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1 di 10 Domande

Quale dei seguenti farmaci non è un antidiabetico orale?















La risposta corretta è la A
L’exenatide, un analogo sintetico del GLP-1, è il primo farmaco incretinico ad essere stato reso disponibile per la terapia del diabete di tipo II. Determina la riduzione dei picchi postprandiali di glicemia, aumenta il rilascio di insulina mediato da glucosio, riduce i livelli di glucagone, rallenta lo svuotamento gastrico e riduce l’appetito.
Per quanto riguarda questo farmaco può essere somministrato per via parenterale (sottocutanea), quindi, non è un antidiabetico orale.


2 di 10 Domande

La determinazione dell’emoglobina glicata permette di valutare l’assetto glicemico:














La risposta corretta è la A.
L’emoglobina glicata si forma perché il glucosio col il suo gruppo aldeidico si lega al gruppo ammidico N-terminale della catena β dell’emoglobina: in un primo momento il legame è reversibile, dopodiché diventa irreversibile e si forma l’emoglobina A1C che è stabile. La determinazione della emoglobina glicata permette di valutare l’assetto glicemico nei 3-4 mesi precedenti l’esame. Infatti, una volta che il glucosio si unisce all’emoglobina, “glicando” la proteina originale, vi rimane legato per l’intera vita del globulo rosso, ovvero circa 120 giorni.

3 di 10 Domande

Scenario ZZ5P: In un reparto vengono registrate le variazioni di glicemia in mg/dl misurate sui pazienti diabetici in cura. Di seguito vengono riportate le variazioni di glicemia di 7 pazienti diabetici trattati con ipoglicemizzanti orali: -35, -37, -40, -39, -38, -36, -35; mentre i valori di altri 7 pazienti, con un basso grado di severitĂ  di diabete e che come trattamento hanno solamente modificato la loro dieta, sono: -10, -25, -25, -20, -27, -30, -11. Si indichi il valore mediano della variazione di glicemia nel gruppo di diabetici trattati con ipoglicemizzanti orali














La risposta corretta è la D.
La definizione statistica di mediana è il valore intermedio di una successione finita di valori.Nel caso specifico, il calcolo della mediana consiste nel distribuire i valori forniti (-35, -37, -40, -39, -38, -36, -35) in ordine crescente e selezionare il valore intermedio che sarà la mediana: -35, -35, -36, -37, -38, -39, -40. Il valore intermedio in questa successione è il -37.
Le risposte A, B, C ed E non sono corrette.
La mediana corrisponde al valore -37.

4 di 10 Domande

Quale e' il range di valori di emoglobulina glicata da mantenere in un soggetto con diabete Mellito tipo II compensato per prevenire l'incidenza e la progressione delle complicanze microvascolari?














La risposta corretta è la A.


(Fonte: Standard Italiani per la cura del diabete mellito.)
Dalle linee guida si evince che l’unica opzione plausibile, fra quelle riportate nella domanda, è 48-53 mmol/mol (6,5-7%).


5 di 10 Domande

Qaunte volte all'anno e' opportuno il controllo dell'emoglobina glicata in un paziente diabetico compensato ?














La risposta corretta è la D.
La valutazione del controllo glicemico ottenuto in un soggetto con diabete deve includere il periodico esame dell’HbA1c. La valutazione dell’HbA1c deve essere effettuata non meno di 2 volte all’anno in ogni paziente con diabete, 4 volte all’anno nei pazienti con compenso precario o instabile o nei quali sia stata modificata la terapia.

(Fonte: Standard Italiani per la cura del diabete mellito.)
 

6 di 10 Domande

La valutazione del controllo glicemico ottenuto in un soggetto con diabete deve includere il periodico esame dell’HbA1c. In ogni paziente con diabete, la valutazione dell’HbA1c deve essere effettuata? 














La risposta corretta è la C
La valutazione del controllo glicemico ottenuto in un soggetto con diabete deve includere il periodico esame dell’HbA1c. La valutazione dell’HbA1c deve essere effettuata non meno di 2 volte all’anno in ogni paziente con diabete, 4 volte all’anno nei pazienti con compenso precario o instabile o nei quali sia stata modificata la terapia.
Fonte: Standard Italiani per la cura del diabete mellito.

7 di 10 Domande

Quando si parla di ipotiroidismo primitivo manifesto?














La risposta corretta è la A
L'ipotiroidismo primario è caratterizzato da un'alta concentrazione sierica di ormone stimolante la tiroide (TSH) e una bassa concentrazione sierica di tiroxina libera (T4) (risposta A corretta), mentre l'ipotiroidismo subclinico è definito biochimicamente come una normale concentrazione di T4 libero in presenza di un'elevata concentrazione di TSH (risposta D errata).

8 di 10 Domande

Nel carcinoma midollare della tiroide è aumentata:














La risposta corretta è la B
Il carcinoma midollare della tiroide è un tumore neuroendocrino delle cellule para-follicolari o C della ghiandola tiroidea che producono calcitonina (riposta B corretta). Le concentrazioni di calcitonina sierica, correlate alla massa tumorale e alla differenziazione del tumore, sono quasi sempre elevate nei pazienti con tumore palpabile. La maggior parte dei tumori midollari della tiroide secernono anche l'antigene carino-embrionario (CEA), che, come la calcitonina, può essere usato come marker tumorale.

9 di 10 Domande

Un uomo di 64 anni riferisce tosse stizzosa. All’esame obiettivo il medico palpa un linfonodo ingrossato nella fossa sovraclaveare. La radiografia del torace dimostra la presenza di una massa parailare e di adenopatia tracheobronchiale. Quale diagnosi spiega i seguenti esami di laboratorio: natriemia 116 mmol/l; kaliemia 4 mmol/l; osmolalità plasmatica 250 mosmol/kg; osmolalità urinaria 600 mosmol/kg; natriuria 80 mmol/l?















La risposta corretta è la B
Il paziente del caso presenta la sindrome da inappropriata secrezione di ormone antidiuretico (SIADH), che si sviluppa quando, in determinate condizioni, l’ipofisi rilascia una quantità eccessiva di ormone antidiuretico (la vasopressina), causando la ritenzione di liquidi e l’abbassamento del livello di sodio per diluizione. La SIADH può essere causata dalla produzione di vasopressina al di fuori dell’ipofisi, come nel caso di alcuni tumori, specialmente del polmone.


10 di 10 Domande

Cosa si intende per ridotta tolleranza al glucosio (o Impaired Glucose Tolerance, IGT)?














La risposta corretta è la E
La ridotta tolleranza al glucosio (o IGT, impaired glucose tolerance) è uno stato prediabetico, che è associato a insulino-resistenza e aumento del rischio di patologia cardiovascolare. Secondo i criteri della Organizzazione Mondiale della Sanità e l'American Diabetes Association, si definisce un paziente affetto da IGT, quando i livelli di glicemia, misurati con esame OGTT dopo 2 ore dalla somministrazione di 75g ml di glucosio in soluzione, sono pari a 140–199 mg per dL.

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