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1 di 5 Domande

Secondo il Decreto legislativo n. 81/2008 i lavoratori:














La risposta corretta e' la B
Secondo il Decreto legislativo n. 81/2008, anche noto come ā€œTesto unico sulla sicurezzaā€, i lavoratori sono obbligati ad utilizzare correttamente ed a mantenere in buono stato di efficienza i DPI messi a loro disposizione (risposte A, C, D ed E errate). Nello specifico, si intende per DPI, ovvero  dispositivo di protezione individuale (DPI), qualsiasi attrezzatura destinata ad essere indossata dal lavoratore allo scopo di proteggerlo contro uno o piuā€™ rischi suscettibili di minacciarne la sicurezza o la salute durante il lavoro, noncheā€™ ogni complemento o accessorio destinato a tale scopo; di contro, i DPI devono essere impiegati solo nel caso in cui i rischi non possano essere evitati o sufficientemente ridotti da misure tecniche di prevenzione, da mezzi di protezione collettiva, da misure, metodi o procedimenti di riorganizzazione del lavoro. Infine, eā€™ compito dei lavoratori utilizzare i DPI messi a loro disposizione, conformemente allā€™informazione e alla formazione ricevute, avendone cura e non apportano modifiche di propria iniziativa, condizione che porta ad unā€™alterazione dellā€™ efficacia del DPI stesso e alla possibile sanzione del lavoratore e del datore di lavoro; i lavoratori dovranno, poi, segnalare immediatamente al datore di lavoro o al dirigente o al preposto qualsiasi difetto o inconveniente da essi rilevato nei DPI messi a loro disposizione.

2 di 5 Domande

Nel processo di pianificazione assistenziale l'analisi dei dati e':














La risposta corretta e' la E
Nel processo di pianificazione assistenziale l'analisi dei dati eā€™ un processo di conferma dell'accuratezza dei dati raccolti che ha lo scopo di comparare i dati oggettivi e soggettivi, di assicurare la consistenza degli indizi, ed attuare un duplice controllo sui dati fortemente alterati (risposte A, B, C e D errate). Nello specifico, la pianificazione assistenziale eā€™ un ottimo strumento di comunicazione per lā€™assistenza ai pazienti; gli infermieri aggiornano continuamente il piano mentre eseguono interventi pianificati nei rispettivi turni. Il modello piuā€™ comunemente utilizzato include diagnosi, dati, risultati attesi, interventi e valutazione: la diagnosi si concentra sul miglioramento della salute e sul benessere generale dellā€™assistito e puoā€™ essere ulteriormente collegata a cause scatenanti correlate come situazioni e condizioni problematiche; la raccolta dati, strumento importante capire come sta il paziente, ovvero se si eā€™ in presenza di determinate condizioni come debolezza generalizzata, tachipnea, ritardata guarigione della ferita; i risultati attesi, rappresentano gli obiettivi del piano di assistenza infermieristica realizzato cosiccheā€™ il piano di cura realizzato viene considerato efficace una volta raggiunti i risultati previsti; interventi, ovvero le azioni che aiuteranno a raggiungere i risultati desiderati per il paziente e la valutazione, la quale v determina lā€™efficacia degli interventi attuati e guida lā€™infermiere successivo nella creazione o nellā€™aggiornamento del piano di assistenza infermieristica del paziente per il turno successivo.

3 di 5 Domande

Le "cause pre-renali" di insufficienza renale acuta sono:














La risposta corretta e' la A
Le "cause pre-renali" di insufficienza renale acuta (IRA), ovvero di una rapida riduzione della funzionalitaā€™ renale responsabile dellā€™ aumento dellā€™ azotemia e della creatininemia, di alterazioni elettrolitiche e dell'equilibrio acido-base, sono problemi di vasocostrizione e ipoperfusione che determinano una ridotta pressione di filtrazione (risposte B, C, D ed E errate). In particolare, lā€™insufficienza renale acuta puoā€™ essere distinta in tre sottogruppi: forma prerenale, forma renale, secondaria a danno glomerulare/tubulare, e forma post renale, secondaria ad alterazioni delle vie escretrici. La forma prerenale rappresenta la forma piuā€™ comune di insufficienza renale acuta e puoā€™ conseguire a differenti condizioni capaci di ridurre il flusso ematico renale, come ad esempio insufficiente gittata cardiaca legata a scompenso cardiaco, riduzione del volume di sangue circolante secondario ad emorragie o disidratazione, stenosi,  compressione o riduzione di calibro congenita delle arterie renali; nelle fasi iniziali tale condizione puoā€™ essere reversibile andando a ristabilire la normale perfusione ma puoā€™ diventare irreversibile in caso di danno ischemico e necrosi tubulare acuta.

4 di 5 Domande

Secondo il Decreto legislativo n. 81/2008 il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza e':














La risposta corretta e' la E
Secondo il Decreto legislativo n. 81/2008 il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS), ovvero lā€™esponente incaricato di rappresentare i lavoratori per quanto concerne gli aspetti della salute e della sicurezza durante il lavoro, eā€™ eletto o designato dai lavoratori stessi (risposte A, B, C e D errate). Nello specifico, per le aziende il cui numero di lavoratori sia uguale o inferiore a 15, il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza eā€™ scelto tra i dipendenti stessi mentre nelle aziende in cui si contino piuā€™ di 15 lavoratori, egli eā€™ scelto allā€™interno delle rappresentanze sindacali aziendali; nel caso in cui lā€™azienda non dovesse disporre di tali organismi, anche in questo caso, il rappresentante eā€™ scelto tra i lavoratori tramite votazione. Il D.Lgs. 81/2008 stabilisce, inoltre, che la nomina dei RLS avvenga in unā€™unica giornata per tutta la nazione, in quella che viene celebrata come ā€œla giornata nazionale per la sicurezza e la salute sul lavoroā€.

5 di 5 Domande

Per svolgere un R.C.T. e' necessario scegliere un campione:














La risposta corretta e' la C
Per svolgere un R.C.T., ovvero uno Studio Controllato Randomizzato, eā€™ necessario scegliere un campione randomizzato (risposte A, B, D ed E errate). Nello specifico, uno studio controllato randomizzato (RCT) rappresenta uno studio sperimentale nel quale i membri del campione iniziale sono assegnati in modo randomizzato, cioeā€™ causale, a due diversi gruppi: cioā€™ consente di costituire due gruppi in cui i fattori prognostici, sia noti che non, siano equamente distribuiti, in modo che i due gruppi siano tra loro ā€œidenticiā€ ad eccezione del trattamento sperimentato; in questo modo, qualsiasi effetto rilevato, in un gruppo piuttosto che in un altro (gruppo trattato vs gruppo senza trattamento o di controllo),  potraā€™ essere attribuito al solo trattamento e non a fattori confondenti. Per tale motivo, il tipo di studio RCT eā€™ spesso considerato il gold standard per la sperimentazioni clinica ed eā€™ spesso usato nello studio dell'efficacia di vari tipi di intervento medico e per lā€™ottenimento di informazioni riguardo i possibili effetti avversi.

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