Domanda 1 (riferita allo scenario clinico AA99).
La risposta corretta è la A.
Per la paziente si può avanzare la diagnosi di larva migrans cutanea, causata dall’Ancylostoma sp, noto come il nematode del cane o del gatto. Le uova dell’anchilostoma, presenti nelle feci del cane o del gatto, si sviluppano allo stadio di larve infettive quando vengono depositate in un terreno caldo umido o nella sabbia; la trasmissione avviene per contatto diretto della cute con il suolo o con la sabbia contaminati, cosi le larve penetrano nelle aree cutanee esposte (di solito piedi, gambe, glutei o del dorso).
Le larve possono entrare in uno stato di quiescenza nel corpo nel punto di ingresso, oppure iniziare immediatamente a vagare attraverso la pelle, producendo una sorta di “tragitto intensamente pruriginoso”, che si allunga da pochi millimetri fino ad alcuni centimetri al giorno, con la larva che si intravede sotto la superficie cutanea. Clinicamente la larva migrans cutanea è responsabile di un intenso prurito, con eritema cutaneo e formazioni papulomatose nella sede di ingresso; successivamente, si riscontra la presenza di un tragitto flogistico filiforme e tortuoso, di colore bruno-rossastro, in sede sottocutanea.
Talvolta si possono anche manifestare papule e vescicole da mimare una condizione simil follicolitica, definita follicolite da anchilostoma. La diagnosi viene fatta sulla base dell’anamnesi e dell’esame obiettivo.
La risposta B non è corretta.
La tinea pedis (piede d’atleta) è una infezione dermatofitica dei piedi, soprattutto dovuta alla sudorazione plantare che facilita la crescita dei funghi. Le infezioni da dermatofiti sono comuni in tutto il mondo e i dermatofiti sono le cause prevalenti di infezione fungina anche della pelle, dei capelli e delle unghie. Tali infezioni portano ad una varietà di manifestazioni cliniche, come tinea pedis, tinea corporis, tinea cruris, granuloma di Majocchi, tinea capitis e tinea unguium (dermatofitia onicomicosi). Dal punto di vista clinico la tinea pedis si può presentare in 4 forme cliniche diverse o in associazione fra loro: acuta ulcerativa, vescico-bollosa, cronica intertriginosa e cronica ipercheratosica. Spesso tende a colpire i solchi interdigitali e subdigitali. La Tinea unguium (dermatofitosi onicomicosi) è un’infezione delle unghie da dermatofiti, responsabile della maggior parte delle onicomicosi subunguali distali. Dal punto di vista clinico determina delle unghie discromiche, fragili ed ispessite. Per quanto riguarda la diagnosi è solitamente clinica, avvalendosi anche dei fattori di rischio del paziente.
La risposta C non è corretta.
La disidrosi è una condizione flogistica cutanea, che si manifesta con la comparsa di piccole vesciche sul palmo delle mani, lateralmente alle dita e, talvolta, sulla pianta dei piedi. Può essere una condizione ad insorgenza acuta o a carattere cronico in seguito a determinati allergeni stagionali o dopo il contatto con determinate sostanze. Clinicamente si manifesta con piccole vesciche, che durano circa 1 mese, e, dopo la loro risoluzione, residua una cute eritematosa, particolarmente fragile e sensibile e dal punto di vista della sintomatologia si può avere prurito e dolore.
La risposta D non è corretta.
Il granuloma anulare è una patologia idiopatica cronica e benigna, caratterizzata da papule o noduli, localizzati tipicamente a livello delle mani, piedi e caviglie, che formano un anello intorno alla cute normale o lievemente depressa. Le lesioni sono solitamente asintomatiche e crescono lentamente. La causa del granuloma anulare è sconosciuta: ma, talvolta tali lesioni si manifestano nella sede di un morso o di un trauma minore.
La maggior parte dei bambini ha una o poche lesioni, che guariscono nell’arco di un paio d’anni, senza cicatrici. Alcune possono persistere per molti anni e possono comparirne nuove. Si è vista una associazione fra tale patologia e il diabete e malattie tiroidee, anche se il più delle volte si manifesta in individui sani.
La risposta E non è corretta.
La scabbia è un’infestazione cutanea, causata dall’acaro sarcoptes scabiei. Provoca delle lesioni intensamente pruriginose con papule eritematose e cunicoli negli spazi interdigitali, ai polsi, alla vita e ai genitali. Il responsabile è la femmina dell’acaro, che scava dei cunicoli e rilascia delle sostanze antigeniche. L’infezione avviene attraverso il contatto con una persona infetta, di solito un membro della famiglia o persone che condividono uno stesso ambiente. Nei bambini più piccoli, le piante dei piedi, il palmo delle mani ed il cuoio capelluto sono le localizzazioni più frequenti. Nei bambini più grandi e negli adulti, i siti più comuni sono le aree interdigitali e flessorie del polso. Inizialmente, compaiono le papule eritematose negli spazi interdigitali delle mani, sulla superficie flessoria dei polsi e dei gomiti, in regione ascellare, lungo la linea della vita, oppure sulle zone inferiori dei glutei. Successivamente, le papule possono diffondersi a qualsiasi area del corpo, comprese le mammelle e il pene. I cunicoli sono patognomonici della malattia, comparendo in forma di linee ondulate, sottili e lievemente squamose, lunghe da pochi mm a 1 cm. Una piccola papula scura -l’acaro- è spesso visibile a un’estremità. Sono molto pruriginose e pertanto in seguito a grattamento vengono escoriate.
Fonte Immagine:
AMA |
Archer M. Late presentation of cutaneous larva migrans: a case report. Cases J. 2009; 2:7553. Published 2009 Aug 12. doi: 10.4076/1757-1626-2-7553 |
MLA |
Archer, Michael. “Late presentation of cutaneous larva migrans: a case report” Cases journal vol. 2 7553. 12 Aug. 2009, doi: 10.4076/1757-1626-2-7553 |
APA |
Archer M. (2009). Late presentation of cutaneous larva migrans: a case report. Cases journal, 2, 7553. doi: 10.4076/1757-1626-2-7553 |