Nell’ingrandimento atriale destro il vettore dell’atrio destro aumenta di voltaggio, mentre quello dell’atrio sinistro è immodificato. Di conseguenza il vettore risultante sarà diretto più a destra, più in basso e più in avanti che di norma (Immagine 01). I possibili segni elettrocardiografici saranno perciò seguenti:
onde P alte e tendenzialmente appuntite nelle derivazioni inferiori (II, Ili, aVF), dove il voltaggio è ≥ 0,25 mV in almeno una derivazione. La P aumenta di ampiezza perché in seguito al processo patologico si incrementa il voltaggio dei vettori generati dalla depolarizzazione atriale, ma la durata totale del processo di attivazione non si modifica; i vettori di aumentato voltaggio si manifestano quindi in un periodo relativamente breve, sono cioè “concentrati” nel tempo, e danno esito a una P più ampia ma non più larga;
deviazione verso destra (in realtà verso il basso) dell’ ÂP, che si sposta oltre +60° e può raggiungere +90°;
durata normale dell’onda P, di solito < 0,11 s;
onde P positive in V1 e/o V2,o prevalentemente positive, con una piccola negatività terminale. La P (o la parte positiva di essa) ha di solito un aspetto appuntito e il suo voltaggio è ≥ 0,2 mV.
A parte le alterazioni dell’onda P, l’ingrandimento atriale destro può provocare alcune anomalie del QRS, in particolare:
la comparsa di complessi qR in V1 (la R alta esprime un’ipertrofia ventricolare destra e l’onda q dipende dalla dilatazione atriale destra, a causa della quale l’atrio destro viene a trovarsi così vicino alla parete toracica che l’elettrodo esplorante registra un potenziale simile a quello endocavitario);
una marcata differenza di voltaggio del QRS fra V1 e V2, con un QRS ≤ 4 mm in V1 e un rapporto di ampiezza V2/V1 > 3;
nell’ingrandimento atriale destro l’onda P in V1 è a volte difasica positivo/negativa, con prevalenza della componente negativa; la morfologia della P è perciò simile a quella attesa per l’ingrandimento atriale sinistro. Nelle onde P da ingrandimento atriale destro, tuttavia, la componente negativa si inscrive rapidamente, e l’intervallo che va dal picco positivo al nadir (il punto più negativo) non supera 0,03 s. Al contrario, nell’ingrandimento atriale sinistro la componente negativa terminale si inscrive lentamente, e l’intervallo picco positivo-nadir è maggiore di 0,03 s.
Immagine 01
Immagine 01. Ingrandimento atriale destro. Vettori generati dalla depolarizzazione dei due atri (AD: atrio destro; AS: atrio sinistro) e AP sul piano frontale (PF) e sul piano orizzontale (PO). Morfologia delle onde P nelle derivazioni periferiche II, III, aVF e nella derivazione precordiale V1. Nella sezione inferiore vengono riprodotte, ingrandite, le onde P con la componente atriale destra disegnata in verde e quella atriale sinistra in rosso.