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1 di 5 Domande

Un uomo di 74 anni, sottoposto ad impianto di pacemaker VVI circa 6 mesi fa, giunge in PS lamentando la comparsa di episodi intermittenti di, vertigini, palpitazioni, sensazione di pulsazione al collo e di stordimento. Anamnesi patologica remota: riferita tachicardia alcuni anni prima dell’impianto del pacemaker non meglio precisata. All'esame obiettivo la PA è di 122/62 mmHg, il polso è di 60/min (ritmo stimolato). Nulla da segnalare a carico di torace, cuore e addome. Non edemi degli arti inferiori. Quale delle seguenti è la migliore strategia terapeutica per trattare i sintomi del paziente?














La risposta corretta è la E.
La migliore strategia terapeutica per trattare i sintomi del paziente è quella di passare all’impianto di un pacemaker a doppia camera. Infatti, il paziente presenta i sintomi tipici della sindrome da pacemaker causata dalla perdita del sincronismo AV provocata dalla dissociazione AV e soprattutto dalla conduzione VA retrograda. Per tale ragione, l'intervento ottimale è l’utilizzo di un dispositivo a doppia camera.

2 di 5 Domande

Un uomo di 62 anni, affetto da ipertensione e angina in trattamento farmacologico, giunge in PS per perdita di peso e sudorazione notturna. L'esame obiettivo evidenzia aumento di volume indolore dei linfonodi ascellari bilateralmente e splenomegalia. Le altre stazioni linfonodali appaiono indenni. Le indagini di laboratorio sono le seguenti: Hb 12,0 g/dl, WBC 4,4 x 10^9/l, PLT 320 x 10^9/l, MCV 82 fl. La biopsia dei linfonodi evidenzia cellule di Reed Sternberg con noduli divisi da bande di collagene. La TAC, effettuata per la stadiazione della malattia, descrive il coinvolgimento dei linfonodi ascellari e splenomegalia. Qual è lo stadio della malattia secondo la classificazione di Ann Arbor?














La risposta corretta è la D.
Lo stadio della malattia secondo la classificazione di Ann Arbor è il IIIB. Infatti, un paziente con sintomi “B” quali astenia, perdita di peso e sudorazioni notturne, associati a linfoadenopatia e cellule di Reed- Sternberg all’esame istologico, è probabilmente affetto da linfoma di Hodgkin. Inoltre, si possono identificare quattro sottotipi di linfoma di Hodgkin in base all'istologia: forma sclerosante nodulare, a cellularità mista, povero di linfociti, ricco di linfociti. In particolare, dato il coinvolgimento dei linfonodi ascellari e della milza, secondo la classificazione di Ann Arbor si tratta di una malattia il cui stadio è il IIIB.

3 di 5 Domande

Paziente diabetico e affetto da cardiopatia ischemica, insufficienza cardiaca, ipertensione e malattia renale cronica (creatinina sierica: 180 µmol / l, eGFR: 26), ha iniziato ad assumere Metformina circa 3 anni fa, mantenendo il suo peso di circa 70 Kg. L’ultima HbA1c era di 108mmol/mol. L’anamnesi farmacologica comprende: Metformina 1 g due volte al giorno, Ramipril 10 mg una volta al giorno, Aspirina 75 mg una volta al giorno, Clopidogrel 75 mg una volta al giorno, Simvastatina 40 mg una volta al giorno, Nifedipina 20 mg una volta al giorno, Nicorandil 20 mg due volte al giorno, Furosemide 80 mg due volte al giorno, Isosorbide mononitrato 40 mg due volte al giorno. Quale dei seguenti è la strategia anti-diabetica più appropriata?














La risposta corretta è la E.
La strategia anti-diabetica più appropriata è quella di sospendere la Metformina e iniziare la somministrazione quotidiana di insulina. Infatti, il paziente ha un controllo molto scarso del diabete con danno agli organi terminali come documentato dalla cardiopatia ischemica con insufficienza cardiaca e dall’insufficienza renale. In particolare, vista  l’insufficienza renale, con eGFR <30, la Metformina è controindicata e le sulfaniluree non sono farmaci di scelta a causa dell'elevato rischio di ipoglicemia.

4 di 5 Domande

Una donna di 62 anni giunge in PS lamentando un intenso dolore epigastrico continuo che si irradia alla schiena, costantemente peggiorato negli ultimi 3 mesi. Riferisce di aver perso 6 kg e di aver avuto febbre durante la notte. Più di recente, riferisce di aver sviluppato una tromboflebite a livello dell’avambraccio destro. All’esame obiettivo ha una PA di 122/82 mmHg, il polso è di 85/min e regolare, il BMI è 21. Sembra itterica, si apprezza un linfonodo sopra-claveare sinistro e alla palpazione dell’addome sembra esserci una massa palpabile a livello epigastrico. Gli esami ematochimici sono i seguenti: Hb 9.8 g/dl, WCC 10.7 x10^9/l, PLT 139 x10^9 / l, Na+ 138 mmol/l, K+ 3.9 mmol/l, Creatinina 112 micromol/l, ALT 132 U/l, AST 394 U/l, Bilirubina 35 micromol/l, Amilasi 390 U/l. Quale delle seguenti è la diagnosi più probabile?














La risposta corretta è la D.
La diagnosi più probabile per una paziente con marcata perdita di peso, dolore epigastrico irradiato alla schiena, aumento delle amilasi, ittero ostruttivo e tromboflebite è quella del carcinoma pancreatico, un tumore aggressivo con prognosi infausta. In particolare, il gold standard per la diagnosi è l'ecografia: ha una sensibilità compresa tra il 70 e l'85% motivo per cui è la più valida indagine di primo livello, sebbene la TC sia superiore per la conferma e la stadiazione della malattia.

5 di 5 Domande

Una donna di 49 anni, affetta da artrite reumatoide, giunge in PS lamentando la comparsa di nausea, vomito e diarrea. Riferisce che circa 2 settimane fa, il reumatologo ha aumentato il dosaggio di Metotrexato a 15 mg a settimana, ma che lei sfortunatamente ha mal interpretato le indicazioni del medico assumendo 15 mg di Metotrexato al giorno. All'esame obiettivo la pressione arteriosa è di 105/70 mmHg, il polso 85/min e regolare e non vi è nulla di patologico a cuore, torace e addome. L’emoglobina su un emogas venoso è 10,9 g/dl. Quale delle seguenti è la strategia terapeutica più appropriata?














La risposta corretta è la B.
La strategia terapeutica più appropriata è la somministrazione di calcio folinato, un antidoto degli antagonisti dell’acido folico. In particolare, le linee guida raccomandano di somministrare immediatamente il calcio folinato dopo aver confermato il sovradosaggio di Metotrexato. Infine, si raccomanda la somministrazione di una dose totale di folinato (in mg) pari o superiore a quella di Metotrexato per via orale, intramuscolo o EV.

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