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1 di 5 Domande

Una signora di 76 anni si reca presso il PS lamentando dispnea, sensazione di fiato corto e di stridore respiratorio. Riferisce di fumare 5 sigarette al giorno da 50 anni e di aver notato, nelle ultime settimane, la comparsa di gonfiore nella porzione anteriore del collo. All'esame obiettivo la pressione arteriosa è di 138/80 mmHg, polso 75/min e regolare. Inoltre, alla palpazione del collo si apprezza una massa dura a livello del lobo sinistro della tiroide associata a linfoadenopatia regionale e all’ auscultazione del torace vi sono rumori trasmessi delle vie aeree. Il restante esame obiettivo appare nei limiti della norma. Viene effettuata una spirometria la cui curva flusso-volume risultante è mostrata di seguito. Quale delle seguenti è la causa più probabile della dispnea della paziente?

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La risposta corretta è la E.
La causa più probabile della dispnea della paziente è la presenza di un carcinoma tiroideo. Infatti, la presenza di una massa dura nella regione anteriore del collo che si espande rapidamente è molto indicativa di un carcinoma anaplastico della tiroide. In particolare, l'estensione tumorale potrebbe diventare tale da determinare un'ostruzione extra-toracica con limitazione del flusso inspiratorio, documentato anche da una curva flusso-volume, che dal punto di vista clinico si potrebbe manifestare con dispnea, come nella paziente del caso clinico.

2 di 5 Domande

Una ragazza di 19 anni, incinta di 24 settimane, si presenta al PS lamentando stitichezza. Riferisce di aver evacuato solo una volta negli ultimi 3 giorni. Anamnesi patologica remota: muta. Anamnesi farmacologica: multivitaminici. Esame obiettivo: pressione arteriosa 105/70 mmHg, polso 65/min e regolare. Addome globoso, non dolente, coerente con l’addome di una gravida di 24 settimane. Restante EO nei limiti della norma. L’esplorazione rettare mostra 2-3 grandi emorroidi esterne. Quale dei seguenti è l'intervento più appropriato?














La risposta corretta è la B.
L'intervento più appropriato per la paziente è la prescrizione di buccia di Ispaghula. Infatti, la gestione iniziale della costipazione è conservativa: bisognerebbe raccomandare di aumentare l'assunzione di fibre e liquidi, soprattutto in gravidanza. Pertanto, una preparazione solubile di buccia di Ispaghula, nota come Fybogel, risulta l’opzione terapeutica migliore.

3 di 5 Domande

Un ragazzo di 27 anni, affetto dalla sindrome di Ehlers Danlos, giunge in PS lamentando la comparsa di dolore al petto irradiato alla schiena, sopraggiunto mentre correva per prendere un autobus. Riferisce di essere in terapia farmacologica con beta-bloccanti ma di essere scarsamente compliante alla terapia suddetta. All'esame obiettivo ha una pressione arteriosa di 132/80 mmHg al braccio destro e di 127/82 mmHg al braccio sinistro. Nulla di patologico a carico di torace, cuore e addome. L'ECG mostra un ritmo sinusale. Data la sospetta diagnosi, quale delle seguenti è l’indagine migliore per confermarla?














La risposta corretta è la B.
L’indagine migliore per confermare il sospetto clinico di dissezione aortica i è l’angiografia RM vista la sua massima sensibilità e specificità (98%). Infatti, in un paziente con sindrome di Ehlers Danlos ed improvviso dolore toracico, il sospetto clinico è di dissezione aortica. Sebbene l'ECG sia normale e non vi siano differenze nella pressione sanguigna dei due arti, la dissezione aortica non può essere esclusa, soprattutto se si considera l’anamnesi del paziente.
 

4 di 5 Domande

Una ragazza di 23 anni, alla fine del primo trimestre di gravidanza, giunge in PS riferendo di aver trascorso il giorno precedente con suo nipote, al quale è stata successivamente fatta diagnosi di varicella. Lei sa di avere anticorpali negativi per la varicella. L’esame obiettivo risulta del tutto normale. Quale delle seguenti è la fase successiva più appropriata?














La risposta corretta è la E.
La fase successiva più appropriata è la somministrazione di immunoglobuline anti-varicella Zoster. Queste ultime, infatti, sono raccomandate per le donne in gravidanza esposte al virus della varicella e note per avere anticorpi negativi. In particolare, il rischio di sindrome da varicella congenita è maggiore nelle prime 20 settimane di gravidanza, sebbene si pensi che sia inferiore al 2%. Le caratteristiche della sindrome con varicella congenita comprendono limitazione della crescita intrauterina, microcefalia, atrofia corticale, ipoplasia degli arti, microftalmia, cataratta, coroidoretinite e cicatrici cutanee.

5 di 5 Domande

Una ragazza di 24 anni, alla tredicesima settimana di gravidanza, è affetta da ipertensione, diagnosticata prima della gravidanza, per la quale è in trattamento farmacologico con Labetalolo. Alla visita di controllo ha una pressione arteriosa di 135/85 mmHg e l’esame obiettivo a carico di addome, cuore e torace non è rilevante. Le indagini di laboratorio eseguite sono le seguenti: Hb 12,1g/dl, WCC 6.1 x10^9/l, PLT 187 x10^9/l, Na+ 140 mmol/l, K+ 3,3 mmol/l, Creatinina 129 micromol/l, Glucosio 5,4 mmol/l, Aldosterone 1,2 nmol/l (elevato), Renina 5,2 ng/ml (elevato), Ecografia renale: rene sinistro di lunghezza 9,5 cm, rene destro di 10,8 cm. Quale delle seguenti è la diagnosi più probabile?














La risposta corretta è la E.
La diagnosi più probabile in un paziente con dimensione ridotta di un rene, iperaldosteronismo ipereninemico e ipertensione, è quella di displasia fibromuscolare dell'arteria renale, di riscontro più comune nelle donne in età fertile. Tuttavia, poiché la pressione arteriosa della paziente è relativamente ben controllata, non sono indicate ulteriori indagini o interventi fino a dopo il parto.

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