causa della progressione, nelle ultime due settimane, di letargia e confusione mentale che l’hanno costretto a non riuscire a muoversi dal suo letto. Anamnesi patologica remota: BPCO in trattamento farmacologico, perdita di peso di circa 10 kg negli ultimi 3 mesi. Riferita abitudine tabagica (20 sigarette/die). All'esame obiettivo la PA è di 148/89 mmHg, polso 75/min e regolare. All’auscultazione del torace si apprezzano sibili e rantoli grossolani in entrambi i campi polmonari. Nulla da segnalare a carico di cuore e addome. Le indagini di laboratorio sono le seguenti: Hb 12,1 g/dl, WCC 10,4 x10^9/l, PLT 167 x10^9/l, Na+ 121 mmol/l, K+ 4,3 mmol/l, Creatinina 112 micromol/l, Albumina 30 g/l, ALT 112 U/l, ALP 281 U/l, Bilirubina 12 micromol/l. L’Rx torace mostra reperti compatibili con la BPCO del paziente ed evidenzia una massa peri-ilare sinistra. Quale dei seguenti è più probabilmente il tumore da cui è affetto il paziente?














La risposta corretta è la D.
Il tumore da cui, più probabilmente, è affetto un paziente fumatore, con perdita di peso progressiva, astenia, iposodiemia, ed evidenza di massa perilare all’RX torace, è il carcinoma polmonare a piccole cellule. In particolare, quest’ultimo rappresenta il 75% di tutti i casi di neoplasia maligna associata a SIADH le cui cause includono anche tumori della testa e del collo, neuroblastoma olfattivo e carcinomi a piccole cellule extra-polmonari. Inoltre, il microcitoma polmonare è anche associato alla produzione di ACTH ectopica e alla sindrome di Lambert-Eaton

4 di 5 Domande

Un ragazzo di 28 anni, avvocato, è affetto da ipertensione. Sebbene la sua PA sia di 155/95 mmHg, è in trattamento farmacologico con Ramipril, Bisoprololo e Indapamide. Anamnesi patologica remota: nulla di rilevante. All'esame obiettivo la PA è di 150/95 mmHg, il polso 67/min e regolare, BMI 22. Nulla di patologico a carico di torace, cuore e addome. Le indagini di laboratorio sono le seguenti: Hb 13,1 g/dl, WCC 7,7 x10^9/l, PLT 203 x10^9/l, Na+ 143 mmol/l, K+ 3,1 mmol/l, Bicarbonato 30 mmol/l, Creatinina 95 micromol/l. Aldosterone: paziente supino 820 pmol/l (aumentato), Renina: paziente supino 1.0 pmol/l (diminuita). Quale delle seguenti è la diagnosi più probabile?














La risposta corretta è la B.
La diagnosi più probabile per un paziente con ipertensione, ipopotassiemia, alcalosi e iperaldosteronismo iporeninemico è quella di iperaldosteronismo primario, la cui causa sottostante più probabile (60-70%) è l'iperplasia surrenalica. In particolare, l’indagine più appropriata per la diagnosi è la TC addome, che potrebbe essere seguita da RMN, PET o SPECT in caso di dubbi sulla posizione dell'adenoma.

5 di 5 Domande

Un uomo di 54 anni giunge in PS lamentando la comparsa, da circa 5 giorni, di sintomi influenzali quali tosse secca, starnuti, febbre e dolori articolari. Riferito precedente benessere. All'esame obiettivo la temperatura è di 37,8°C, la PA è di 122/82 mmHg, il polso di 80/min e regolare, SpO2 94% in aa. All’auscultazione del torace vi sono sibili diffusi, nulla di patologico a carico di cuore e addome. Le indagini di laboratorio mostrano: Hb 13,1 g/dl, WCC 6.9 x10^9/l, PLT 191 x10^9/l, Na+ 137 mmol/l, K+ 4,6 mmol/l, Creatinina 95 micromol/l, Glucosio 5,8 mmol/l, sierologia per Influenza B positiva, PCR 48 mg/l. Quale delle seguenti è la strategia terapeutica più appropriata?














La risposta corretta è la D.
La strategia terapeutica più adeguata è quella della terapia di solo supporto. Infatti, gli antivirali anti-influenzali sono efficaci solo se somministrati entro le prime 48 ore dall'insorgenza dei sintomi. Pertanto, circa 5 giorni dopo l'inizio, la terapia di supporto è l'opzione più appropriata, soprattutto perché non vi sono segni di infezione secondaria.

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