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1 di 10 Domande

Un ragazzo di 28 anni con stenosi valvolare aortica severa viene avviato alla sostituzione valvolare aortica in ministernotomia. L’intervento viene eseguito con un’incisione:














La risposta corretta è la D.

La ministernotomia rappresenta una tecnica chirurgica minimamente invasiva rispetto alla tradizionale sternotomia mediana. Si effettua un'incisione toracica più contenuta rispetto a quest'ultima. Questa tecnica può essere applicata in situazioni specifiche, come nella sostituzione della valvola aortica, con lo scopo di ridurre il trauma chirurgico e la necessità di un'apertura totale dello sterno. In questi casi, per motivi anatomici, l'incisione a J del tratto craniale dello sterno all'altezza del III o IV spazio intercostale destro costituisce l'opzione più adeguata.


2 di 10 Domande

Lo pneumotorace NON è in genere associato a:














La risposta corretta è la C.

Per pneumotorace si intende l'accumulo di aria nello spazio pleurico. Esso può essere classificato in diverse categorie:

  • Spontaneo primitivo, originato dalla rottura di bolle polmonari subpleuriche in individui privi di patologie polmonari preesistenti;
  • Spontaneo secondario, generalmente associato a patologie polmonari preesistenti e include anche lo pneumotorace catameniale, una forma poco comune di pneumotorace che si manifesta nelle donne in età fertile durante il periodo mestruale;
  • Iatrogeno, ossia derivante da procedure mediche;
  • Traumatico, causato da traumi diretti al torace.

La rottura esofagea non è inclusa tra le cause di pneumotorace.


3 di 10 Domande

Un paziente di 30 anni con sindrome di Marfan giunge in ospedale con una dissezione aortica di tipo B. Quando è indicato l’intervento chirurgico?.














La risposta corretta è la A.

La dissezione aortica di tipo B rappresenta una seria emergenza medica, in cui si verifica una lacerazione della parete dell'aorta, con conseguente formazione di due canali di flusso distinti: il “vero lume” e il “falso lume”. L'indicazione chirurgica è solitamente data dalla presenza di segni di malperfusione d'organo o dal rischio imminente di rottura dell'aorta. Le altre considerazioni non rappresentano necessariamente criteri per la scelta dell'intervento nella dissezione aortica di tipo B. La proporzione tra vero e falso lume (la risposta B non è corretta) o la trombosi del falso lume (la risposta C non è corretta) possono influenzare il tipo di trattamento, ma non sono i soli fattori determinanti. Allo stesso modo, le dimensioni dell'aorta (la risposta D non è corretta) e il posizionamento dei vasi viscerali (la risposta E non è corretta) non sono fattori direttamente correlati alla decisione di intervento chirurgico.


4 di 10 Domande

Quali sono le arterie che nascono dall’arco dell’aorta in assenza di varianti anatomiche?














La risposta corretta è la E.

In condizioni di normalità anatomica, dall'arco aortico prendono origine il tronco brachiocefalico (o tronco anonimo), che successivamente si divide in arteria succlavia destra e arteria carotide comune destra, l'arteria carotide sinistra e l'arteria succlavia sinistra. Le arterie vertebrali, sia destra che sinistra, originano tipicamente dalle rispettive arterie succlavie (la risposta D non è corretta). Le altre affermazioni descrivono varianti anatomiche non standard (le risposte A, B e C non sono corrette).


5 di 10 Domande

Giunge in ambulatorio un paziente con diagnosi di acromegalia. Quale delle seguenti condizioni è atipica nel paziente acromegalico?














La risposta corretta è la B. 

L’acromegalia è una malattia endocrina caratterizzata da un eccesso nella secrezione dell’ormone della crescita (GH), che porta a un aumento della produzione epatica di IGF1. L'adenoma secernente GH è la causa più comune di acromegalia, e in alcuni casi può comportare una secrezione concomitante di GH e prolattina. Il quadro clinico dell’acromegalia include un ingrossamento delle estremità acrali, che può causare la sindrome del tunnel carpale (nervo mediano) o del tunnel cubitale (nervo ulnare) a causa dell'intrappolamento dei nervi (le risposte A e C non sono corrette). A livello cardiologico, l’acromegalia può causare cardiomegalia e ipertensione arteriosa (risposta E corretta). Dal punto di vista metabolico, questa condizione è associata a iperglicemia (la risposta B è corretta).


6 di 10 Domande

Giunge all’osservazione un paziente di 49 anni con emangioblastoma cerebellare. In anamnesi, il paziente ha storia di feocromocitoma, cisti pancreatica e carcinoma a cellule renali. Quale tra le seguenti è la diagnosi più probabile?














La risposta corretta è la C. 

Il paziente con storia di emangioblastomi (prevalentemente a livello di retina e cervelletto), feocromocitoma, cisti pancreatiche e carcinoma renale presenta sintomi che indicano come diagnosi più probabile la Sindrome di Von Hippel-Lindau. Questa sindrome è un disturbo ereditario con trasmissione autosomica dominante dovuto a una mutazione del gene VHL, che gioca un ruolo cruciale nella regolazione della crescita cellulare e della vascolarizzazione. La disfunzione di questo gene può causare lo sviluppo di neoplasie, sia benigne che maligne, in diversi organi e tessuti. È importante considerare questa sindrome come la principale ipotesi diagnostica date le manifestazioni cliniche osservate, particolarmente quelle renali, mentre altre condizioni come le MEN (Neoplasie Endocrine Multiple) e la sclerosi tuberosa o la NF1, che coinvolgono tumori delle ghiandole endocrine o tumori benigni del tessuto nervoso rispettivamente, non sono tipicamente associate a tumori vascolari o renali in modo specifico come nel caso della sindrome di Von Hippel-Lindau (le risposte A, B, D ed E sono errate).


7 di 10 Domande

Una donna di 45 anni miope si reca al Pronto Soccorso lamentando visione offuscata in un occhio, fotopsie (flash luminosi) e miodesopsie (mosche e ragnatele) con la comparsa di un’ombra in una zona del campo visivo che si estende progressivamente. Quale tra le seguenti è la diagnosi più probabile?














La risposta corretta è la D. 

Nel caso clinico descritto, la paziente presenta miopia, fotopsie, miodesopsie e una progressiva ombra nel campo visivo, che sono tutti sintomi tipici del distacco di retina. Le altre condizioni proposte non presentano questi sintomi: il glaucoma, in particolare quello ad angolo aperto, comporta una riduzione graduale del campo visivo che spesso passa inosservata fino a stadi avanzati. La congiuntivite batterica non causa sintomi visivi significativi, ma è caratterizzata da secrezione, fotofobia lieve e iperemia congiuntivale a causa dell'infezione. La degenerazione maculare senile è solitamente una condizione progressiva che colpisce principalmente le persone anziane e causa una graduale riduzione della visione centrale (le risposte A, B, C ed E sono errate).

 


8 di 10 Domande

Il glaucoma è:














La risposta corretta è la E.

Il glaucoma è una neuropatia ottica, spesso progressiva, in cui la pressione intraoculare rappresenta uno dei principali fattori di rischio. Pertanto, possiamo escludere condizioni come neoplasie oculari benigne o maligne, neoplasie del nervo ottico e degenerazione retinica, che non hanno alcuna relazione diretta con il glaucoma.


9 di 10 Domande

Un uomo di 57 anni accusa diplopia orizzontale binoculare. La visione doppia peggiora nello sguardo verso destra. Quale tra le seguenti è la diagnosi più probabile:














La risposta corretta è la C. 

Prima di procedere con la risposta, è essenziale rivedere l'innervazione dei muscoli estrinseci dell'occhio da parte dei vari nervi cranici:

  • Il terzo nervo cranico (nervo oculomotore) innerva il muscolo retto mediale, responsabile dell'adduzione e della convergenza oculare, oltre al retto inferiore, al retto superiore, all'obliquo inferiore, e al muscolo elevatore della palpebra;
  • Il quarto nervo cranico (nervo trocleare) innerva il muscolo obliquo superiore, che ha la funzione di ruotare l'occhio verso il basso e all'esterno;
  • Il sesto nervo cranico (nervo abducente) innerva il muscolo retto laterale, che permette l'abduzione dell'occhio.

10 di 10 Domande

Quale nervo innerva il muscolo cricotiroideo?














La risposta corretta è la C. 

Il muscolo cricotiroideo rappresenta l'unico muscolo laringeo che riceve innervazione dal nervo laringeo superiore, il quale primariamente svolge una funzione sensitiva e non motoria; tutti gli altri muscoli laringei sono invece innervati dal nervo laringeo ricorrente.


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