Simulazione

Cliccando in alto a destra sul pulsante 2 è possibile "Consegnare", "Salvare e Interrompere", "Salvare e Continuare" il compito.

1 di 3 Domande

Durante una visita ambulatoriale, una donna di 72 anni riferisce tranquillamente che i suoi vicini la spiano e cercano di avvelenarla. Le viene prescritta una terapia con aloperidolo 0.5 mg due volte/die per sintomi paranoici. Dopo due settimane la paziente presenta rigidita' e dismetria. La diagnosi piu' probabile e':














La risposta corretta è la C.
In questo caso clinico, la diagnosi più probabile è un parkinsonismo secondario. Il termine parkinsonismo secondario indica un gruppo di disturbi che presentano caratteristiche simili a quelle del morbo di Parkinson, ma che hanno una eziologia diversa.
Dal punto di vista eziologico in tale patologia il meccanismo patogenetico è il blocco o l’interferenza con l’azione della dopamina nei gangli della base.
Le cause più frequenti sono rappresentate dall’uso di farmaci che riducono l’attività dopaminergica, fra questi ricordiamo: gli antipsicotici (p. es., come in questo caso clinico l’aloperidolo, butirrofenone, etc.), gli antiemetici e i farmaci che diminuiscono i livelli di dopamina (p. es., reserpina, tetrabenazina, etc.). Al contrario del Morbo di Parkinson, il parkinsonismo secondario una volta trovata la causa scatenante è in grado di regredire completamente.


2 di 3 Domande

Quale tra i seguenti e' il principale fattore di aumento del rischio di cotrarre una infezione correlata all'assistenza?














La risposta corretta è la D.
Fra le opzioni elencate, il principale fattore di aumento del rischio di contrarre una infezione correlata all’assistenza sanitaria è rappresentato dall'esposizione a procedure invasive diagnostiche o terapeutiche. In questi casi, infatti, i pazienti possono venire a contatto con agenti esterni non sterilizzati in modo corretto o comunque portatori di batteri resistenti a molti antibiotici.


3 di 3 Domande

Un paziente, in quarta giornata post-operatoria allettato dopo un intervento ortopedico, presenta: temperatura 37,4°C, frequenza respiratoria 30 atti/min, FC 135 bpm ritmica, PA 90/65 mmHg, arto inferiore destro tumefatto e dolorabile alla palpazione. Qual' e' la probabilita' che vi sia una tromboembolia polmonare (TEP)?














La risposta corretta è la E.
In questo caso clinico, la probabilità che vi sia una tromboembolia polmonare (TEP) è alta, in quanto il paziente in questione presenta sia due delle condizioni principali per lo sviluppo di trombosi venosa profonda, cioè l’intervento chirurgico ortopedico e il periodo di allettamento prolungato nel post-operatorio, sia la sintomatologia della TEP. Una tromboembolia polmonare si sospetta quando sono presenti tachipnea (o dispnea), dolore toracico, tosse, oppressione precordiale, storia di trombosi venosa profonda e intervento chirurgico-pregresso (in questo caso ortopedico). A questo si aggiungono i parametri di laboratorio che si eseguono in urgenza: un paziente positivo per TEP presenta nella maggior parte dei casi un innalzamento del D-Dimero. La diagnosi di certezza si ha con un’angio-TC e una ecografia del trombo primitivo.

Consegna il compito!


Tempo Rimasto 3 minuti!

Dottore, non aggiorni questa pagina prima del completamento della correzione.
Clicchi su "Consegna il Compito" per ottenere la correzione del compito.

consegna v3 il compito