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1 di 3 Domande

Quale tra i seguenti parametri NON è importante per il giudizio di gravità ai fini del ricovero ospedaliero di un paziente con polmonite acquisita in comunità ?














La risposta corretta è la B.
Tra i parametri sopra elencati quello che non è importante per il giudizio di gravità ai fini del ricovero ospedaliero di un paziente con polmonite acquisita in comunità è la tosse stizzosa. Vengono usate delle scale per prevedere o meno l’ospedalizzazione di un paziente che vengono, però, sempre integrate con i valori clinici. La scala che viene utilizzata più spesso è il CURB-65, uno score che stratifica la mortalità dei pazienti con polmoniti di comunità e aiuta a decidere sulla eventuale dimissione del paziente. Lo score prevede 5 criteri:
- C: confusione di nuova insorgenza;
- U: urea > 7 mmol/l o B.U.N. > 19 mg/dl;
- R: frequenza respiratoria > 30 atti/minuto;
- B: pressione arteriosa sistolica < 90 mmHg o pressione arteriosa diastolica < 60 mmHg;
- 65: età > 65 anni;
Ad ogni criterio viene assegnato un punto: è possibile avere uno score da 0 a 5
Tale punteggio permette una stratificazione del rischio:
PUNTEGGIO MORTALITÀ
- 0 PUNTI -> 0.7%;
- 1 PUNTO -> 3.2%;
- 2 PUNTI -> 13%;
- 3 PUNTI -> 17%;
- 4 PUNTI -> 41%;
- 5 PUNTI -> 51%;
Per quanto riguarda la gestione del paziente:
- il CURB-65 = 0 può essere dimesso con terapia e fatto tornare ambulatorialmente per un controllo;
- il CURB-65 = 1 può essere gestito come osservazione breve;
- il CURB-65 > 1 deve essere trattato in regime di ricovero ospedaliero.

2 di 3 Domande

Quale tra i seguenti è considerato attualmente il principale fattore di rischio di infezione da HCV in pazienti HIV positivi ?














La risposta corretta è la E.
Domanda Ministeriale MG 2018. L’uso promiscuo di sex toys, ma in generale la promiscuità e il sesso con giocattoli sessuali aumenta di molto la possibilità di contrarre qualunque patologia sessualmente trasmissibile, come il virus dell’HCV. Recenti studi hanno anche mostrato che il virus HIV è in grado di aumentare la fibrogenesi a livello epatico.
Al contrario, l'abuso alcolico non rappresenta il principale fattore di rischio di infezione da HCV (risposta D errata).
Infine, l'emodialisi, le emotrasfusioni e le cure odontoiatriche avvengono solitamente in ambiene controllato e con l'ausilio di componenti analizzati e privi di elementi virali (risposte A, B e C errate).

3 di 3 Domande

Nell’ asma bronchiale acuto severo quale dei seguenti rappresentano i farmaci di prima scelta?














La risposta corretta è la E.
In caso di attacco acuto severo di asma bronchiale, i farmaci di prima scelta sono i Beta-2-agonisti, che fungono da agonisti dei recettori beta 2 adrenergici della muscolatura liscia bronchiale, essendo così responsabili del suo rilassamento e della conseguente bronco-dilatazione, in particolare quelli selettivi a breve durata di azione, di cui il più noto è il salbutamolo. 
L’asma bronchiale è una malattia infiammatoria cronica delle vie aeree, a carattere ostruttivo, il cui decorso è caratterizzato da periodi clinicamente silenti, accompagnati da periodiche riesacerbazioni. Il suo aspetto peculiare è la reversibilità e l’accessualità delle manifestazioni cliniche. I sintomi tipici comprendono: respiro sibilante, dispnea, tosse, senso di costrizione toracica. La sintomatologia è da attribuire ad una condizione di iperreattività bronchiale accompagnata ad uno stato infiammatorio, dovuto all’infiltrazione cronica delle pareti bronchiali da parte di cellule quali granulociti, mastociti ed eosinofili, rilascio di mediatori dell’infiammazione e rimodellamento della struttura delle vie aeree per la fibrosi sub-epiteliale, l’ipertrofia e l’iperplasia della muscolatura liscia.
Nei soggetti affetti, le riacutizzazioni possono avere vari fattori scatenanti: l’esposizione a specifici allergeni, l’inalazione di sostanze irritanti, l’assunzione di farmaci (in particolar modo FANS e beta-bloccanti), le infezioni delle vie aeree e anche lo sforzo fisico in ambiente freddo. Tutti questi fattori possono causare episodi di broncocostrizione, con rilascio di mediatori infiammatori, e dare quindi origine ad una crisi asmatica.   
 

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