La risposta corretta è la D.
I sintomi del paziente suggeriscono di mettere in diagnosi differenziale la dermatite vulvare, il lichen sclerosus, la Trichomoniasi tranne la dilatazione cistica della ghiandola di Bartolini. Tali ghiandole sono ghiandole mucose localizzate bilateralmente, in profondità, ai lati dell’orifizio vaginale, deputate alla produzione di un fluido lubrificante durante il rapporto sessuale. Non sono normalmente palpabili, tuttavia, nel caso di ostruzione del loro dotto, possono ingrossarsi e dare origine a cisti, che soprattutto se voluminose, possono causare dolore durante la deambulazione, asimmetria vulvare, dispareunia, secchezza vaginale. Non sono solitamente presenti perdite di sangue post-coitali. La cisti può talvolta infettarsi, con la conseguente formazione di ascessi (tutti segni clinici non presenti nel caso clinico in esame). Invece, la dermatite vulvare è una condizione infiammatoria che interessa i genitali esterni, causata generalmente dal contatto con particolari allergeni, stress di tipo meccanico o chimico. Bruciore, prurito, secchezza vaginale, eritema sono i sintomi più frequenti (risposta A errata). Così, il lichen sclerosus è una patologia di interesse dermatologico, di carattere infiammatorio cronico e progressivo, il cui sintomo iniziale è il prurito, spesso accompagnato da irritazione e dispareunia, la cui evoluzione porta ad un graduale indurimento delle mucose dei genitali e alla loro cicatrizzazione (risposta B errata). Infine, la trichomoniasi, una patologia a trasmissione sessuale, dovuta all’infezione da Trichomonas Vaginalis, un protozoo flagellato, decorre per lo più in maniera asintomatica, mentre nella donna può dare origine a secrezioni maleodoranti ed irritazione vulvare (risposta C errata).