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1 di 10 Domande

Quale di questi sintomi è il più caratteristico della s. di Sjögren? 














La risposta corretta è la D.
La sindrome di Sjögren è una malattia infiammatoria sistemica cronica relativamente frequente, a carattere autoimmune ed eziologia sconosciuta. La sindrome di Sjögren deve il suo nome al suo scopritore Henrik Sjögren, un oculista svedese che risiedeva e lavorava a Copenaghen, che la descrisse per la prima volta nel 1933. Il quadro clinico è caratterizzato da secchezza della bocca, degli occhi (cheratocongiuntivite secca) e di altre mucose ed è causato dall'infiltrazione linfocitaria delle ghiandole esocrine e conseguente disfunzione secondaria. La sindrome di Sjögren può colpire varie ghiandole esocrine o altri organi.


2 di 10 Domande

Anisopoichilocitosi degli eritrociti significa: 














La risposta corretta è la E.
L'Anisopoichilocitosi è il riscontro nello striscio di sangue periferico di emazie dalla forma (poichilocitosi) e del volume (anisocitosi) variabile.


3 di 10 Domande

Una paziente di 85 anni, affetta da diabete mellito di 2° tipo, viene portata in Pronto Soccorso per agitazione psicomotoria e confusione mentale insorte acutamente. I parametri vitali sono i seguenti: pressione arteriosa 110/70 mmHg, frequenza cardiaca 98 bpm, frequenza respiratoria 24 atti/minuto, saturazione arteriosa di ossigeno 96%, temperatura corporea 39,5 °C. Uno stick urinario mostra: nitriti++, leucociti++, sangue+, proteine+ e l'esame obiettivo evidenzia marcata dolorabilità in regione lombare. La paziente viene ricoverata. Quale delle seguenti terapie antibiotiche è una valida scelta empirica iniziale?














La risposta corretta è la D.
La paziente anziana si trova in uno stato confusionale secondario ad una infezione delle vie urinarie, suggerita dalla presenza di febbre, segno di Giordano positivo, positività al test dei leucociti e nitriti. In particolare, il quadro è suggestivo di pielonefrite acuta, il cui trattamento d’elezione prevede una cefalosporina di terza generazione, come il ceftriaxone (risposta D corretta) o un carbapenemico per almeno due settimane. È necessaria anche una urinocoltura, sui cui effettuare l’antibiogramma per selezionare l’antibiotico più efficace per l’agente infettante. L’opzione della ciprofloxacina presenta un dosaggio, una durata ed una modalità di somministrazione non adeguati ad una pielonefrite acuta, ma ad una infezione delle basse vie urinarie (risposta A errata).


4 di 10 Domande

Dove sono situati i chemocettori che attivano l'area del vomito?














La risposta corretta è la D.
I chemocettori che attivano l’area del vomito sono localizzati sul pavimento del IV ventricolo vicino ai nuclei del vago (risposta D corretta). Questi rispondono agli stimoli chimici presenti nel sangue sia esogeni come farmaci (morfina, glicosidi, chemioterapici), sia endogeni (in caso di uremia). Nell’antro gastrico sono presenti fibre afferenti viscerali sensitive che provengono dal vago e che portano all’attivazione diretta del centro del vomito (risposta C errata). I gangli celiaci recepiscono le afferenze sensitive viscerali del vago di origine gastrica e vanno anch’essi centralmente ad attivare il centro del vomito (risposta B errata). Stesso discorso per le fibre afferenti viscerali sensitive del fondo gastrico (risposta A errata). Il meccanismo del vomito è controllato dal centro del vomito, localizzato nel tronco encefalico. Questo riflesso parte da vie sensitive afferenti vagali (apparato gastrointestinale e cuore), della corteccia cerebrale (nella trasmissione di stimoli olfattivi, del gusto ma anche di emozioni e ricordi), del sistema vestibolare, dei chemocettori a livello del pavimento del IV ventricolo. Le vie efferenti sono dirette alla muscolatura della faringe, del tubo digerente, del torace e dell’addome.


5 di 10 Domande

La dimostrazione dell'antigene HBsAg si rileva in queste condizioni ad esclusione di una. Quale? 














La risposta corretta è la B.
L'epatite B è causata da un virus al DNA, che è spesso trasmesso per via parenterale. Ha almeno 3 distinti sistemi antigene-anticorpo che possono essere testati:
•    1) HbsAg;
•    2) HBcAg;
•    3) HBeAg.
Dunque, la dimostrazione dell’antigene HbsAg non si rileva in corso di Epatite di tipo A.


6 di 10 Domande

Una tumefazione diffusa della tiroide si rileva generalmente in una di queste condizioni: 














La risposta corretta è la A.
La malattia di Basedow-Graves (o morbo di Basedow-Graves, malattia di Flaiani-Basedow, malattia di Parry o gozzo tossico diffuso), un ipertiroidismo autoimmune, che colpisce la tiroide ed è caratterizzata dalla presenza di una o più delle seguenti manifestazioni: gozzo, ipertiroidismo, oftalmopatia, dermopatia. 


7 di 10 Domande

Quale di queste sostanze è parasimpaticomimetica? 














La risposta corretta è la C.
I parasimpaticomimetici (o colinergici) sono composti che stimolano il sistema nervoso parasimpatico. Sono causa, a livello dei recettori nicotinici e recettori muscarinici, di effetti sul sistema nervoso simili a quelli prodotti dall'acetilcolina rilasciata dalle fibre nervose parasimpatiche. L’acetilcolina è parasimpaticomimetica. 


8 di 10 Domande

Il segno del ballottamento è rilevabile nella seguente condizione: 














La risposta corretta è la C.
Il segno del ballottamento renale è una tecnica usata in semeiotica medica per apprezzare l’abnorme mobilità di un organo, in particolare i reni. Consente anche di rinviare con la palpazione bimanuale il rene ptosico o ingrossato tra il fianco anteriormente e la regione lombare posteriormente.


9 di 10 Domande

Quale delle seguenti affermazioni sull'emocromatosi primitiva è corretta?














La risposta corretta è la B.
L’emocromatosi primaria è una patologia genetica caratterizzata da un’alterazione nei meccanismi di regolazione del metabolismo del ferro con eccessivo accumulo che determina danno tissutale. Esistono quattro tipi: 
•    1° tipo o emocromatosi ereditaria classica, a trasmissione autosomica recessiva correlata a mutazioni del gene HFE (risposta B corretta); 
•    2° tipo o emocromatosi ereditaria giovanile, forma autosomica recessiva rara causata da mutazioni nel gene HJV o a mutazioni nel gene HAMP (epcidina); 
•    3° tipo, rara forma autosomica recessiva dovuta a mutazioni nel recettore della transferrina di tipo 2 (TFR2); 
•    4° tipo causata da mutazioni autosomiche dominanti nel gene SLC40A1 che alterano la capacità della ferroportina di legare l'epcidina. 
Oltre l'80% dei casi è rappresentato dalla forma classica HFE-correlata con mutazione C282Y in omozigosi, la più frequente o mutazioni C282Y/H63D in eterozigosi composta. L’eritropoiesi inefficace e la terapia trasfusionale sono responsabili dell’insorgenza di emosiderosi o emocromatosi secondaria (risposte A e D errate). 


10 di 10 Domande

Una sintomatologia improvvisa di dolore acutissimo, dispnea, enfisema cervicale, shock in portatore di ulcera peptica dell'esofago, induce a suppore che l'ulcera sia andata incontro a: 














La risposta corretta è la A.
Una sintomatologia improvvisa di dolore acutissimo, dispnea, enfisema cervicale, shock in portatore di ulcera peptica dell’esofago induce a supporre che l’ulcera sia andata incontro a perforazione nel mediastino.


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