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1 di 3 Domande

Quale tra le seguenti affermazioni sulla pancreatite acuta e' falsa?














La risposta corretta è la E.
L’ipertrigliceridemia è una rara causa di pancreatite acuta, responsabile dell’1-4% dei casi. I livelli di trigliceridi che espongono a rischio di pancreatite acuta sono in genere superiori a 1000 mg/dl e valori superiori a 2000 mg/dl devono essere considerati e trattati come un’urgenza medica.
Le cause di ipertrigliceridemia si distinguono in primitive e secondarie. Il meccanismo mediante cui una severa ipertrigliceridemia precipita in pancreatite acuta non è conosciuto. In base ai modelli animali si ipotizza che la lipasi pancreatica
idrolizzi l’eccesso di trigliceridi con accumulo di acidi grassi nel pancreas e conseguente
danno ossidativo diretto alle cellule acidari e ai capillari pancreatici; l’ischemia che ne
deriva determinerebbe un ambiente acido in grado di amplificare la tossicità degli acidi
grassi. In alternativa l’iperviscosità secondaria all’eccesso di chilomicroni nei capillari
pancreatici indurrebbe direttamente ischemia e danno infiammatorio alla ghiandola.


2 di 3 Domande

Quale tra le seguenti affermazioni relative alla malattia di Parkinson NON e' corretta?














La risposta corretta è la B.
Il morbo di Parkinson rappresenta la seconda patologia neurodegenerativa, dopo la malattia di Alzheimer. Dal punto di vista neuropatologico, alterazioni tipiche della malattia sono: la degenerazione neuronale della pars compacta della substantia nigra e la presenza di depositi proteici nel citoplasma dei neuroni (corpi di Lewy) (quindi, le aree cerebrali colpite non sono il locus coeruleus e i lobi posteriori degli emisferi cerebellari) (risposta B corretta).
Fisiopatologicamente, la perdita progressiva delle proiezioni neuronali dopaminergiche della substantia nigra determina una riduzione del contenuto di dopamina; ne conseguono un incremento dell’attività eccitatoria glutammatergica nel nucleo subtalamico, una eccessiva inibizione del talamo da parte dei gangli della base ed infine una riduzione dell’attività eccitatoria a livello delle regioni corticali. È clinicamente caratterizzata da tremore a riposo (anche se non sempre è presente fin dall'esordio), bradicinesia, rigidità, disturbi del sonno e dell’umore e, nelle fasi più avanzate, instabilità posturale e blocchi motori (freezing del passo).

3 di 3 Domande

La valutazione multidimensionale di un paziente con bisogni assistenziali complessi:














La risposta corretta è la A.
La valutazione multidimensionale di un paziente con bisogni assistenziali complessi è lo strumento multidisciplinare che descrive i bisogni assistenziali, alla base della definizione del piano assistenziale integrato. Si basa sullo studio del paziente attraverso diverse dimensioni: biologica e clinica, sociale, funzionale e psicologica. Questa valutazione complessiva può essere una base per una assistenza multidisciplinare e multiprofessionale, che giovi alle condizioni del paziente complesso e garantisca l’integrazione dei servizi territoriali.
 

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