Dettagli
- Clinica
- Caratteristiche radiologiche
- Immagine 01
- Immagine 02
04.05 – [04.02 – Patologie Neuroradiologiche] Idrocefalo
- L’idrocefalo è una condizione clinica caratterizzata da un aumento del volume del liquido cerebrospinale e quindi dei ventricoli cerebrali e solitamente si riferisce ad una situazione in cui il sistema ventricolare intracranico è dilatato a causa dell’incremento della pressione intracranica.
- Si può suddividere l’idrocefalo in:
- comunicante e non comunicante, che aiuta a definire la localizzazione dell’ostruzione;
- ostruttivo e non ostruttivo, sulla base della presenza o meno di ostruzione delle vie del liquido cerebrospinale nei ventricoli o nello spazio sub aracnoideo.
- L’idrocefalo comunicante si caratterizza per la capacità del liquido cerebrospinale di fluire dal sistema ventricolare e può essere di due forme:
- con ostruzione all’assorbimento del liquido cerebrospinale, in cui il passaggio del liquido cerebrospinale dal sistema ventricolare allo spazio subaracnoideo non è ostacolato, ma viene impedito il regolare flusso di liquor tra le cisterne basali e le granulazioni aracnoidee (es. emorragia subaracnoidea in cui nella fase acuta si riempiono le cisterne basali di coaguli di sangue o meningite infettiva);
- senza ostruzione all’assorbimento del liquido cerebrospinale (es. da papillomi del plesso coroideo o idrocefalo ex vacuo da atrofia involutiva fisiologica del tessuto cerebrale).
- L’idrocefalo non comunicante si caratterizza per l’impossibilitĂ del liquido cerebrospinale di uscire dal sistema ventricolare e quindi c’è un’ostruzione all’assorbimento del liquido cerebrospinale, con conseguente dilatazione a monte dei ventricoli che esercitano un effetto di massa sul tessuto cerebrale adiacente con spianamento dei solchi sub-aracnoidei (es. da cisti colloidale del forame di Monro, da stenosi dell’acquedotto di Silvio, da ostruzione del IV ventricolo come da tumori della fossa cranica posteriore o infarto o emorragia cerebellare).
Clinica
- Il disturbo della deambulazione caratterizzato in genere da instabilitĂ e turbe dell’equilibrio;
- cefalea;
- disturbi della funzione esecutiva e dell’attenzione;
- nelle fasi piĂą avanzate demenza;
- incontinenza urinaria.
Caratteristiche radiologiche
- Le metodiche di diagnostica per immagini per la diagnosi di tale condizione, sono rappresentate dalla TC e dalla RM encefalo, quest’ultima considerata la metodica gold standard.
- I segni caratterizzanti sono:
- dilatazione del sistema ventricolare: le corna temporali dei ventricoli laterali si dilatano per prime;
- spostamento transependimale del liquor;
- edema periventricolare, apprezzabilitĂ con aree ipodense in TC ed iperintense nelle sequenze T2 e FLAIR.
Immagine 01

Immagine 01. RM dell’encefalo senza mdc, sequenza T2, mostrante idrocefalo con dilatazione dei ventricoli laterali e modica dilatazione dei solchi sub-aracnoidei.
Immagine 02

Immagine 02. TC dell’encefalo senza mdc mostrante idrocefalo con dilatazione dei ventricoli laterali e del III ventricolo.