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1 di 3 Domande

Quali sono le raccomandazioni corrette per pazienti con cardiomiopatia dilatativa familiare e disfunzione ventricolare sinistra asintomatica?














La risposta corretta è la B.
Per i pazienti con cardiomiopatia dilatativa familiare e disfunzione ventricolare sinistra asintomatica si raccomanda di iniziare precocemente la terapia con inibitori dell'enzima di conversione dell'angiotensina e/o con beta-bloccanti per rallentare la progressione della patologia, anche in assenza di uno scompenso cardiaco sintomatico.  Inoltre, per i pazienti con cardiomiopatia dilatativa e aritmia significativa o noto rischio di aritmia può essere preso in considerazione l’impianto di un ICD prima che la frazione di eiezione scenda al di sotto del 35%. Infine, dato che la cardiomiopatia dilatativa ha un’eziologia genetica, tutti i familiari del paziente dovrebbero essere sottoposti a visita cardiologica e screening genetico.

2 di 3 Domande

Paziente di 60 anni si presenta presso l’ambulatorio di cardiologia a causa di uno scompenso cardiaco. La classificazione di gravità dello scompenso cardiaco utilizza:














La risposta corretta è la E.
Il sistema di classificazione più comunemente usato per quantificare la gravità e il grado di limitazione funzionale, determinato dallo scompenso cardiaco è il NYHA, che assegna i pazienti a una delle quattro classi funzionali, a seconda del grado di sforzo necessario affinché si sviluppino i sintomi tipici dello scompenso:
- classe I: pazienti con malattie cardiache senza conseguente limitazione dell'attività fisica. L'attività fisica ordinaria non causa sintomi di scompenso cardiaco come affaticamento o dispnea;
- classe II: pazienti con malattie cardiache che comportano una leggera limitazione dell'attività fisica. I sintomi si sviluppano con l'attività ordinaria ma non ci sono sintomi a riposo;
- classe III: pazienti con malattie cardiache con conseguente marcata limitazione dell'attività fisica. I sintomi si sviluppano con un'attività fisica inferiore all'ordinaria ma non ci sono sintomi a riposo.
- classe IV: pazienti con malattie cardiache con conseguente incapacità di svolgere qualsiasi attività fisica senza disagio. I sintomi dell'HF possono manifestarsi anche a riposo.
Invece, l'indice BODE, un sistema per la valutazione della gravità e della prognosi della BPCO, è usato per valutare il rischio di morte di un individuo (riposta A errata). All’opposto, il PSI, un indice della gravità della polmonite acquisita in comunità, consente di valutare la probabilità di morbilità e mortalità tra i soggetti affetti (riposta B errata).

3 di 3 Domande

Quale dei seguenti enzimi epatici deve essere considerato maggiormente nella valutazione di un epatopatia di tipo ostruttivo?














La risposta corretta è la C
La gamma-glutamiltransferasi (gamma-GT o GGT) è un enzima appartenente alla classe delle transferasi. La determinazione sierica dell’attività della gamma-GT è un test di laboratorio di basso costo, sensibile ed accurato, frequentemente utilizzato, comunemente considerato come indice di disfunzione epatobiliare e di abuso di alcool, con specificità peraltro modesta. Invece, la GGT è considerata l’enzima epatico più sensibile per rilevare problemi a carico dei dotti biliari; di conseguenza la gamma-GT deve essere considerata maggiormente nella valutazione di un’epatopatia di tipo ostruttivo.

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