LâInsufficienza Aortica (IA) è caratterizzata dal reflusso di sangue attraverso la valvola aortica nel ventricolo sinistro durante la diastole a causa di anomalie della valvola aortica nativa o protesica, della radice aortica o dell’annulus.
Le cause dell’IA acuta sono di solito: endocardite infettiva, dissezione aortica o trauma iatrogeno da procedure cardiache. Le cause dellâIA cronica di solito sono dovute a: valvola bicuspide, alla malattia calcifica della valvola aortica, od alla dilatazione idiopatica della radice aortica.
Tra le complicazioni dellâIA possiamo ricordare: l’insufficienza cardiaca, rigurgito della valvola mitralica, e Ipertrofia ventricolare sinistra (eccentrica).
Lâ IA acuta grave può presentare:
scompenso rapido dovuto a bassa gittata cardiaca a seguito di eventi causali quali trauma valvolare, dissezione aortica o endocardite infettiva;
sintomi di insufficienza cardiaca sinistra o edema polmonare (come la dispnea) e grave ipotensione (come la sincope);
tipico soffio diastolico decrescente ovattato od assente rispetto allâInsufficienza Aortica cronica;
precordio silenzioso dovuto alla combinazione del soffio “avanti e indietro” e suoni S1 o A2 ovattati o assenti.
LâIA cronica può essere asintomatica, in particolare quando è di gravità è lieve o moderata, ma può diventare sintomatica. Per questo motivo dovrebbe essere considerata nella diagnosi differenziale dei pazienti che presentano sintomi di insufficienza cardiaca, dispnea da sforzo, o meno comunemente, l’angina.
I risultati dellâesame obiettivo fisico coerenti con lâInsufficienza Aortica cronica includono:
un caratteristico soffio diastolico decrescente sul terzo o quarto spazio intercostale (può essere assente nellâInsufficienza Aortica acuta);
Le linee guida raccomandano di utilizzare l’ecocardiografia transtoracica (TTE) per confermare la diagnosi e valutare lo stadio (gravitĂ ) dellâIA.
Utilizzare l’ecocardiografia transesofagea (TEE) se la TTE non è ottimale, come guida nella riparazione chirurgica, o se si sospetta una disfunzione della valvola protesica.
Considerare la risonanza magnetica cardiaca in pazienti con Insufficienza Aortica moderata o grave (stadi B, C e D) se le immagini ecocardiografiche non sono ottimali, o se la valutazione ecocardiografica della gravità è ambigua/difficile.
Utilizzare il cateterismo cardiaco se esiste una discrepanza tra i risultati clinici e quelli della diagnostica non invasiva e prendere in considerazione il cateterismo cardiaco per la valutazione preoperatoria della malattia coronarica in pazienti sottoposti a sostituzione della valvola aortica.
Monitorare i pazienti asintomatici con cardiopatia valvolare nota con ecocardiografia periodica ad intervalli regolari la cui durata è stabilita dal tipo di lesione valvolare, dalla gravità , dalla dimensione ventricolare e dalla funzione ventricolare.
I farmaci vasodilatatori a breve durata e gli agenti inotropi possono essere utilizzati per mantenere stabili i pazienti con insufficienza cardiaca grave in attesa di un intervento chirurgico valvolare.
Si raccomanda di optare per la sostituzione della valvola aortica nei pazienti con grave insufficienza aortica, in caso di:
sintomatologia importante;
frazione di eiezione ventricolare sinistra (LVEF) < 50%;
indicazione di un intervento di cardiochirurgia cardiaca per altri motivi.
Considerare comunque la sostituzione della valvola aortica per i pazienti con Insufficienza Aortica asintomatica e normale funzione sistolica del ventricolo sinistro, se presente:
Insufficienza Aortica grave con significativa dilatazione del ventricolo sinistro (ad esempio, diametro sistolico dell’estremitĂ del ventricolo sinistro > 50 mm);
Insufficienza Aortica moderata ed il paziente è sottoposto ad un intervento di bypass coronarico o ad un intervento chirurgico all’aorta ascendente o sulla valvola mitrale;
Insufficienza Aortica grave, il paziente ha una dilatazione ventricolare sinistra progressiva e grave (diametro diastolico finale del ventricolo sinistro > 65 mm) e basso rischio chirurgico.
La riparazione della valvola aortica può essere un’alternativa alla sostituzione della stessa in pazienti idonei con anulus dilatato, perforazione della cuspide, prolasso della cuspide o restrizione della cuspide.
Considerare la sostituzione della radice aortica per tutti i pazienti con diametro aortico ascendente massimo ⼠55 mm, per i pazienti con sindrome di Marfan se diametro aortico ⼠50 mm e per i pazienti con valvola aortica bicuspide se radice aortica o aorta ascendente ⼠55 mm.
L’intervento/riparazione transcateterale della valvola aortica (TAVI/TAVR) è una procedura non convenionale e può essere considerata in pazienti accuratamente selezionati con Insufficienza Aortica che non sono candidati (ad esempio per lâalto rischio chirurgico) alla sostituzione standard della valvola aortica.
Se l’intervento chirurgico è controindicato, considerare un inibitore dell’enzima di conversione dell’angiotensina (ACE) o un bloccante del recettore dell’angiotensina (ARB), e un beta-bloccante nei pazienti con grave Insufficienza Aortica se sintomatici e/o con disfunzione del ventricolo sinistro (stadio C2 e D).
I farmaci vasodilatatori non sono consigliati di norma nei pazienti asintomatici con Insufficienza Aortica cronica e normale funzione sistolica del ventricolo sinistro.
Valutare la necessitĂ ed il tipo di profilassi antitrombotica in base al tipo di protesi valvolare o di riparazione eseguita.
Educare i pazienti con IA grave, diametro delle radici aortiche borderline e sindrome di Marfan, a limitare l’attivitĂ fisica intensa.
Tipi
Insufficienza Aortica grave acuta: Se non trattata, può verificarsi un rapido scompenso cardiaco e la morte. reflusso patologico di sangue dall’aorta al ventricolo sinistro durante la diastole a causa di almeno 1 tra:
mancata aderenza dei lembi valvolari a causa di un’anomalia (ad esempio, endocardite infettiva o di dilatazione del ventricolo sinistro);
anomalia dell’annulus aortico o delle strutture di supporto della radice aortica (ad esempio, a causa della dissezione aortica).
Insufficienza Aortica cronica: reflusso patologico cronico di sangue dall’aorta al ventricolo sinistro durante la diastole a causa di almeno 1 tra:
Mancata aderenza dei lembi valvolari a causa di un’anomalia (per esempio una calcificazione della valvola aortica);
anomalia dell’annulus aortico o delle strutture di supporto della radice aortica (ad esempio, a causa della dilatazione idiopatica della radice aortica);
i pazienti rimangono spesso asintomatici per molti anni.
Epidemiologia
Nei paesi sviluppati ad essere maggiormente colpiti sono i pazienti con calcificazioni a livello della valvola aortica o che presentano una valvola aortica con 2 cuspidi.
Nei paesi in via di sviluppo è piÚ frequente nei pazienti con cardiopatie in seguito a patologie reumatiche.
Eziologia e patogenesi
La causa principale rimane la scarsa aderenza dei lembi valvolari a causa di una loro anomalia e/o delle loro strutture di supporto (anulus o radice aortica).
Tra le cause dovute a patologie proprie della valvola ricordiamo: valvola aortica bicuspide e malattia calcifica della valvola aortica (le cause piĂš comuni nei paesi sviluppati), endocardite infettiva, malattie cardiache reumatiche (la causa piĂš comune nei paesi in via di sviluppo), anomalie congenite dei lembi valvolari, degenerazione aterosclerotica, traumi come lesioni della parete toracica, lesioni da frenata o lesioni dovute a stenosi subaortica fissa o dinamica, trauma iatrogeno alla valvola (per esempio, valvuloplastica aortica con palloncino, intervento alla valvola aortica transcatetere), malattie infiammatorie o del tessuto connettivo, sindrome antifosfolipidica, uso di droghe, endocardite non batterica (meno comune).
Tra le cause legate a malattie che colpiscono la radice aortica o l’anulus ricordiamo: dilatazione idiopatica della radice aortica, dissezione aortica, Sindrome di Marfan), Sindrome di Ehlers-Danlos (EDS), osteogenesi imperfetta, ectasia aorto-anulare, aortite sifilitica, malattie del tessuto connettivo, dilatazione della radice aortica secondaria al rigurgito aortico cronico grave, aneurisma aortico ascendente/dilatazione a livello sinotubolare, lacerazione dell’aorta (meno comune) e complicazioni nella dilatazione percutanea con palloncino a livello della coartazione aortica (meno comune).
La spondilite anchilosante può causare Insufficienza Aortica da malattia dei lembi e della radice aortica.
Anche la degenerazione mixomatosa o malattia aortica come nel lupus eritematoso sistemico (LES) o nellâartrite reumatoide possono portare ad insufficienza aortica.
Infine, tra le altre cause ricordiamo: arterite di Takayasu, artrite reattiva, policondrite, osteogenesi imperfetta e mucopolisaccaridosi.
Patogenesi
La scarsa aderenza dei lembi aortici a causa di un’anomalia degli stessi e/o dell’anulus aortico o delle strutture di supporto della radice aortica permettono il reflusso patologico del sangue dall’aorta al ventricolo sinistro durante la diastole.
Tra le caratteristiche della patogenesi in comune tra lâInsufficienza Aortica acuta e quella cronica ricordiamo che il volume del ventricolo sinistro aumenta a causa del sangue refluito, permettendo un aumento significativo della pressione diastolica del ventricolo sinistro che può avvicinarsi o uguagliare la pressione diastolica aortica. Inoltre, a causa della pressione ventricolare sinistra superiore alla pressione atriale sinistra durante la diastole, la valvola mitrale si chiude prematuramente prima dell’inizio della sistole successiva. La chiusura prematura della valvola mitrale può prevenire l’edema polmonare e lo scompenso cardiaco sinistro ad un gradiente ventricolo-atriale relativamente basso. Con un gradiente ventricolo-atriale piĂš alto però, la valvola mitrale può aprirsi tardivamente in diastole o precocemente in sistole, causando reflusso mitrale. Questâultimo poi può abbassare la pressione diastolica ventricolare sinistra, e l’atrio sinistro può servire da serbatoio per il sangue refluito dall’aorta al ventricolo sinistro. Infine, ad una pressione atriale sinistra piĂš elevata, possono verificarsi edema polmonare ed insufficienza circolatoria.
NellâInsufficienza Aortica acuta le anomalie dei lembi aortici possono essere dovute a cause acute come traumi (esterni o indotti da un catetere o da un dispositivo) od allâendocardite infettiva.
Per quanto riguarda le anomalie dell’anulus aortico o delle strutture di supporto della radice aortica queste possono essere ricondotte a condizioni acute come la dissezione aortica, la lacerazione dell’aorta (meno comune), o nelle complicazioni della dilatazione percutanea con palloncino a livello della coartazione aortica (meno comune).
NellâInsufficienza Aortica cronica le anomalie dei lembi aortici, dell’anulus aortico o delle radici aortiche possono avere molte cause. Il sangue refluito esercita un aumento del volume e del carico di pressione sul ventricolo sinistro proporzionale alla quantitĂ rigettata nel ventricolo sinistro.
La gravitĂ clinica varia dal caso di una malattia lieve ad una grave. Ad esempio, nellâInsufficienza Aortica cronica compensata si assiste ad un aumento del volume del ventricolo sinistro che si traduce in ipertrofia eccentrica dello stesso. L’ipertrofia eccentrica del ventricolo sinistro conserva però in questo caso la compliance diastolica ventricolare sinistra. Le pressioni di riempimento del ventricolo sinistro che ne risultano sono normali o leggermente aumentate nonostante l’aumento del volume refluito. Si assiste anche ad un mantenimento della frazione di eiezione del ventricolo sinistro tramite un aumento del precarico.
Nel caso dellâInsufficienza Aortica cronica grave e scompensata invece l’aumento della dilatazione ventricolare sinistra e dell’ipertensione sistolica nel tempo aumenta lo stress della parete ventricolare e il rapporto volume/massa. Questo comporta una diminuzione della compliance diastolica ventricolare sinistra che si verifica nel tempo a causa di ipertrofia e fibrosi. La disfunzione sistolica del ventricolo sinistro combinata con la diminuzione della compliance diastolica dello stesso può portare ad alti valori pressori di riempimento ed all’insufficienza cardiaca.
Anamnesi ed esame fisico
Sintomi principali
I pazienti con Insufficienza Aortica acuta possono avere un rapido scompenso con sintomi di insufficienza cardiaca sinistra (ad esempio dispnea) e ipotensione grave (per esempio, sincope). I pazienti con Insufficienza Aortica cronica spesso rimangono asintomatici per molti anni o per tutta la vita. I sintomi dellâInsufficienza Aortica grave scompensata includono, tra quelli piĂš comuni, la dispnea da sforzo e lâangina pectoris.
Sintomi acuti
NellâInsufficienza Aortica acuta grave lo scompenso rapido dovuto alla bassa gittata cardiaca può verificarsi a seguito di un evento causale (per esempio, trauma valvolare o dissezione aortica). Possono anche manifestarsi sintomi di congestione polmonare (ad esempio dispnea) e di grave ipotensione (ad esempio sincope).
LâInsufficienza Aortica cronica invece spesso si presenta asintomatica e può rimanere tale per molti anni o per tutta la vita. Sintomi di insufficienza cardiaca come la dispnea da sforzo si verificano nelle fasi successive della malattia. L’angina pectoris (meno comune) può verificarsi anche in fasi successive della malattia.
Anamnesi
Eâ rilevante chiedere informazioni sulla storia dell’uso di droghe o sostanze stupefacenti.
FamiliaritĂ
Si raccomanda di chiedere informazioni sulla storia familiare di: Sindrome di Marfan, Sindrome di Ehlers-Danlos (EDS), osteogenesi imperfetta, mucopolisaccaridosi e pseudoxanthoma elasticum.
Esame fisico
In caso di Insufficienza Aortica acuta grave, può verificarsi ipotensione. NellâInsufficienza Aortica cronica grave invece la pressione sanguigna diastolica può essere bassa ed il segno di de Musset può essere presente (piccole scosse ritmiche del capo sincrone con il polso arterioso). A volte questâultimo si accompagna col segno di Muller (pulsazione dei capillari dell’ugola).
Il polso di Corrigan può essere presente. Esso può essere definito come un polso celere scattante con una fase sistolica rapida seguita da una discesa accelerata. Ha una sensibilità attestata attorno al 38%-95% ed una specificità molto bassa (16%) in 1 studio su 103 pazienti.
In pazienti con Insufficienza Aortica acuta il soffio diastolico decrescente può essere piĂš ovattato e piĂš breve rispetto allâInsufficienza Aortica cronica (o può essere assente). Un breve, soffice soffio sistolico percepito insieme al soffio diastolico può creare un effetto “avanti e indietro” oppure può essere assente. Il mormorio “avanti e indietro” combinato con il soffice o assente S1 o A2 può contribuire a creare un precordio silenzioso. Il suono S4 è tipicamente assente. La componente presistolica del soffio di Austin Flint è tipicamente assente, anche se una breve componente medio-diastolica del mormorio di Austin Flint tipicamente presente. Infine, può essere difficile distinguere la diastole dalla sistole in auscultazione.
Nei pazienti con Insufficienza Aortica cronica invece il soffio diastolico decrescente subito dopo A2 è auscultabile sul terzo o quarto spazio intercostale lungo il bordo sternale.
In alcuni pazienti inoltre si verificano suoni apicali diastolici medi e tardivi dovuti agli urti della valvola mitrale da parte del getto rigurgitante aortico (mormorio di Austin Flint). Nei pazienti con Insufficienza Aortica da moderata a grave, i risultati tipici possono includere: ovattato o assente S2 e presenza di S3 e soffio sistolico di espulsione dovuto all’aumento del flusso transvalvolare.
Il soffio di Austin Flint è roco, rozzo e rombante. Inizia a metà della diastole e termina alla fine della diastole. Ha una sensibilità riportata al 25%-100% per Insufficienza Aortica e 57%-100% per Insufficienza Aortica grave. Anche la Stenosi Mitralica può produrre un simile soffio.
l’esame clinico da parte del cardiologo è indicativo per la rilevazione dellâinsufficienza aortica, ma non è abbastanza affidabile se eseguito da specialisti meno esperti.
polso di Quincke: arrossamento e pallore a livello del letto ungueale, rispettivamente corrispondenti a sistole e diastole, a seguito di una piccola pressione con un vetro;
segno di Traube: pulsazioni femorali auscultati come colpi di pistola.
Altri segni possono includere:
Segno di Hill (indice di pressione caviglia-brachiale):
un soffio sistolico femorale distale ed un soffio diastolico prossimale alla compressione arteriosa;
sensibilitĂ attorno al 33%-81%;
specificitĂ al 35%-100%.
Diagnosi
La diagnosi dovrebbe essere sospettata in tutti i pazienti con caratteristico soffio diastolico decrescente auscultato meglio sopra il terzo o quarto spazio intercostale sinistro (può essere assente nellâInsufficienza Aortica acuta).
La diagnosi viene confermata tramite lâecocardiogramma transtoracico (TTE) e può essere affiancata da altri strumenti in caso di diagnosi incerta come: lâecocardiografia transesofagea (TEE), la risonanza magnetica cardiaca od il cateterismo cardiaco.
Diagnosi differenziale
Altre cause di soffio diastolico includono: insufficienza polmonare, stenosi mitralica, stenosi tricuspide, difetto del setto atriale, febbre reumatica acuta e soffio dovuto a stenosi coronarica discendente anteriore sinistra in 3 rapporti di casi.
Panoramica degli strumenti diagnostici
Tra le varie metodiche ricordiamo: lâecocardiografia transtoracica (TTE) per la diagnosi e la valutazione della gravitĂ e della funzione ventricolare sinistra. Anche lâecocardiografia transesofagea (TEE) in caso di qualitĂ non ottimale dei risultati della TTE, per la guida della riparazione chirurgica, o di sospetta disfunzione della valvola protesica.
La risonanza magnetica cardiaca in pazienti con Insufficienza Aortica moderata o grave (stadi B, C e D) e risultati ecocardiografici non ottimali, nonchĂŠ per valutare le dimensioni dell’aorta toracica in alcuni pazienti selezionati.
Il cateterismo cardiaco per la valutazione emodinamica in pazienti sintomatici quando i test non invasivi sono inconcludenti o quando vi è discrepanza tra i risultati dei test non invasivi e gli esami fisici relativi alla gravità della lesione valvolare.
Il test da sforzo può essere utilizzato in pazienti apparentemente asintomatici con grave Insufficienza Aortica per stabilire i sintomi o la ridotta capacità di esercizio.
Ulteriori test possono includere: radiografia del torace ed elettrocardiogramma.
Diagnostica per immagini
Radiografia del torace
Essa può mostrare cardiomegalia o amomalie vascolari polmonari se sono presenti segni di insufficienza cardiaca.
Ecocardiografia
Lâecocardiografia può essere utilizzata per valutare il meccanismo di Insufficienza Aortica attraverso la visualizzazione dei lembi aortici e dellâaorta e radice aortica (annulus, seni di Valsalva, giunzione sino-tubolare ed aorta ascendente).
Lâecocardiografia transtoracica (TTE) è raccomandata nella valutazione iniziale dei pazienti con cardiopatia valvolare nota o sospetta (segni o sintomi di rigurgito aortico) utile per confermare la diagnosi, stabilire l’eziologia, determinare la gravitĂ , valutare le conseguenze emodinamiche (ad esempio, dimensione del ventricolo sinistro, funzione sistolica, grado di rigurgito mitralico / ipertensione polmonare) e determinare la prognosi e valutare in vista dell’intervento alla valvola. Può anche essere utile nei pazienti con cardiopatia valvolare nota con qualsiasi cambiamento nei sintomi o nei risultati degli esami fisici. Infine, è indicata nei pazienti con seni aortici dilatati o aorta ascendente o pazienti con valvola aortica bicuspide (stadi A e B) per determinare la presenza e la gravitĂ dellâinsufficienza aortica.
I risultati dell’ecocardiografia possono includere valori emodinamici tipici coerenti con il rigurgito aortico, reperti anatomici specifici per cause note di insufficienza aortica, chiusura prematura della valvola mitrale in caso di malattia acuta grave, vegetazioni (nel rigurgito aortico acuto dovuto a endocardite infettiva)od altri reperti anatomici come: fluttuazione diastolica imprecisa del lembo mitralico anteriore, Ipertrofia ventricolare sinistra e dilatazione aortica (e ventricolare sinistra).
Tra le indicazioni di ecocardiografia transesofagea (TEE) possiamo ricordare: qualitĂ non ottimale dei risultati dell’ecocardiografia transtoracica, sospetto o presenza di disfunzioni valvolari protesiche come endocardite o trombosi. Infine, come guida nella riparazione chirurgica può essere utilizzata nel preoperatorio per guidare il trattamento (per esempio, scelta della procedura della valvola aortica)oppure per determinare i risultati della riparazione della valvola chirurgica.
Risonanza magnetica
Di norma è bene considerare di effettuare una risonanza magnetica cardiaca in pazienti con Insufficienza Aortica moderata o grave oppure nel caso di immagini ecocardiografiche non ottimali. Essa può essere utile per la valutazione della funzione sistolica ventricolare sinistra, per quantificare i volumi sistolici e diastolici e nella misurazione della gravità del rigurgito aortico.
Inoltre, può essere utile per rilevare la dilatazione progressiva del ventricolo sinistro e aiutare a determinare i tempi dell’intervento chirurgico nel caso dellâInsufficienza Aortica grave asintomatica. Infine, può essere utilizzata per valutare le dimensioni dell’aorta toracica se una dilatazione venisse rilevata tramite ecocardiografia (in particolare se è presente la valvola bicuspide), o in pazienti con la sindrome di Marfan.
Cateterismo cardiaco
Eâ raccomandato per la valutazione emodinamica in pazienti sintomatici quando i test non invasivi sono inconcludenti o quando vi è discrepanza tra i risultati dei test non invasivi e gli esami fisici relativi alla gravitĂ della lesione valvolare.
Inoltre, può essere utilizzato nel preoperatorio per valutare l’anatomia coronarica negli uomini > 35 anni e nelle donne > 35 anni con fattori di rischio di malattie coronariche (o qualsiasi etĂ in caso di postmenopausa). Questa metodica ad ogni modo non viene utilizzata abitualmente per la valutazione emodinamica a causa dei potenziali rischi.
Elettrocardiogramma (ECG)
I risultati non specifici possono includere:
onde Q laterali precordiali strette ed ipertrofia ventricolare sinistra;
segmento ST normale o quasi normale e onda T;
può essere presente una deviazione dell’asse sinistro del QRS;
può essere presente un’onda U negativa.
Prova da sforzo
Il test da sforzo è considerato ragionevole nei pazienti selezionati con cardiopatia valvolare grave asintomatica (compresa lâInsufficienza Aortica in stadio C) al fine di confermare l’assenza di sintomi, valutare la risposta emodinamica all’esercizio fisico e determinare la prognosi. Il test da sforzo è consigliato nei pazienti asintomatici con grave Insufficienza Aortica (stadio C) prima di una gravidanza.
Terapia
NellâInsufficienza Aortica asintomatica da lieve a moderata (stadio B), il monitoraggio con l’ecocardiografia periodica può rilevare la progressione verso una grave insufficienza aortica.
NellâInsufficienza Aortica grave asintomatica (stadio C) invece i farmaci non hanno un ruolo chiaramente stabilito;
La sostituzione della valvola aortica (AVR) è consigliata in caso di:
disfunzione sistolica ventricolare sinistra (frazione di eiezione < 50%) a riposo (stadio C2), sempre che questâultima non sia dovuta ad un’altra causa;
si prevede di avere un intervento di chirurgia cardiaca per altri motivi, in particolare una chirurgia dell’aorta ascendente o di un’altra valvola; l’AVR deve essere considerata anche se si ha un intervento di chirurgia cardiaca in pazienti con Insufficienza Aortica moderata;
dovrebbe essere considerata se la dilatazione del ventricolo sinistro è grave, in particolare se:
diametro sistolico dell’estremitĂ ventricolare sinistra [LVESD] > 50 mm o LVESD > 25 mm/m2 superficie corporea;
diametro diastolico finale del ventricolo sinistro > 70 mm;
può essere presa in considerazione per pazienti asintomatici con funzione sistolica ventricolare sinistra normale a riposo (frazione di eiezione ⼠50%, stadio C1) con dilatazione ventricolare sinistra progressiva e grave (diametro diastolico finale del ventricolo sinistro > 65 mm) se il rischio chirurgico è basso.
La sostituzione valvolare è raccomandata per pazienti con Insufficienza Aortica grave sintomatica, indipendentemente dalla funzione sistolica del ventricolo sinistro (stadio D);
ACE inibitori o bloccante del recettore dell’angiotensina [ARB] e beta-bloccanti possono essere considerati se la chirurgia è controindicata;
vasodilatatori a breve termine ed agenti inotropi possono essere utilizzati per stabilizzare i pazienti con grave insufficienza cardiaca in attesa di un intervento chirurgico valvolare;
la riparazione della valvola aortica può essere un’alternativa alla AVR in pazienti idonei con anulus dilatato, perforazione della cuspide, prolasso della cuspide o restrizione della cuspide;
la sostituzione della radice aortica è:
raccomandata per pazienti con sindrome di Marfan e malattia della radice aortica (diametro aortica ascendente massimo ⼠50 mm);
consigliata per pazienti asintomatici con valvola aortica bicuspide se radice aortica o aorta ascendente di diametro ⼠55 mm;
può essere presi in considerazione per altri pazienti con malattia della radice aortica se vengono soddisfatti determinati criteri;
l’intervento/riparazione della valvola aortica transcatetere (TAVI/TAVR) può essere considerata una procedura non convenzionale in pazienti accuratamente selezionati con Insufficienza Aortica che non sono candidati per la sostituzione standard della valvola aortica;
evitare l’esercizio fisico intenso e gli sPORT agonistici o isometrici nei pazienti con sindrome di Marfan o in quelli con diametro della radice aortica borderline che si avvicinano alla soglia di intervento;
nei pazienti con valvola aortica protesica considerare la profilassi antibiotica e la profilassi antitrombotica.
Complicazioni e prognosi
Esse consistono principalmente in: Ipertrofia ventricolare sinistra (eccentrica), insufficienza cardiaca ed insufficienza mitralica, specialmente nei pazienti con valvola aortica bicuspide, Stenosi Aortica moderata o grave insufficienza associata ad un aumento del rischio di eventi cardiaci.