Dettagli
- Definizione
- Eziologia
- Sintomatologia
- Diagnosi
- Prognosi
- Trattamento
Occlusione della vena centrale della retina e occlusione venosa retinica di branca
Definizione
- L’occlusione della vena centrale della retina consiste in un arresto di flusso ematico all’interno della vena causato da un trombo. Provoca perdita indolore della funzione visiva, di grado da lieve a grave, e solitamente si verifica improvvisamente. La diagnosi si basa sull’esame del fondo oculare. I trattamenti possono includere farmaci antagonisti del fattore di crescita endoteliale vascolare (p. es., ranibizumab, pegaptanib, bevacizumab), iniezione intraoculare di un sistema di rilascio prolungato di desametasone o di triamcinolone e fotocoagulazione laser.
Eziologia
- I principali fattori di rischio comprendono:
- Età
- Glaucoma
- Diabete
- Aumentata viscosità ematica
- L’occlusione può anche essere idiopatica. La malattia è rara tra i soggetti giovani. L’occlusione può colpire un ramo della vena retinica o la vena retinica centrale.
- Entro settimane o mesi dall’occlusione della vena centrale della retina, si può verificare in circa il 16% dei pazienti una neovascolarizzazione (anomala formazione di nuovi vasi) della retina o dell’iride (rubeosis iridis) con conseguente glaucoma secondario (neovascolare). L’emorragia vitreale può derivare da una neovascolarizzazione retinica.
Sintomatologia
- La perdita della funzione visiva è solitamente indolore, ma può anche insorgere gradualmente nell’arco di giorni o settimane. L’esame del fondo oculare rivela emorragie intraretiniche, vene retiniche congeste (dilatate) e tortuose, e, solitamente, significativo edema retinico. Queste alterazioni sono tipicamente diffuse se l’occlusione interessa la vena centrale della retina e sono invece limitate a un quadrante se l’ostruzione coinvolge solo un ramo della vena centrale della retina.
Immagine 01
Nell’occlusione della vena centrale della retina, le vene retiniche appaiono dilatate e tortuose. Il fondo oculare può sembrare congestionato ed edematoso. Sono caratteristiche anche le numerose emorragie retiniche.
Diagnosi
- Si pone il sospetto diagnostico nei pazienti con perdita indolore improvvisa della funzione visiva, in particolare nei soggetti con fattori di rischio. Esame del fondo oculare, fotografie a colori e fluorangiografia confermano la diagnosi. La tomografia a coerenza ottica è usata per determinare il grado di edema maculare e la sua risposta al trattamento. Nei pazienti con occlusione venosa retinica centrale si ricerca l’eventuale presenza di ipertensione, glaucoma e diabete. Nei pazienti giovani si valuta la presenza di una maggiore viscosità ematica (con emocromo con formula e fattori della coagulazione se necessario).
Prognosi
- La maggior parte dei pazienti ha un deficit visivo. Nei casi lievi ci può essere un miglioramento spontaneo fino al recupero di una funzione visiva quasi normale in un periodo di tempo variabile. L’acuità visiva all’esordio è un buon indicatore della funzione visiva finale. Se l’acuità visiva è almeno 20/40, verosimilmente resterà buona e talora quasi normale. Se l’acuità visiva è inferiore a 20/200, si manterrà tale o peggiorerà ulteriormente nell’80% dei pazienti. Le occlusioni della vena centrale della retina si ripresentano raramente.
Trattamento
- Trattamento per occlusione venosa retinica di branca con edema maculare che coinvolge la fovea sono di solito l’iniezione intraoculare di un farmaco anti-fattore di crescita vascolare endoteliale (anti-VEGF) (p. es., ranibizumab, aflibercept o bevacizumab) o l’iniezione intraoculare di triamcinolone o un sistema a lento rilascio di desametasone. Questi trattamenti possono anche essere usati per trattare l’occlusione venosa retinica centrale in pazienti con edema maculare. Con questi trattamenti, la vista migliora significativamente nel 30-40% dei pazienti.
- La fotocoagulazione laser focale può essere utilizzata per l’occlusione venosa retinica di branca con edema maculare ma è meno efficace dell’iniezione intraoculare di un farmaco anti-fattore di crescita vascolare endoteliale (anti-VEGF) o di un sistema di rilascio di desametasone. La fotocoagulazione laser focale non è generalmente efficace per il trattamento dell’edema maculare dovuto a un’occlusione venosa retinica centrale.
- Se si sviluppa una neovascolarizzazione retinica o del segmento anteriore secondaria all’occlusione venosa retinica centrale o di branca, deve essere eseguita prontamente una fotocoagulazione laser panretinica per ridurre il rischio di emorragia vitreale e per prevenire il glaucoma neovascolare.