Quale delle seguenti affermazioni è corretta relativamente al rischio di sviluppare una Sindrome di Guillain Barrè dopo aver effettuato la vaccinazione anti-influenzale o dopo aver contratto una sindrome influenzale?

• I pazienti che ricevono la vaccinazione anti-influenzale presentano un rischio minore rispetto ai pazienti che contraggono la sindrome influenzale

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• Il rischio di sviluppare una Sindrome di Guillain Barrè è uguale nelle due condizioni

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• Non esistono studi che confrontano il rischio tra le due condizioni

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• I pazienti che ricevono la vaccinazione anti-influenzale hanno un rischio maggiore rispetto ai pazienti che contraggono la sindrome influenzale

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• Il rischio di sviluppare una Sindrome di Guillain Barrè è nullo in entrambe le condizioni

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• Non seleziono nessuna risposta

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Nel trattamento dell’asma una delle seguenti affermazioni e' sbagliata, indicare quale:

• i pazienti che non assumono corticosteroidi inalatori e soffrono di una grave riacutizzazione hanno una funzione respiratoria a lungo termine più bassa rispetto a coloro che hanno iniziato un trattamento

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• il trattamento precoce con bassa dose di corticosteroidi inalatori porta ad una migliore funzione respiratoria rispetto alla terapia iniziata quando i sintomi sono presenti da più di 2-4 anni

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• una dose bassa e regolare di corticosteroidi inalatori è consigliabile per i pazienti con risvegli a causa di asma pù di una volta a settimana

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• una dose bassa e regolare di corticosteroidi inalatori è consigliabile per i pazienti con sintomi di asma più di due volte al mese

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• nell’asma professionale, l’allontanamento precoce dall’esposizione e il trattamento precoce, aumentano la probabilità di recupero

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• Non seleziono nessuna risposta

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Il massaggio del seno carotideo in un paziente con flutter atriale con blocco 2:1 (frequenza atriale di 300, frequenza ventricolare di 150 batt/min) è in grado di produrre, verosimilmente, uno dei seguenti risultati:

• Una riduzione della frequenza cardiaca che potenzialmente permetta una conduzione 1:1

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• Aumentata irritabilita' ventricolare

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• interruzione del flutter atriale

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• accorciamento dell’intervallo QT

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• Temporaneo rallentamento della conduzione atrio-ventricolare (da 2:1 a 3:1 oppure a 4:1)

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• Non seleziono nessuna risposta

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