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1 di 10 Domande

Una paziente di 45 anni, trattata con corticosteroidi ad alte dosi e ciclofosfamide per granulomatosi con poli-angioite, arriva presso il pronto soccorso dell’ospedale con febbre, respiro corto e tosse secca. La sua funzione renale è rimasta stabile nell'ultimo mese e si ritiene che la sua vasculite sia sotto controllo. La radiografia del torace mostra delle modificazioni importanti rispetto all’RX di un mese prima; in particolare allo stato attuale è presente un pattern di addensamento interstiziale irregolare che pone il sospetto di una polmonite da Pneumocystis jirovecii. Quale delle seguenti indagini di laboratorio è più probabile che sia elevata?














La risposta corretta è la A.

L’1,3-β-D-glucano fa parte di un gruppo di polisaccaridi presenti in natura, che si trovano nei cereali, batteri e funghi. In dettaglio, rappresenta un componente dello Pneumocystis jirovecii, la cui rilevazione può risultare elevata nella polmonite da esso causata: per tale ragione può essere utilizzato come test diagnostico nel sospetto di tale patologia.


2 di 10 Domande

Un uomo di 74 anni, che vive in alloggi protetti, giunge al pronto soccorso dell’ospedale con sintomi coronarici, tosse secca e dispnea. Ha un’insufficienza cardiaca allo stadio III NYHA (New York Heart Association) e assume un inalatore di salmeterolo/fluticasone ad alte dosi per il trattamento della broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO). Attualmente nella sua abitazione c’è un focolaio di influenza. L’esame obiettivo rileva una P.A. di 102/72 mmHg, una F.C. di 95 bpm ed una T.C. di 38.2°C. L’ auscultazione del torace rivela crepitii ad entrambe le basi. Inoltre, gli esami di laboratori mostrano un valore di GB di 8.5×10^3/µl ed una PCR di 54 mg/l. Quale dei seguenti è l’atteggiamento terapeutico più appropriato?














La risposta corretta è la C.

Per il paziente del caso clinico, in base alle linee guida dell’istituto nazionale per la salute e l’eccellenza di cura (NICE), è raccomandano il trattamento con antivirali influenzali, come Oseltamivir: infatti, il paziente ha un sospetto clinico elevato di infezione influenzale. Vengono considerati a rischio i pazienti di età maggiore a 65 anni, con malattie croniche cardiovascolari, respiratorie, epatiche, renali o neurologiche. Infine, i pazienti possono iniziare la terapia entro 48 ore dai sintomi iniziali (risposta A, B, D ed E errate).


3 di 10 Domande

Un uomo di 58 anni, si presenta al PS dell’ospedale con febbre e dispnea peggiorata significativamente nelle ultime 48 ore. Ha una storia clinica di ipertensione, diabete di tipo due e scarsa igiene dentale, che ha determinato la necessità di eseguire un certo numero di estrazioni dentali fino a sei settimane fa. All'esame obiettivo, la misurazione della P.A. è di 102/72 mmHg, una F.C. di 100 bpm, e all’auscultazione del torace si rileva un soffio pansistolico e crepitii nella regione toracica destra. Al momento della visita è febbrile, con una T.C. di 38.4°C. Quale delle
seguenti è la diagnosi più probabile?

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La risposta corretta è la E.

Per il paziente del caso clinico, in base ai reperti clinico-anamnestici e alla RX del torace, la diagnosi più probabile è l’edema polmonare acuto cardiogeno unilaterale a carico del polmone destro da insufficienza mitralica severa con jet di rigurgito verso le vene polmonari di destra. Inoltre, le estrazioni dentarie recenti e la febbre orientano il sospetto clinico verso un’endocardite infettiva in atto, che probabilmente ha determinato una disfunzione cardiaca acuta con l’edema polmonare acuto, una condizione clinica caratterizzata dall’insufficienza ventricolare sinistra grave, che comporta ipertensione venosa polmonare e conseguente essudazione alveolare.


4 di 10 Domande

Un idraulico di 73 anni giunge presso l’ambulatorio di pneumologia, per un controllo. Racconta di essere stato portato in pronto soccorso circa due mesi fa a causa di un versamento pleurico destro con evidenza di placche pleuriche: in tale occasione, ha effettuato un drenaggio con biopsia pleurica, che ha consentito di fare diagnosi di mesotelioma. Inoltre, riferisce dispnea ingravescente e dolore all’emitorace destro; non è in grado di camminare per più di 20-30 metri senza dispnea. Vista la sua sintomatologia, viene effettuata una radiografia del torace che conferma la recrudescenza del versamento pleurico. Quale dei seguenti è il modo più appropriato per gestirlo?














La risposta corretta è la A.

Per il paziente del caso clinico, in base ai reperti clinico-anamnestici, la pleurodesi di drenaggio ed il talcaggio rappresentano la gestione adeguata. Le linee guida della British Thoracic Society (BTS) supportano la pleurodesi con talcaggio come terapia più efficace nel caso di versamenti pleurici maligni correlati al mesotelioma. Tale procedura è minimamente invasiva rispetto alle opzioni di trattamento chirurgiche e risulta la strategia più adatta per un paziente con uno scarso stato funzionale (risposte B, C, D ed E errate).


5 di 10 Domande

Una donna di 55 anni si reca presso il PS lamentando febbre persistente (circa 38.6 °C) da 10 giorni, associata a tosse secretiva, talvolta emoftoe, malessere generale e dolore toracico. Pertanto, viene sottoposta ad una TC del torace che mostra il seguente quadro. Qual è la diagnosi più probabile?

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La risposta corretta è la E.

Per la paziente del caso clinico, in base ai dati clinici-anamnestici e alla TC del torace, che mostra un’area strutturata di addensamento parenchimale a carico del polmone di sinistra, con broncogramma aereo contestuale, la diagnosi più probabile è rappresentata dalla polmonite.


6 di 10 Domande

Un uomo di 47 anni, fumatore, con una storia di uso di droghe, si reca presso il PS a causa di un dolore all’emi-torace di sinistra da circa 2 ore in evoluzione, con insorgenza acuta e dispnea progressiva. Nelle 2 settimane precedenti aveva presentato febbre, malessere e tosse secca. All'esame obiettivo, il paziente si presenta tachipnoico con 36 atti respiratori/min, retrazione dei muscoli respiratori, SpO2 dell’81% in aria ambiente, cianosi, sudorazione, F.C. di 135 bpm e P.A. di 75/45 mmHg. All’auscultazione vi è completa assenza del murmure vescicolare nell'emitorace sinistro. Si esegue una sierologia per HIV che è positiva e presenta un conteggio di linfociti CD4+ di 176 cellule/mL. Viene eseguita una radiografia del torace. Qual è la diagnosi più probabile?

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La risposta corretta è la D.

Per il paziente del caso clinico, in base ai reperti clinico-anamnestici e alla RX del torace, la diagnosi più probabile è rappresentata dallo PNX da ricondurre a polmonite da Pneumocystis jirovecii. Infatti, il paziente presenta HIV con un conteggio di linfociti CD4+ < 200, febbre, malessere generale e tosse secca da due settimane. Inoltre, all’arrivo al PS presenta dolore all’emitorace sinistro, tachipnea, tirage, desaturazione, murmure vescicolare assente all’emitorace di sinistra, una estesa falda di iper-diafania sinistra con collasso del parenchima polmonare omolaterale e sbandieramento contro-laterale delle strutture cardio-mediastiniche alla RX del torace, dati che permettono di avanzare tale diagnosi.


7 di 10 Domande

Un paziente di 75 anni con tosse associata a dispnea, viene sottoposta ad un RX del torace. Cosa si apprezza di patologico?

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La risposta corretta è la C.

La RX del torace del paziente del caso clinico mostra un massivo versamento pleurico basale sinistro, che presenta una crescente ipodiafania cranio-caudale e tende a mascherare il profilo emi-diaframmatico, la marginale mediastinica omolaterale e ad obliterare il seno costo-frenico laterale. Generalmente, la presenza di versamento è rilevata all’RX quando raggiunge la quantità di circa 250 ml.


8 di 10 Domande

Paziente di 70 anni con anamnesi patologica remota negativa per patologie significative si presenta in PS. Non assumente nessun farmaco. È stato un fumatore per 40 anni. Non ha alcun animale domestico a casa ed ha lavorato in una filiale bancaria. All'esame obiettivo la P.A. è 135/75 mmHg, la F.C. di 88 bpm, la F.R. di 24 atti/min e la SpO2 di 88% in aria ambiente. Inoltre, non mostra distensione giugulare, l’auscultazione cardiaca è normale, mentre quella polmonare svela dei crepitii inspiratori alle basi; in aggiunta, presenta ippocratismo digitale, senza edemi degli arti inferiori. Effettua test di funzionalità respiratoria, che mostrano diminuzione del FEV1 (57% del previsto), diminuzione di FVC (67% del previsto), rapporto FEV1/FVC di 0.91 e diminuzione della DLCO (42% del previsto). Viene eseguita una TC toracica. Quale è la diagnosi più probabile?

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La risposta corretta è la D.

Per il paziente del caso clinico, in base ai reperti clinico-anamnestici e alla TC del torace, la diagnosi più probabile è la fibrosi polmonare idiopatica: infatti, il paziente presenta un pattern di tipo fibrotico in sede periferica alle basi polmonari alla TC, una spirometria con pattern restrittivo, crepitii bilaterali inspiratori alle basi, tachipnea, SpO2 88% in aria ambiente e dispnea in evoluzione da più di 1 anno. Al contrario, la broncopneumopatia cronica ostruttiva polmonare (BPCO) con enfisema avrebbe determinato un rapporto FEV1/FVC < 0.70 alla spirometria (risposta B errata). Infine, il quadro radiografico non è tipico del cancro polmonare, che all’imaging mostrerebbe un nodulo o una massa parenchimale polmonare (risposta C errata).


9 di 10 Domande

Una paziente dispnoica affetta da corio-carcinoma, viene sottoposta ad un RX del torace. Cosa si apprezza?

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La risposta corretta è la A.

La RX del torace della paziente del caso clinico, con corio-carcinoma e dispnea, mostra bilateralmente la presenza di multiple opacità nodulariformi a margini mal definiti, da riferire a secondarismi, ovvero metastasi polmonari. Inoltre, la RX mostra evidente versamento pleurico basale destro.


10 di 10 Domande

Paziente di 29 anni, molto alto e magro, avverte improvvisamente dolore toracico di tipo puntorio associato a dispnea. Viene portato in PS, ove effettua una radiografia con bassa qualità. Vista la clinica del paziente, viene sottoposto ad una TC del torace. Qual è la diagnosi?

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La risposta corretta è la E.

Per il paziente del caso clinico, in base ai reperti clinico-anamnestici e alla TC del torace, la diagnosi più probabile è rappresentata dallo pneumotorace. In particolare, alla TC del caso si apprezza a carico del parenchima polmonare il collasso parenchimale.


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