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1 di 10 Domande

Un ragazzo di 25 anni giunge in PS a causa di tosse, dispnea e cefalea. È stato di recente in vacanza in Spagna e al suo ritorno si è recato con questi sintomi dal suo medico di base, che li ha trattati con Amoxicillina, ma non sono migliorati. L’esame obiettivo polmonare ha rilevato crepiti bilaterali e agli esami ematochimici gli enzimi epatici hanno valori alterati. Quale sarebbe il test diagnostico più utile a questo punto?














La risposta corretta è la E.

Per il paziente del caso clinico di 25 anni di ritorno da una vacanza in Spagna, con dispnea, tosse, cefalea, crepitii bilaterali, il test diagnostico più utile sarebbe l’antigene urinario della legionella. In particolare, la legionella si trasmette tramite via aerea, mediante goccioline di aerosol, sviluppandosi nel 2-15% dei casi di polmonite acquisita in comunità. Inoltre, la polmonite da legionella dovrebbe essere sospettata in caso di viaggi all’estero o soggiorno in hotel, mancata risposta alle penicilline, diarrea che accompagna sintomi respiratori, test di funzionalità epatica alterati e ipo-natriemia.


2 di 10 Domande

Nei pazienti con febbre, la prevalenza di batteriemia è del 10%. Uno studio sul livello sierico di procalcitonina per la diagnosi precoce di batteriemia nei pazienti febbrili ha rilevato che il rapporto di verosimiglianza di un test positivo (livello di procalcitonina sierica superiore a 0,5 microgrammi / L) era 5. Se un paziente ha la febbre e il suo livello di procalcitonina è di 0,6 microgrammi / L, qual è la sua possibilità di avere batteriemia?














La risposta corretta è la A.

Per il paziente del caso clinico, in base ai reperti clinico-anamnestici, la possibilità di avere batteriemia è del 36%. In particolare, per calcolare tale possibilità è necessario effettuare i seguenti calcoli:

-probabilità a priori di avere una malattia (P) = 10%;

-odds a priori di avere la malattia = P / (1 – P) = 10% / (1 – 10%) = 0,111;

-odds a posteriori di avere la malattia = odds a priori × likelihood ratio= 0,111 × 5 = 0,555;

-probabilità a posteriori = odds a posteriori / (1 + odds a posteriori) = 0,555 / (1 + 0,555) = 36%.


3 di 10 Domande

Quale delle seguenti affermazioni sulla fibrosi polmonare idiopatica è corretta?














La risposta corretta è la B.

L’infiammazione attiva in corso di fibrosi polmonare idiopatica, la più comune forma di polmonite idiopatica interstiziale, può essere identificata tramite una TC del torace. In particolare, la sintomatologia si sviluppa nel corso di mesi o anni e comprende dispnea da sforzo, tosse e fini crepitii (tipo Velcro). La diagnosi si basa sull’anamnesi, sull’esame obiettivo, sulla TC ad alta risoluzione e/o sulla biopsia polmonare.


4 di 10 Domande

Un uomo di 61 anni si reca dal suo medico di base lamentando da quattro giorni la comparsa di tosse secca, crescente confusione oltre che diarrea e mal di testa, che sono aumentati di gravità nel corso dell'ultimo giorno. Presenza ipertensione per cui assume perindopril e indapamide ed è stato recentemente in viaggio per una convention in Spagna. All'esame obiettivo la P.A. è 110/70 mmHg, la F.C. di 92 bpm e la T.C. di 38,2℃. All’auscultazione si apprezzano crepiti grossolani basali bilaterali e segni di versamento pleurico sinistro. Vengono prescritte delle indagini di laboratorio che mostrano: Hb 137 g/L (135-177), leucociti 11.9×10^9/L (4-11), piastrine 173 × 10^9/L (150-400), sodio 133 mmol/L (135-146), potassio 4.8 mmol/L (3,5-5), creatinina 132 μmol/L (79-118), alanina aminotransferasi 180 U/L (5-40), fosfatasi alcalina 220 U/L (39-117). Inoltre, l’esame radiologico mostra un consolidamento bilaterale irregolare e un versamento pleurico sinistro. Quale dei seguenti è il miglior trattamento per il paziente?














La risposta corretta è la D.

Per il paziente del caso clinico, in base alla storia del recente viaggio per una convention in Spagna, associata alla polmonite con consolidamento bilaterale, versamento pleurico, ipo-natriemia, diarrea e alterazioni non specifiche degli enzimi epatici, il miglior trattamento è la levofloxacina, dato che il sospetto clinico è rappresentato da polmonite da legionella. Tale batterio non è sensibile alla penicillina, quindi la benzil-penicillina è una scelta inappropriata (risposta A errata). Inoltre, è resistente alla rifampicina (risposta E errata). A tale proposito, si riportano le linee guida del 2016 del “Ministero della Salute”.

 

 

 

 


5 di 10 Domande

Un avvocato di 45 anni si reca presso l’ambulatorio a causa di dispnea e tosse secca. Riferisce che è stata curata dal suo medico di famiglia con un inalatore di salbutamolo, che però non ha apportato alcun miglioramento alla sua sintomatologia. Inoltre, riferisce di avere un'eruzione cutanea pruriginosa su entrambe le gambe a livello degli stinchi. All'esame obiettivo, presenta P.A. di 145/82 mmHg, F.C. di 80 bpm e BMI di 28. All’auscultazione i polmoni appaiono normali e l'eruzione cutanea sugli stinchi sembra coerente con eritema nodoso. Quale delle seguenti indagini è più probabile che confermi la diagnosi?














La risposta corretta è la E.

Per il paziente del caso clinico di 45 anni, con dispnea, tosse secca, eruzione pruriginosa su entrambe le gambe a livello degli stinchi (con quadro coerente con eritema nodoso), la diagnosi più probabile è rappresentata dalla sarcoidosi; nel sospetto di tale patologia, la biopsia trans-bronchiale può determinare la presenza o l’assenza dei granulomi non caseosi. Invece, il lavaggio bronco-alveolare può dimostrare l’aumento dei linfociti, tuttavia tale reperto è aspecifico. Inoltre, l’ACE sierico che aumenta nel 60% dei pazienti con sarcoidosi, non è sufficiente per una diagnosi definitiva (risposta D errata). Infine, la colorazione AAFB sarebbe utile per la diagnosi di tubercolosi (risposta A errata).


6 di 10 Domande

Un paziente si presenta dalla dottoressa lamentando tosse e dispnea progressiva da circa 8 mesi. Viene eseguita una spirometria che riporta i risultati seguenti: FEV1 1,7L (77% previsto), FVC 2.3 L (61% previsto) e FEV1/FVC di 0.73. Quale delle seguenti condizioni è associata a questo quadro polmonare?














La risposta corretta è la C.

La spirometria del paziente del caso clinico indica un difetto polmonare di tipo restrittivo (FEV1/FVC > 0.7) compatibile con un quadro di obesità, che causa spesso tale quadro.


7 di 10 Domande

Una donna di 72 anni si reca al suo medico di base, un paio di giorni dopo la dimissione dall’ospedale, in cui era stata ricoverata a causa di una polmonite acquisita in comunità. Lamenta l’insorgenza di cellulite attorno al IV dito della mano sinistra. All'esame obiettivo, è piretica con una T.C. di 37,6°C, un'area di eritema di 5 cm × 3 cm e una fuoriuscita di pus dopo aver inserito l’ago. Le indagini di laboratorio mostrano: emoglobina 116 g/L (115-165), conteggio dei globuli bianchi 11.2 × 10^9/L (4-11), piastrine 193 × 10^9/L (150-400), sodio 138 mmol/L (135-146), potassio 4,3 mmol/L (3,5-5), creatinina 110 μmol/L (79-118). Tampone nel sito di cellulite: MRSA. Quale dei seguenti è l'antibiotico empirico più appropriato per lei?














La risposta corretta è la B.

La paziente del caso clinico presenta una cellulite da Staphylococcus aureus resistente alla meticillina (MRSA), che probabilmente risponderà alla terapia antibiotica orale empirica. Inoltre, la paziente mostra globuli bianchi e temperatura corporea solo leggermente elevati. Secondo, le attuali linee guida si raccomanda il trattamento con doxiciclina orale 100 mg BD (se il paziente ha più di 12 anni) o acido fusidico 500 mg TDS o trimethoprim 200 mg BD in combinazione con rifampicina 300 mg BD, per la MRSA comunitaria non complicata.


8 di 10 Domande

Donna di 32 anni per un magazzino di vernici, nei mesi scorsi ha presentato un episodio di mancanza di respiro. Successivamente, mentre era in vacanza nel Lake District, i suoi sintomi si sono completamente risolti. Oggi ha presentato un nuovo episodio di dispnea, per la quale, nelle prime ore del mattino, aveva già fatto uso per 12 volte del suo inalatore salbutamolo. Presso il pronto soccorso più vicino è stata trattata con un nebulizzatore di salbutamolo e steroidi e in seguito la sintomatologia si è nuovamente completamente risolta. Qual è la migliore indagine per determinare la diagnosi?














La risposta corretta è la C.

Per la paziente del caso clinico, in base ai reperti clinico-anamnestici, nel sospetto di diagnosi di asma professionale le misurazioni oggettive sono la chiave per confermare la diagnosi. In particolare, deve essere valutata la velocità di picco espiratoria seriale (PEFR), misurata ogni due ore da quando il paziente si sveglia fino a quando si addormenta, per almeno un periodo di quattro settimane, che dovrebbe includere almeno tre periodi di assenza dal lavoro per almeno due giorni consecutivi, anche se i pazienti con malattia più grave possono necessitare di più di 10 giorni di allontanamento dall’ambiente di lavoro prima di notare miglioramenti. Inoltre, una buona anamnesi è essenziale per diagnosticare l’asma professionale: è necessario annotare tutti i lavori che il paziente ha eseguito, così come i materiali a cui è stato esposto, quando è stato esposto e l’intervallo tra le esposizioni e lo sviluppo dei sintomi. All’opposto, i test di provocazione bronchiale, RAST IgE e Prick Test sono necessari per identificare l’agente specifico che, nell’ambiente di lavoro, causa l’asma (risposte A, D ed E errate).


9 di 10 Domande

A quale struttura corrisponde l’arco superiore di destra della silhouette cardiaca?

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La risposta corretta è la D.

Il bordo destro della silhouette cardiaca presenta due archi distinti:

-il primo arco superiore destro, che corrisponde alla vena cava superiore;

-il secondo arco inferiore destro, che corrisponde all’atrio destro.

Invece, il bordo sinistro della silhouette cardiaca presenta tre archi distinti:

-il primo arco superiore, piccolo e convesso, che è formato dall’arco aortico;

-il secondo o arco medio, che corrisponde al tronco della polmonare ed alla prima porzione del suo ramo sinistro.

-il terzo o arco inferiore, il maggiore dei tre, che corrisponde alla parete anteriore e laterale (o libera) del ventricolo sinistro (VS) (risposte A, B, C, E errate).


10 di 10 Domande

Quale delle seguenti affermazioni è vera circa il carcinoma mammario autosomico dominante?














La risposta corretta è la A.

Si stima che il 5-10% di tutti i tumori al seno siano di tipo ereditario: più frequentemente i geni mutati sono il gene BRCA1 e il BRCA2; le loro mutazioni si trasmettono in modo autosomico dominante. In particolare:

-il BRCA1 è associato ad un aumentato rischio di cancro al pancreas;

-il BRCA2 è associato, oltre che ad un aumentato rischio di cancro al pancreas, anche a cancro della prostata e al melanoma.

Infine, è importante ricordare che l’ereditarietà di queste mutazioni comporta un aumentato rischio di sviluppare una neoplasia, ma non la certezza di svilupparla.


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