Dettagli
- Definizione
- Diagnosi
- ECG 01
- ECG 02
- ECG 03
15.17 – [15.03 – Tachicardia ventricolari] Flutter Ventricolare
Definizione
- Il flutter ventricolare rappresenta una forma estrema di tachicardia ventricolare (TV) con perdita di attività elettrica organizzata.
- Associato a compromissione emodinamica rapida e profonda.
- Di solito di breve durata a causa della progressione alla fibrillazione ventricolare.
- Come per la fibrillazione ventricolare, è necessario un rapido avvio del supporto ALS.
Diagnosi
- All’ECG mostra:
- Onda sinusoidale continua;
- Nessuna onda P, complessi QRS o onde T identificabili;
- Frequenza di solito > 200 battiti/min.
ECG 01

ECG 01. Aspetto tipico del flutter ventricolare: onda sinusoidale monomorfica a > 200 bpm e l’ECG sembra identico se capovolto.
ECG 02

ECG 02. Esempio di ECG a 12 derivazioni di flutter ventricolare: onda sinusoidale monomorfica estremamente rapida a circa 300 bpm.
ECG 03

ECG 03. Flutter ventricolare a seguito di un bolo di verapamil per via endovenosa. Una tachicardia sopraventricolare si converte in flutter ventricolare dopo la somministrazione di verapamil. Il ritmo successivamente degenera in fibrillazione ventricolare. Il rapido deterioramento con verapamil suggerisce che il paziente potrebbe avere la sindrome di Wolff-Parkinson White sottostante. Nella WPW, la somministrazione di verapamil o diltiazem durante una tachicardia sopra-ventricolare può produrre un aumento paradossale della frequenza ventricolare aumentando la conduzione attraverso la via accessoria. Con ritmi atriali rapidi come la FA o il flutter, l’insorgenza improvvisa della conduzione AV 1:1 può produrre frequenze ventricolari > 300 battiti al minuto (cioè flutter ventricolare), che si deteriora rapidamente a FV.