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1 di 10 Domande

Quali tra le seguenti affermazioni relative all’ ulcera da piede diabetico è corretta:














La risposta corretta è la E.
Una complicanza comune del diabete è il piede diabetico, dovuto ad alterazioni nervose (neuropatia diabetica) e vascolari (arteriopatia diabetica), tanto da portare alla formazione di vere e proprie ulcere, senza alcuna sintomatologia relata per alterazioni del sistema nervoso periferico. Tale condizione si associa ad una polineuropatia sensitivo-motoria cronica, che riguarda solitamente entrambi gli arti inferiori, caratterizzata da simmetrica perdita sensoriale distale, sensazione intermittente di bruciore, riduzione dei riflessi achillei e/o rotulei e debolezza muscolare. Il persistere di tale condizione, associata ad una glicemia mal controllata e alle nuove lesioni, può determinare gangrena umida e infezioni necrotizzanti. In particolare, la presenza di secrezioni brunastre, gonfiore del piede e della gamba con crepitio alla palpazione, febbre e leucocitosi sono altri segni distintivi di un'infezione necrotizzante in un piede diabetico.

2 di 10 Domande

Quale tra le seguenti condizioni NON è sufficiente per porre la diagnosi di diabete mellito?














La risposta corretta è la E.
Il riscontro di una glicemia postprandiale con valore da 160 a 180 mg/dl non permette di porre diagnosi di diabete mellito. Infatti, secondo le linee guida AMD: “In presenza di sintomi tipici della malattia (poliuria, polidipsia, calo ponderale), la diagnosi di diabete è posta con il riscontro, anche in una sola occasione casuale di glicemia >=200 mg/dl (indipendentemente dall’assunzione di cibo) (risposta D errata). Invece, in assenza dei sintomi tipici della malattia, la diagnosi di diabete deve essere posta con il riscontro, confermato in almeno due diverse occasioni di:
- glicemia a digiuno >= 126 mg/dl (per il digiuno si intende almeno 8 ore di astinenza dal cibo) (risposta A errata);
oppure
- glicemia >= 200 mg/dl 2 ore dopo carico orale di glucosio (eseguito con 75 g di glucosio) (risposta B errata);
oppure
- HbA1c >= 48 mmol/mol (6.5%), a condizione che il dosaggio dell’HbA1c sia standardizzato, allineato IFCC e che si tenga conto dei fattori che possano interferire con il dosaggio” (risposta C errata). 
​​​​​​​Fonte: https://aemmedi.it/wp-content/uploads/2009/06/AMD-Standard-unico1.pdf


3 di 10 Domande

Si presenta un paziente con TSH aumentato e FT3 e FT4 nella norma. Su che diagnosi ti orienti?














La risposta corretta è la D.
In un paziente con TSH aumentato, FT3 e FT4 nella norma, il primo sospetto diagnostico è rappresentato dall’ipotiroidismo subclinico.
All’opposto, l’ipotiroidismo conclamato si caratterizza per valori di TSH aumentati e valori di FT3 e FT4 ridotti (risposta B errata). Così, l’ipertiroidismo conclamato si caratterizza per valori ridotti di TSH e valori aumentati di FT3 e FT4 (risposta E errata);
Al contrario, l’ipertiroidismo subclinico si caratterizza per valori di TSH nella norma e valori aumentati di FT3 e FT4 (risposta C errata). Infine, un adenoma TSH secernente determinerebbe livelli elevati di TSH, FT3 e FT4.

4 di 10 Domande

Il marker piu' utile per il follow-up del carcinoma midollare tiroideo e':














La risposta corretta è la A.
La calcitonina funge da marker utile per la diagnosi e il monitoraggio post-trattamento del carcinoma midollare, un particolare tipo di tumore tiroideo, secernente calcitonina, che deriva dalle cellule C. In particolare, nei casi dubbi, è possibile eseguire il test alla penta-gastrina o al calcio bicarbonato, che consentono di discriminare le forme neoplastiche (aumento dei livelli di calcitonina > 100 pg/L) dalle forme non neoplastiche di iper-calcitoninemia funzionale (senza risposta agli stimoli) (risposte B, C, D ed E errate).

5 di 10 Domande

Nella sindrome di Cushing quale delle seguenti condizioni non è congruente? ​​​​​​​














La risposta corretta è la A.
La sindrome di Cushing include un gruppo di disturbi ormonali da elevata e prolungata esposizione ai glucocorticoidi. Può essere endogena (produzione a livello della corteccia surrenale) o esogena (iatrogena). Non presenta tra le manifestazioni cliniche la cirrosi epatica. La forma endogena comprende la forma ACTH-dipendente (75-80% dei casi) e la ACTH-indipendente (20-25% dei casi). In particolare, la ACTH-dipendente è dovuta a adenomi ipofisari (80% dei casi) o alla secrezione ectopica di ACTH (20% dei casi). Invece, la ACTH-indipendente è dovuta a:
- tumori adrenocorticali monolaterali benigni (adenoma della corteccia surrenale, 60% dei casi) e maligni (carcinoma della corteccia surrenale, 40% dei casi);
- iperplasia bilaterale della corteccia surrenale (iperplasia surrenale macro-nodulare ACTH-indipendente (AIMAH));
- malattia nodulare pigmentosa primaria della corteccia surrenale (PPNAD).
Le manifestazioni cliniche della sindrome di Cushing comprendono: ipertensione, aumento ponderale (obesità centrale con accumulo di tessuto adiposo a livello del volto “facies a luna piena”, del collo, del tronco “gibbo di bufalo” e dei fianchi, mentre gli arti sono caratteristicamente sottili per ipotrofia muscolare), diabete (risposta E errata), dolori ossei, amenorrea, irsutismo, strie rubre (sull’addome, sulle natiche, nella regione ascellare e all’interno delle cosce), ipercoagulabilità, osteoporosi con fratture vertebrali (risposta B errata), calo della libido, disfunzione erettile (risposta D errata), depressione e cardiopatia ipertensiva (risposta C errata).

6 di 10 Domande

Quale dei seguenti e' fattore di rischio per l’osteoporosi?














La risposta corretta è la B.
L’osteoporosi è una patologia sistemica caratterizzata da una riduzione quantitativa generalizzata della massa ossea e da alterazioni qualitative del tessuto osseo con diminuzione della componente minerale di calcio e fosforo. Tale patologia può essere primaria (osteoporosi post meno-pausale, senile, giovanile e osteogenesi imperfetta), oppure può essere secondaria a farmaci (corticosteroidi, eparina), malattie endocrine (ipertiroidismo, ipercortisolismo, diabete, ipogonadismo) e gastrointestinali (gastrectomia, celiachia, malattie infiammatorie dell’intestino, sindromi da malassorbimento), immobilizzazione, BPCO, trapianto e artrite reumatoide. In particolare, rappresenta un importante fattore di rischio per lo sviluppo di fratture tra cui le più frequenti sono le fratture di Colles, le fratture d’anca e i crolli vertebrali. Infine, per valutare il rischio di frattura di un paziente con osteoporosi è stato sviluppato un algoritmo chiamato FRAX (risposte A, C, D ed E errate).

7 di 10 Domande

Quale tra i seguenti criteri non è prevista per la diagnosi di diabete mellito?














La risposta corretta è la A.
Secondo le linee guida AMD, per la diagnosi del diabete mellito il criterio non previsto per la diagnosi è “la glicemia a due ore dal pasto >= a 180 mg/dl”. Infatti, secondo le linee guida AMD: “In presenza di sintomi tipici della malattia (poliuria, polidipsia, calo ponderale), la diagnosi di diabete è posta con il riscontro, anche in una sola occasione casuale di glicemia >=200 mg/dl (indipendentemente dall’assunzione di cibo) (risposta C errata). All’opposto, in assenza dei sintomi tipici della malattia la diagnosi di diabete deve essere posta con il riscontro, confermato in almeno due diverse occasioni di:
- glicemia a digiuno >= 126 mg/dl (per il digiuno si intende almeno 8 ore di astinenza dal cibo) (risposta E errata);
oppure
- glicemia >= 200 mg/dl 2 ore dopo carico orale di glucosio (eseguito con 75 g di glucosio) (risposta C errata);
oppure
- HbA1c >= 48 mmol/mol (6.5%), a condizione che il dosaggio dell’HbA1c sia standardizzato, allineato IFCC e che si tenga conto dei fattori che possano interferire con il dosaggio (risposta D errata)”.
​​​​​​​Fonte AMD: https://aemmedi.it/wp-content/uploads/2009/06/AMD-Standard-unico1.pdf.

8 di 10 Domande

Secondo l'European Thyroid Association, qual è la causa più frequente di ipotiroidismo primario in Europa e negli Stati Uniti?














La risposta corretta è la E.
Secondo l’European Thyroid Association, la causa più frequente di ipotiroidismo primario è rappresentata dalla tiroidite di Hashimoto, una malattia autoimmune ad andamento cronico, più frequente nel sesso femminile. Quando il processo immunitario causa la distruzione di buona parte della tiroide, la malattia si manifesta con ipotiroidismo. Agli esami di laboratorio, l’ipotiroidismo conclamato si caratterizza per valori di TSH aumentati e valori di FT3 e FT4 ridotti. All’opposto, dal punto di vista epidemiologico, la tiroidite subacuta, l’assunzione di amiodarone e la carenza iodica sono cause meno frequenti di ipotiroidismo primario (risposte A, B, C e D errate).




9 di 10 Domande

Una donna di 25 anni si presenta dal medico curante per comparsa di dolore al giugulo accompagnato da febbricola e tachicardia. Alla palpazione la tiroide si presenta ingrossata e molto dolente. In base alla presentazione clinica, qual è il sospetto diagnostico più verosimile tra i seguenti?














La risposta corretta è la D.
Per la paziente del caso clinico, in base ai reperti clinico-anamnestici e alla palpazione della tiroide, il sospetto diagnostico più verosimile è la tiroidite subacuta (tiroidite granulomatosa o tiroidite di De Quervain), una malattia infiammatoria acuta della tiroide, caratterizzata solitamente da una risoluzione spontanea. La tiroidite sub-acuta ha un’origine virale: i virus più frequentemente coinvolti sono Echovirus, Virus influenzali, Coxsackie A e B, Adenovirus, Epstein Barr, Virus della parotite. Determina solitamente febbre, dolore tiroideo, innalzamento degli indici infiammatori (VES, PCR), leucocitosi con linfocitosi relativa (anche se spesso i globuli bianchi sono normali). Inoltre, il dosaggio degli anticorpi tiroidei e la clinica hanno un caratteristico andamento trifasico:
- I fase di tireotossicosi;
- II fase di ipotiroidismo transitorio;
- III fase di restituito ad integrum.
La diagnosi si basa sulla clinica e sui test funzionali. Fondamentale è la scintigrafia tiroidea, che patognomonicamente mostra assenza di captazione (per distruzione dei follicoli tiroidei).
Al contrario, in base ai reperti clinico-anamnestici e obbiettivi, il paziente non presenta verosimilmente tiroidite cronica, ipotiroidismo sub-clinico, gozzo multi-nodulare e morbo di Basedow (risposte A, B, C, E errate).

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10 di 10 Domande

Una donna di 45 anni lamenta astenia e debolezza muscolare. Riferisce inoltre episodi intermittenti di cefalea. L'esame obiettivo è negativo tranne per una P.A. di 155/105. Gli esami di laboratorio non mostrano alterazioni tranne per gli elettroliti sierici che hanno i seguenti valori: sodio 152 mmol/l, potassio 2.5 mmol/l, cloro 110 mmol/l e anidride carbonica di 37 mmol/l. La paziente non assume farmaci. I livelli plasmatici di renina non aumentano in ortostatismo. Il test successivo più appropriato è:














La risposta corretta è la C.
In base ai reperti clinico-anamnestici e laboratoristi, la paziente del caso clinico presenta verosimilmente ipertensione arteriosa da eccesso di mineralcorticoidi. In particolare, le indagini da effettuare nel sospetto di tale patologia sono: il dosaggio degli elettroliti sierici, il dosaggio plasmatico e urinario degli ormoni mineralo-attivi (basale e dopo stimolo) e la determinazione dell’attività renina plasmatica. Fra le indagini dinamiche per lo studio di tale patologia rientrano il test dell’infusione salina, il test del cambiamento di postura e il test al captopril. In particolare, la paziente del caso clinico può essere sottoposta al test dell’infusione salina, che confermerà la diagnosi di iperaldosteronismo primario, misurando la concentrazione plasmatica di aldosterone, che in caso di risposta patologica sarà soppresso. Al contrario, dopo la somministrazione di soluzione salina, e non con il digiuno, l’aldosterone dovrebbe essere soppresso (risposta D errata). All’opposto, il test di soppressione al desametasone trova un razionale nel morbo di Cushing (risposta A errata). Infine, la determinazione dei cataboliti delle catecolamine su un campione delle urine delle 24 ore sarebbe utile in caso di sospetto di feocromocitoma (risposta E errata).

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